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Quando gli esami non finiscono mai… la voce dei docenti

Redazione Controcampus 4 Luglio 2003
R. C.
19/04/2024

Nel mondo universitario, da sempre i protagonisti assoluti sono gli studenti, e da sempre gli antagonisti per eccellenza sono i docenti, duri insensibNel mondo universitario, da sempre i protagonisti assoluti sono gli studenti, e da sempre gli antagonisti per eccellenza sono i docenti, duri insensibili.

Spesso sembra di trovarsi di fronte persone che dopo aver conquistato quel posto, hanno completamente cancellato dalla memoria il fatto di essere stati anche essi studenti e di essersi trovati per tante volte dall’altro lato della cattedra, non per giudicare ma per essere giudicati. Abbiamo affrontato con un faccia a faccia i docenti più temuti di tutto l’Ateneo. Ecco quali sono le difficoltà maggiori che a detta dei docenti, gli studenti si trovano ad affrontare nel momento dell’approccio alla materia. Ed ecco la loro verità relativa alle sedute d’esame e al metro di valutazione da loro usato.

Facoltà di giurisprudenza
Non saremo di certo pionieri nell’individuare in Diritto Privato l’insegnamento più difficoltoso della Facoltà di Giurisprudenza. Ciò che ci interessa in questa sede, è cercare di capire come mai per tanti studenti quest’esame rappresenta un vero e proprio ostacolo difficile da superare. Ci è sembrato d’uopo parlare con il docente diretto interessato, il prof. Stanzione detentore della cattedra da molti anni. ”Diritto Privato è un esame fondante, e rappresenta una sintesi di tutti gli istituti e i settori che saranno poi affrontati in modo più approfondito e analitico negli anni successivi. La difficoltà fondamentale sta nel fatto che in un anno lo studente deve familiarizzare con un linguaggio tecnico molto difficile da apprendere. Consapevole di ciò, la commissione in seduta d’esame, non si ferma a verificare che il candidato abbia conseguito o meno un linguaggio tecnico, sarebbe impossibile pretendere una cosa del genere. E’ necessario che i ragazzi dimostrino di aver compreso le nozioni fondamentali e quindi di essere padroni della materia.” Il docente ci parla di unitarietà nella verifica.”L’esame si svolge in due parti: un colloquio di accesso preliminare con i collaboratori, che interrogano sulle nozioni fondamentali relative a ciascun settore in cui si articola il Codice Civile, solo se lo studente è in grado di rispondere a queste domande va avanti, e affronta la seconda parte che prevede l’ approfondimento con il prof. ordinario o uno dei prof. associati.”- L’ esame può essere causa di abbandono della Facoltà?- “Questo è l’esame della verità, quello che permette allo studente di capire se si è portati o meno per le materie giuridiche, e spesso prendere consapevolezza di ciò, significa per alcuni abbandonare il percorso di studi”.
Masiello Donatella

Facoltà di farmacia
Gli studenti della Facoltà di Farmacia hanno indicato come esame più difficile da superare quello di Chimica organica. Detentore della cattedra, nonché Preside di facoltà, il professore Riccio, ritiene che le difficoltà incontrate siano legate agli argomenti estremamente innovativi di questo esame, che gli studenti si trovano ad affrontare già al secondo anno di corso. Il docente afferma più volte che il programma è negli standard ed è pressappoco identico a quello di tutte le altre università italiane e anche straniere, per cui non ci sono studenti che si allontanano da Salerno per superare quest’esame altrove e poi ritornare per proseguire gli studi. “Il problema fondamentale è legato al fatto che nella maggior parte dei casi gli studenti non partecipano attivamente a quanto viene loro offerto dal punto di vista didattico come ad esempio le esercitazioni pratiche pomeridiane su quanto spiegato precedentemente, che risultano indispensabili per il superamento dell’esame. Gli studenti sono a conoscenza fin dall’inizio di come si svolgerà l’esame,che prevede tre prove scritte durante il corso con relativa valutazione, e che quindi permette ad ognuno di sapere già in un primo momento qual è il proprio grado di preparazione in modo tale da migliorarlo sfruttando il più possibile la disponibilità di docente e collaboratori durante il corso e le esercitazioni. L’ultima parte dell’esame prevede una prova orale che potrà essere affrontata solo dopo aver superato le prove scritte. Probabilmente questo è uno dei problemi maggiori che vede tanti ragazzi fermarsi per più tempo su quest’esame.”
Masiello Donatello.

Facoltà di economia
Per gli studenti della facoltà di Economia e Commercio uno degli ostacoli più ardui da superare è rappresentato dall’esame di Diritto Commerciale. Il docente della cattedra prof. Ma succi ci parla delle difficoltà legate all’approccio alla materia.”Un esame del genere presuppone innanzitutto un back-ground culturale specifico in campo giuridico. Per poter sostenere un buon esame di Diritto Commerciale, bisogna conoscere benissimo il Diritto Privato. Le difficoltà maggiori sono legate al fatto che la materia è in continua evoluzione e viene continuamente aggiornata. Il corpo normativo è particolarmente vasto e complesso, sarebbe forse più efficace uno studio ripartito che vedrebbe l’ esistenza di più esami piuttosto che di uno solo vista l’eccessiva ampiezza. Il vantaggio per chi studia bene e comprende il Diritto Commerciale è quello di potersi avviare con sicurezza alla propria professione. Per rendere più semplice la comprensione della materia si cerca, durante le lezioni di mettere in continua relazione il D. Commerciale con la vita vissuta, cercando così di mostrare la concretezza della disciplina. Per quanto riguarda la valutazione, in seduta d’esame lo studente deve dimostrare di aver compreso la ratio che sta alla base degli istituti e il perché di certe regole, non necessariamente si devono ricordare tutti i termini a memoria, il solo uso della memoria in un esame del genere non dà le basi per masticare il Diritto Commerciale in una successiva professione. Come è stato già detto, la caratteristica tipica del D. Commerciale è la sua continua evoluzione e solo una buona comprensione dà gli strumenti idonei per affrontare tutti i cambiamenti che permettono a questa disciplina normativa di stare al passo con la società. Non credo che questo esame con le sue difficoltà sia causa di abbandono del percorso di studi, una cosa del genere rappresenterebbe sicuramente una sconfitta per me e per i miei collaboratori.
Donatella Masiello. Facoltà di ingegneria
Focalizzando l’attenzione sulla facoltà di Ingegneria, emerge che uno degli “ostacoli” più ardui da superare, non solo sotto il profilo didattico, ma anche come capacità e propensione del professore ad insegnare e sostenere gli esami, è quello di Fisica Tecnica, un fondamentale dell’ indirizzo di Ingegneria Meccanica e Civile. Abbiamo intervistato il prof. Ciro Aprea, che ha risposto alle lamentele avanzate dagli studenti di ingegneria, sui criteri di valutazione durante gli esami, difficoltà della disciplina e rapporto con gli studenti. “ Sicuramente l’esame di Fisica Tecnica non è semplice, ma non credo possa essere considerato uno dei più difficili. L’ostacolo reale consiste nella prova scritta che molti studenti ripetono più di una volta, perché caratterizzata da esercizi che richiedono una comprensione specifica della materia, ragionamento e molto studio, per questo possono usufruire di libri e dispense con esercizi-campione simili a quelli dell’esame. In relazione all’esame orale, gli studenti sono a conoscenza di quali sono i concetti più importanti senza i quali non è possibile superarlo, su questo punto sono inflessibile. Onestamente, non credo di ostacolare gli studenti, pretendo un certo livello di preparazione, ma credo anche di offrirla adeguatamente.
La difficoltà maggiore sta nel fatto che gli studenti studiano poco, non si applicano in modo costante e quindi non “entrano” nella materia. Non mi sento colpevole di valutare erroneamente gli studenti, e tanto meno di ostacolare il loro iter universitario “.Come sempre ci sono delle discrepanze tra corpo docente e discente, segno di un divario che persiste e che difficilmente troverà un accordo, date le diverse posizioni delle parti in causa.
Antonella Pacella

Facoltà di scienze della formazione primaria
Da un sondaggio è emerso che per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze dell’educazione uno degli esami definiti “ostacolo” è Psicologia Generale. Cari colleghi abbiamo ascoltato la vostra voce, ma ci è sembrato opportuno riportare l’opinione di colei che detiene la cattedra di tale insegnamento: la Prof. Boggi Cavallo. La docente ritiene che le difficoltà incontrate dagli studenti siano essenzialmente legate ad una scarsa preparazione di base, in quanto non tutti gli istituti scolastici di provenienza danno nozioni filosofiche e psicologiche per cui è necessario fare un lavoro di alfabetizzazione che consenta di acquisire un lessico consono alla disciplina. Un altro fattore ritenuto importante è la carenza di interazione con il docente nonostante la continua sollecitazione ad assumere un atteggiamento attivo durante le lezioni per avere approfondimenti e chiarimenti. In seduta di esame il metodo che ella predilige, per superare il normale impatto emotivo, è quello di iniziare con un argomento a piacere e anche qui si riscontrano difficoltà. A volte sembra che l’argomento non sia stato studiato ma solo orecchiato. Dà una spiegazione a tutto questo: “La colpa non è dei ragazzi, essi sono vittime di un sistema scolastico che non ha pensato a loro!”
Letizia Megale

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto