
Come diventare logopedista
La comunicazione parte dalla bocca ed arriva all’orecchio di chi ascolta. Nei primi anni di vita apprendiamo il linguaggio fisico e verbale necessario per interagire. Talvolta, in conseguenza di eventi traumatici di varia natura, in età adulta dobbiamo affrontare e riparare alla perdita delle capacità di comunicazione, linguaggio e di apprendimento.
E’ in questo contesto che si colloca la figura del Logopedista. E’ il professionista sanitario specializzato nella valutazione, riabilitazione, prevenzione ed educazione delle patologie che provocano disturbi della comunicazione e/o del linguaggio. I disturbi possono essere specifici di alcune patologie oppure una conseguenza. Si occupa dei disturbi dell’apprendimento della lettoscrittura, della voce e delle funzioni orali. Non è un medico ma il professionista della salute. Lavora prevalentemente con i bambini ma non esiste alcuna laurea o specializzazione in logopedia infantile, se non la laurea a numero chiuso in logopedia.
Solo da pochissimi anni è stato istituito l’Albo. Questo riconoscimento è fondamentale per contrastare il fenomeno dell’abusivismo che solo così può essere sanzionato.
A fornirci preziosi chiarimenti su come diventare logopedista, sulla formazione, i corsi di laurea e i relativi sbocchi occupazionali è il Dottor Ferdinando Varriale, professionista da oltre venti anni presso il Centro Studi della Scoliosi.
Come diventare logopedista: istruzione, formazione, università, corsi post laurea e abilitazione
Il percorso di istruzione e formazione necessario per diventare logopedista è più breve di altri ma non meno difficile. Occorre iscriversi al Corso di Laurea triennale a numero chiuso in Logopedia, della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Come e cosa fare per entrare? Come per tutte le professioni sanitarie, occorre superare il test di ammissione. In Italia non esistono corsi di laurea in logopedia a numero aperto ma nelle librerie è possibile trovare testi che preparano adeguatamente al test. E’ anche possibile partecipare a corsi preparatori che solitamente si svolgono online. Esistono 27 sedi universitarie presso le quali iscriversi. Un corso di laurea privato in logopedia, particolarmente prestigioso, è quello che si svolge presso l’Università Cattolica del Sacro cuore a Roma. Sul territorio nazionale non sono previsti corsi di laurea online in logopedia, per il carattere sanitario di questa disciplina. L’unico corso di laurea in logopedia a numero aperto ed abilitante, che si svolge online, avviene presso l’istituto spagnolo EISAF.
La laurea triennale consente l’esercizio della professione. Quindi non è prevista alcuna abilitazione. Inoltre è possibile accedere al Corso di Laurea Magistrale a numero chiuso in Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie. Come le altre Professioni Sanitarie, il logopedista è inserito all’interno del programma di formazione continua in Medicina (ECM) che definisce l’obbligo di aggiornamento professionale post-laurea attraverso corsi di formazione.
Logopedista professionista: chi è, cosa fa
Chiediamo al Dottor Varriale come diventare logopedista. “Ho iniziato questa professione più di 24 anni fa, quando si poteva diventare logopedista senza laurea. Ho frequentato una Scuola di Specializzazione in Professioni Sanitarie il cui titolo è stato equiparato al diploma universitario. Anche io ho sostenuto il test di ammissione e ancora ne ricordo la difficoltà. E’ un ambito molto settoriale. Non a caso il lavoro si svolge in prevalenza con i bambini quindi occorre passione e inclinazione. Al secondo anno di specializzazione già esercitavo la professione e anche oggi noto che le possibilità lavorative sono molte e varie.”
Sapere chi è, cosa cura, cosa fa, quando un bambino ne ha bisogno, quali sono i disturbi specifici dell’apprendimento connessi al cattivo uso del linguaggio, possono meglio aiutare a comprendere i risvolti di questa professione.
Cosa fa un logopedista nello specifico: mansioni e lavoro
Comprendere come diventare logopedista, significa conoscere anche le mansioni di questo professionista: ci risponde ancora il Dottor Varriale.
“Questa professione previene laddove riscontra tendenze o interviene quando si presentano problematiche. Abbraccia tutte le fasce d’età, sebbene si lavori prevalentemente con i bambini. Per ogni paziente viene stabilito un piano terapeutico ed esercizi logopedici. Le mansioni sono molteplici poiché diversi sono i disturbi:
- Voce: quando la voce è roca per presenza di noduli, per cattivo uso della voce, voce eccessivamente acuta in soggetti di sesso maschile o disfonie. La disfonia si mostra con cambiamenti temporanei o permanenti della qualità della voce dovuti a: traumi, tumori, cisti o malattie degenerative. Questo disturbo riguarda chi quotidianamente sottopone le corde vocali ad uno sforzo locale, quindi cantanti, attori, insegnanti.
- Parola: presenza di balbuzie.
- Linguaggio: sono i disturbi connessi allo sviluppo neurolinguistico, generalmente di natura transitoria e si manifestano nei bambini (0-6 anni). Chiaramente esistono casi in cui non si può pensare ad una normalizzazione della problematica poiché si tratta di disturbi connessi a patologie più serie, di natura cerebrale e neurologica. Disturbi del linguaggio si riscontrano inoltre in tutti quei pazienti adulti vittime di eventi traumatici come ictus, che mostrano Asfasie ovvero incapacità di comporre e comprendere il linguaggio a causa di lesioni cerebrali.
Io lavoro prevalentemente con bambini che spesso manifestano immaturità di linguaggio e quindi dell’apprendimento. Sono spesso figli unici, cresciuti dai nonni poiché i genitori lavorano, e hanno tutte le attenzioni focalizzate su di loro. Nei primi tre anni di vita interagiscono all’interno di un grembo familiare formato da soli adulti, senza sforzarsi nell’uso della parola poiché ogni gesto è subito interpretato. Il bambino per crescere sano deve stare con gli altri bambini. “
Quanto guadagna un logopedista: stipendio e retribuzione
Quando pensiamo a come diventare logopedista inevitabilmente pensiamo allo stipendio. Dopo anni di formazione e corsi integrativi è bene sapere che le possibilità d’inserimento e di guadagno sono molteplici. Pertanto è opportuno laurearsi prima dei 30 anni per aumentare le possibilità di carriera.
- Subito dopo la laurea, il logopedista può lavorare come libero professionista presso il proprio studio privato e non è necessario associarsi ad altre figure sanitarie e mediche, ad esempio il Foniatra. Lo stipendio del professionista privato segue tariffari che indicano una soglia oltre la quale non è possibile scendere. Il prezzo delle prestazioni varia in base alla natura dell’intervento. Un colloquio di consulenza logopedica, dalla durata di 50 o 60 minuti, parte da 40€. Interventi specifici, come l’esame del linguaggio o della voce, possono superare i 100€.
- E’ possibile lavorare nelle strutture sanitarie private accreditate e convenzionate come libero professionista, in veste di consulente, o come dipendente. Ovviamente lo stipendio cambia in base alla tipologia di contratto.
- Infine può lavorare nelle strutture sanitarie pubbliche (ospedali, ambulatori e servizi territoriali) partecipando a concorsi pubblici. In questo caso lo stipendio si basa sul contratto in regime di dipendenza full time (36 ore settimanali) o part time (20 o 24 ore settimanali).
Da qualche anno si è delineata una nuova professione: la logopedia forense ovvero il logopedista come perito giudiziario. Dopo il consueto percorso di istruzione, per questa figura è necessario seguire corsi specifici. In questa veste il logopedista può collaborare con le Forze dell’Ordine in qualità di esperto, dopo regolare concorso pubblico, oppure secondo necessità nel corso delle indagini. Egli fornisce il proprio contributo attraverso la perizia vocale, ovvero l’analisi delle pause nel discorso, l’intonazione vocale e fonetica, la respirazione, il ritmo vocale. Lo stipendio è determinato dal tipo di contratto.