>
  • Coniglio
  • Pasquino
  • Leone
  • De Leo
  • Dalia
  • Valorzi
  • Califano
  • Tassone
  • Rinaldi
  • Boschetti
  • Cacciatore
  • Napolitani
  • Rossetto
  • Paleari
  • Romano
  • Quaglia
  • Scorza
  • Gnudi
  • Andreotti
  • Antonucci
  • Grassotti
  • Cocchi
  • Casciello
  • di Geso
  • Crepet
  • Chelini
  • Barnaba
  • Bonanni
  • Gelisio
  • Baietti
  • Liguori
  • Catizone
  • Santaniello
  • Miraglia
  • Ward
  • Romano
  • Quarta
  • Bonetti
  • Mazzone
  • Ferrante
  • Meoli
  • Bruzzone
  • de Durante
  • Algeri
  • Buzzatti
  • Carfagna
  • Falco
  • Alemanno
  • De Luca

Novità dal mondo dei libri

Redazione Controcampus 4 Settembre 2012
R. C.
26/04/2024

Giorni di nebbia, vento e pioggia.

Non vi sembra il tempo giusto (ulteriormente) per un buon libro?

A me sì e mi accingo a scegliere tra queste interessanti proposte :


ELIE WIESEL – LE DUE FACCE DELL’INNOCENTE
 (Garzanti)

Il premio Nobel per la Pace torna a raccontare la tragedia dell’Olocausto scegliendo la formula dell’indagine giornalistica.

Yedidyah è un giovane giornalista che lavora presso un quotidiano a New York. Appassionato di critica teatrale e marito di un’attrice, è ben inserito nella scena teatrale newyorkese. Quando il capo gli chiede di occuparsi della cronaca del processo di un giovane tedesco, Werner Sonderberg, residente negli Stati Uniti resta particolarmente sorpreso. Sonderberg è stato accusato dell’omicidio di un suo parente, trovato morto in fondo a un crepaccio. Il giovane, però, davanti al giudice si è dichiarato “colpevole e non colpevole” attraendo su di sé l’attenzione di tutti i media. Neanche il giornalista più affermato,tuttavia, riesce a far emergere la verità. Quello che sembrava un gentiluomo europeo, distinto ed a modo, pare nascondere parecchi segreti riguardanti la sua identità ed il suo coinvolgimento nell’Olocausto.Segreti che lui e Werner hanno dovuto affrontare sull’orlo di quel crepaccio e segreti che

Yedidyah ha paura di affrontare poiché lo riportano indietro nel tempo, alla storia della sua famiglia e ad una cicatrice ancora aperta e dolorosa, che forse non guarirà mai.

 

CAROLINA DE ROBERTIS – LA RAGAZZA DAI CAPELLI DI FIAMMA (Garzanti)

Buenos Aires, 2001. Perla Correa riesce sempre ad ingannare tutti quelli che la circondano. Ogni mattina si sveglia e si mostra studentessa modello, ragazza bella e radiosa, irreprensibile figlia di buona famiglia. Sua madre è avvolta di bellezza e foulard importati e suo padre è un uomo forte e fiero, nella sua uniforme militare sempre stirata alla perfezione. Perla è sempre stata considerata molto fortunata ad averli come genitori, eppure questa è solo una maschera che la ragazza indossa per nascondere il dubbio che le si agita dentro. Un dubbio che si nutre di mezze frasi delle compagne di classe, sguardi impauriti dei vicini, libri di storia sui desaparecidos che suo padre le ha tassativamente proibito di leggere. Ma una notte, mentre è sola in casa, un uomo entra nel suo salotto. Sembra solo, disperato e affamato e le racconta una storia. La storia di due ragazzi giovani che si amavano, di stivali neri e pesanti che sfondano la porta di casa, di un carcere senza scampo e di un ultimo volo sul Rio de La Plata, che incendia la vita perfetta di Perla riducendola in fumo. Così ha inizio un viaggio che la costringe a confrontarsi con la vera sé stessa e con la storia più dolorosa del suo paese, dove solo il fuoco del coraggio, che ha sempre nascosto sotto una falsa tranquillità, l’aiuterà a nascere una seconda volta dalle sue ceneri.

 

BERNARD COMMENT – TUTTO PASSA (Sellerio)

«Che cosa resta di una vita? Che resta mai, una volta eliminati i poiché dunque infatti tuttavia, di una vita? Della sottile tessitura di una vita? Pochissimo. Qualche momento forte, tre, quattro, cinque. Forse venti, in esistenze frenetiche. Si vive alla giornata, esagerando piccoli eventi, ho fatto questo, non ho fatto quello, e un’iniziativa da prendere, un ritardo da recuperare, emergenze da risolvere, impegni da mantenere, ma alla resa dei conti, non resterà niente o ben poco di tutti questi anni. Nuota. È una vecchia soddisfazione, per lei, saper nuotare. Aver saputo, prima della maggior parte degli altri allievi della sua classe, nuotare, o galleggiare, o anche soltanto entrare in acqua senza timore, senza l’idea di affogare. Tutto galleggia». 

 

CORRADO AUGIAS – I SEGRETI D’ITALIA (Rizzoli)

Augias anche questa volta pensa bene di mescolare la storia realmente accaduta con le storie della letteratura. “Non c’è storia che non possa trovare in un grande libro il suo significato più profondo; la letteratura – anche se è fatta di fantasie, di chimere – riesce spesso a potenziare la realtà, anzi dimostra lì la sua vera forza.” Per capire l’antropologia italiana, Augias mette così a confronto due libri antitetici come Cuore di De Amicis e Il piacere di D’Annunzio, ricorda le truci storie di briganti che affascinarono Stendhal, segue Leopardi nel suo viaggio a Roma ed il risultato è una sorta di romanzo di una nazione, i cui protagonisti sono sia i luoghi sia i personaggi che abbiano imparato a conoscere sui libri di storia o le figure nascoste nelle pieghe della cronaca e della memoria. La storia, l’arte, la letteratura possono illuminare i segreti del passato che ancora scandiscono il nostro presente.

 

MASOLINO D’AMICO – PERSONE SPECIALI (Sellerio)

Figlio di Suso Cecchi e nipote di Sandro d’Amico e Emilio Cecchi, da bambino l’autore vedeva girare per casa Luchino Visconti, Bice Valori, Silvana Mangano, Ennio Flaiano, Anna Magnani, Alberto Sordi, Bassani, Mastroianni e tanti altri. I suoi sono ritratti di poche pennellate di straordinaria forza: i grandi del cinema e della cultura, i ritratti dei grandi protagonisti della società dello spettacolo italiano nel dopoguerra. Protagonisti visti da vicino, nelle loro umanità e debolezze, lontano da ogni posa e artificio dettato dalla celebrità.


STEPHEN GREENBLATT – IL MANOSCRITTO
 (Rizzoli)

Il saggio vincitore del Pulitzer 2012 inaugura “I Sestanti”, collana diretta da Paolo Mieli che celebra la forza dei grandi libri.

Nel 1417, in un’epoca in cui per un testo antico si poteva rubare o macchiarsi di un delitto, l’umanista Poggio Bracciolini scoprì tra gli scaffali della biblioteca di un monastero tedesco un antico manoscritto: sconvolto da ciò che lesse, ordinò che il testo fosse copiato. Il libro, conservato per caso, era l’unica copia sopravvissuta del poema filosofico di Lucrezio, il De rerum natura. Oggi Il manoscritto racconta l’impatto delle idee di Lucrezio – intorno agli atomi, agli dèi e alla loro assenza, alla felicità umana – su artisti e pensatori come Botticelli e Giordano Bruno, Montaigne e Shakespeare, Freud e Einstein, dimostrando che quel ritrovamento casuale cambiò la storia dell’Occidente, accendendo la scintilla della modernità. Greenblatt dimostra, in queste pagine appassionanti, che i grandi libri cambiano la storia del mondo.


FRANCESCO M. CATALUCCIO – L’AMBARADAN DELLE QUISQUIGLIE 
(Sellerio)

Raccontare è vivere: questo il punto di arrivo dell’io narrante di questo singolare dizionario. Da Altalena a Zimbello, passando per Amicizia, Biglie, Cinema, Identità, Oroscopi, Scherzi, Traduttore e molte altre. Ogni voce è un racconto diverso, ma tutte contengono una riflessione su un aspetto diverso del vivere e del raccontare.

 

JOSÉ SARAMAGO – L’ANNO MILLE993 (Feltrinelli)

“Ho cercato di esprimere in questi poemi l’angoscia, la paura, e anche la speranza di un popolo oppresso che a poco a poco vince la rassegnazione e organizza la resistenza fino alla battaglia decisiva e alla ripresa della vita, pagata al prezzo di migliaia di morti.”

Un racconto di lotta per la libertà che si ispira alla rivoluzione dei Garofani ma va oltre, verso la lotta di tutti i popoli, in tutti i tempi.

 

ALEX GEORGE – LA LOCANDA DEL TEMPO E DELL’AMORE (Frassinelli)

Nel 1903, in un lussureggiante parco di Hannover, la bella Jette passeggia ignara di aver conquistato il cuore di Frederick. Lui non si lascia scoraggiare dall’atteggiamento scostante della ragazza e la seduce con la sua voce melodiosa, al punto da farle perdere ogni virtù. Jette, respinta dalla famiglia, sposa il suo amante e fugge con lui nella terra promessa, l’America. Un imprevisto li farà fermare in un paesino sperduto del Missouri, Beatrice, dove fonderanno la loro famiglia e un ristorante destinato a diventare il punto di ritrovo della comunità durante gli anni del Proibizionismo. Nel corso di un secolo, fra amori contrastati, tradimenti e passioni impossibili, si dipanerà la storia travolgente di quattro generazioni di Meisenheimer destinate a diventare leggenda e a riscoprire, ogni volta, che cosa significa essere americani.

 

HERTA MÜLLER – LA PAURA NON PUÒ DORMIRE – Riflessioni sulla violenza del secolo scorso (Feltrinelli)

Alla violenza di un secolo e ai suoi totalitarismi, alla propria esperienza di vita e di scrittura sono dedicati i saggi qui raccolti, che Herta Müller ha scritto nel corso degli ultimi anni e fra i quali è compreso anche il discorso pronunciato dalla scrittrice in occasione del conferimento del premio Nobel nel 2009. Alla lettura intensamente personale dell’opera di autori e artisti, si affiancano testi in cui il racconto su di sé è sempre anche l’accusa di ogni collaborazione all’abuso e alla violenza.

 

Immagine tratta da http://www.daringtodo.com

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto