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Fieri di poterne parlare

Redazione Controcampus 23 Novembre 2005
R. C.
20/04/2024

C’era una volta, ad Agropoli, una Casa di Cura Privata, la Malzoni, che per quanto fosse pronta ad intervenire ed accogliere, tutti coloro che ne avesC’era una volta, ad Agropoli, una Casa di Cura Privata, la Malzoni, che per quanto fosse pronta ad intervenire ed accogliere, tutti coloro che ne avessero bisogno (non essendoci, a quei tempi, in quel paese un ospedale) non era un vero e proprio esempio di infallibile ed eccezionale sanità.

La clinica era un punto di riferimento per tutti, certo, ma non era immune a lamentele e critiche di quanti (sfortunatamente, per la loro condizione) vi dovevano stazionare né dei visitatori degli stessi. A guardarla con gli occhi di un bambino, forse, la clinica poteva sembrare il vecchio castello della strega cattiva! L’edificio, poco curato, non era un vero e proprio luogo di riposo: le stanze, ad esempio, ospitavano anche quattro letti e i pazienti avevano un bagno comune; per i corridoi, per lo più, affollati di gente, si respirava un’aria alquanto pesantuccia; la tecnologia sembrava essere figlia della preistoria; insomma nulla era proprio come doveva essere.
C’era una volta questo e ora?
Già da diversi anni ma soprattutto nell’anno corrente, il Comitato di Amministrazione della Clinica Malzoni di Agropoli, formato dall’espeienza del prof. G. Funicelli, del dott. Curcio Andrea, della dott.sa Rosetta Carola e dell’arch. Maria Malzoni che ne è Presidente, si è dispiegata ai fini di rendere la stessa più “vivibile” per i pazienti ma soprattutto per farne un vero gioiellino della più alta e qualificata tecnologia medica.
E così, che oggi, riusciamo ad avere i primi risultati visibili.
Ma cosa è cambiato rispetto al passato, vi chiederete?
Per rispondere in maniera esaustica a tale domanda abbiamo contattato e incontrato la “lampadina” che sta illuminando camere, corridoi, professionalità e sala operatoria della Malzoni: il prof. Giuseppe Funicelli, direttore del Dipartimento di chirurgia della Clinica Malzoni di Agropoli e di Villa del Sole di Salerno, componente del Consiglio di amministrazione della Clinica Malzoni e docente di Chirurgia oncologica presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Abbiamo raggiunto il prof. Funicelli nel suo studio, situato nella stessa clinica.
Già con i nostri occhi ci siamo resi conto dei cambiamenti, sul piano architettonico, avvenuti: una hall elegante, pavimenti brillanti, porte antipanico a norme di legge, pareti pulite e colorate: tutto nuovo. Camerette con al massimo due letti, fornite di telefono, grandi armadi incassati alle pareti, bagno. Ascensore panoramico (la clinica sorge, sì, in Via G. B. Vico ma occupa una tale posizione da permettere la vista di tutta Agropoli e specialmente della sua parte più bella, “la Rupe che si tuffa nel mare”: chi è passato almeno una volta di qui sa a cosa ci si sta riferendo) mai visto in una struttura ospedaliera del Mezzogiorno: beh passi da gigante si sono fatti.
Il prof. Funicelli con molta gentilezza ci ha accolto e fatto accomodare nel suo studio. Abbiamo trascorso circa una mezz’ora a discorrere sulle novità in campo medico che sono state apportate nei vari reparti della clinica e a quello che, pur essendo ancora progetto, si realizzerà prossimamente.
“La nostra struttura ospedaliera – ha detto il nostro esperto – si sta avvalendo di tutte le migliori tecniche e delle più sofisticate attrezzature. Tra una settimana, in questa clinica, potremmo avvalerci, ad esempio, della nuova “Radiologia digitale” che, detta molto semplicemente, è una radiologia su cd, a cui si può accedere tramite server, cosicché ci sarà la possibilità per noi addetti ai lavori di analizzare una data situazione tramite monitor (e quindi con riduzione dei tempi) e non più sulla pellicola (tra l’altro più costosa e scomoda da conservare) ma soprattutto, anche il medico di base, potrà accedervi direttamente dal suo ambulatorio, tramite una password che permetterà, a sua volta, il rispetto della privacy del paziente. Altra novità è la nuova presenza in Clinica, grazie ad una convenzione dell’Università di Napoli “Federico II” per l’oncologia, del prof. R. Bianco che sarà a disposizione dei tanti, una volta a settimana, con un servizio di ambulatorio e consultorio, allo scopo di creare un punto d’eccellenza ad Agropoli per quel che riguarda l’oncologia e l’impiego delle nuove terapie di trattamento (Body Radiosurgery, Chemioterapia..) con lo scopo di evitare i, cosiddetti, “viaggi della speranza” verso il Nord d’Italia ed altri Paesi”.
In merito all’argomento, inoltre, è interessante sapere che da circa un anno, presso il nuovo ospedale di Agropoli, è stato inaugurato, alla presenza delle massime autorità della Regione Campania, con in testa il Presidente Bassolino ed altre autorità provinciali, regionali, nazionali e internazionali, il Centro del nuovo polo oncologico di alta valenza nazionale “Malzoni Radiosurgery Center”, prima struttura d’avanguardia specializzata nell’impiego della radiochirurgia stereotassica ‘total body’, la più precisa ed efficace oggi possibile al mondo. Si tratta di una possibilità di cura in più che aumenta la speranza di vita di molti pazienti oncologici difficilmente guaribili con le metodiche tradizionali, resa possibile da una collaborazione tra pubblico (Asl Sa3-Regione Campania) e privato (la Malzoni di Agropoli per l’appunto), prima intesa di questo genere in Italia. A tale inaugurazione era presente anche il ricercatore che ha messo a punto la radioterapia ‘total body’, Henric Blomgren del Karolinska University Hospital di Stoccolma, uno dei centri oncologici più autorevoli al mondo e che aveva detto “la Clinica è dotata di sale per la polichemioterapia antiblastica e di una diagnostica radiologica con TAC spirale, tra le migliori al mondo”.
Ma continuiamo il nostro discorso per quel che riguarda la Clinica Malzoni..
“E’ stato, inoltre, attivato lo ”screening per l’osteoporosi” (alterazione degenerativa delle ossa, caratterizzata da diminuzione quantitativa del tessuto osseo) – spiega Funicelli – e la struttura è dotata di TAC MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). E, ancora, in breve sarà attivo un centro di riferimento per la diagnosi e cura delle encefalee, inesistente nel Sud Italia, che verrà diretto dal farmacologo mondiale A. Bianchi. Sono previsti anche dei rinnovamenti del blocco operatorio, più vario ed efficiente, al fine di creare nuove attività operatorie tra cui, a breve, l’otorinolaringoiatria e l’oculistica. Già attiva è, invece, un centro di chirurgia vascolare diretto dal prof. P. Vallitutti che ha lasciato il primariato del San Leonardo di Salerno per dedicarsi completamente alle attività della Malzoni. E’ stato anche ideato un centro di chirurgia bariatrica o chirurgia per l’obesità diretta da me (sono stati già effettuati circa nove interventi)”.
E per quel che riguarda la degenza dei pazienti, cosa è stato fatto per renderla più piacevole?
“Abbiamo pensato anche a questo, anzi, è stata una delle nostre prime preoccupazioni e abbiamo concluso con la realizzazione di aree relax per ogni piano, aperte sia ai degenti che ai parenti. Inoltre, il nostro personale infermieristico, composto per lo più da giovani, non toglie occasione di mantenere vivo il morale dei nostri pazienti.
L’impegno di questo gruppo – conclude il prof. Funicelli – è quello di migliorare la qualità della sanità che oggi viene offerta agli utenti/cittadini non solo dal punta di vista tecnico ma, specialmente, per quel che concerne il rapporto umano, al fine di non isolare ancora di più il paziente e la sua malattia”.
Siamo fieri di aver avuto la possibilità di informare i lettori di questo passo in avanti, di questo esempio di sanità che funziona bene in questa nostra Campania dove non tutto è progresso, dove tanti non fanno abbastanza per il futuro, ma soprattutto dove altri vedono solo “poco organizzazione e poca efficienza”: questa è la prova che anche al sud c’è qualcosa che funziona!
Auguriamo al gentile prof. Funicelli (e al suo staff ) “buon lavoro” e lo ringraziamo non solo per il tempo dedicatoci (si sa che il tempo di un medico è prezioso!) e per la semplicità di linguaggio comune non a tutti gli specialisti, ma soprattutto per quello che ogni giorno fa per il bene dell’umanità, riservando un ruolo di primo piano ai meno fortunati, nella sua magnanima coscienza.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto