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Diventare antiquario: come aprire un antiquariato, lavoro e stipendio

Letizia Liguori 20 Gennaio 2022
L. L.
24/04/2024

Consigli per diventare antiquario: corsi, formazione, stipendio, mansioni quotidiane, tutto quello che c'è da sapere.

L’esperto dell’arte antica è un collezionista che fa della sua ricerca un profitto. Nell’antichità l’antiquario era chi amava e insegnava la lingua classica, più tardi nel Medioevo addirittura vi è stato uno slittamento semantico identificandone l’amanuense. Ma oggi chi è, e cosa fa effettivamente? È un commerciante a tutti gli effetti, colleziona oggetti d’antiquariato investendo per poi guadagnare attraverso la vendita. Ovviamente per diventare perito antiquario bisogna essere competente rispetto a materie quali: storia antica, moderna e contemporanea, necessariamente storia dell’arte.

Per diventare antiquario bisogna essere un tecnico-professionista e svolgere attività di consulto, stima e datazione di: dipinti, oggetti d’artigianato, mobili e altri beni per poi rivenderli ai compratori. Deve essere capace di constatare e valorizzare nell’atto della compravendita ogni singolo particolare dell’oggetto e di conoscerne la sua storia. Deve essere esperto di ciò che tratta accertandosi dell’autenticità del prodotto. Quasi sempre si specializza in settori. Ad esempio una distinta epoca o un peculiare ambito ( dipinti, manoscritti, mobili, tappeti).

Vi è da sottolineare che un oggetto, rispettando i dovuti distinguo per tipologia, è antico quando ha più di cent’anni. Da non confondere con il  termine vintage usato quando un oggetto è vecchio almeno di 20 anni ed è fatto con materiali di alta qualità.

Come diventare antiquario: corsi, formazione, diploma e titoli di studio per fare questo lavoro

Non vi è una percorso specifico di studi per diventare antiquario, soprattutto perché la preparazione e competenza spazia su vari ambiti. Elenchiamo alcuni tambiti specialistici dell’antiquariato:

  1. mobili
  2. dipinti
  3. ceramiche
  4. vetri
  5. stampe, disegni, manoscritti
  6. libri
  7. argenti
  8. orologi
  9. oggetti di un determinato secolo o epoca storica
  10. oggetti di un determinato paese o regione

È evidente, dunque, che è essenziale avere un’ottima preparazione di base e una grande esperienza sul campo nel settore scelto. I requisiti più rilevanti per diventare antiquario sono conoscere il mondo dell’arte, la storia, l’evoluzione storica rispetto ad un determinato campo. È dunque preferibile un percorso di studi in ambito storico-artistico frequentando il Liceo Artistico.

Conseguito il diploma è auspicabile completare la propria formazione professionale seguendo un corso per diventare antiquario nell’ambito della conservazione del patrimonio storico-artistico. Questi corsi sono spesso a pagamento in scuole private, è raro trovarne finanziati da Enti Locali.

Oppure completare il percorso con l’università con lauree triennali come Scienze dei Beni culturali. Valida sarebbe l’idea di inserirsi in un contesto lavorativo per cooperare presso una casa d’aste o una galleria.

Come aprire un negozio di antiquariato: cosa fare

Per aprire un negozio di antiquariato il presupposto indispensabile è il grande interesse per gli oggetti antichi e la predilezione per la storia di questi ultimi. Bisogna sapere approfonditamente il campo del quale ci si occupa. Inoltre è un investimento che richiede impegno economico ma soprattutto capacità imprenditoriali. Importantissima e fondamentale è la scelta del locale che deve essere in un punto strategico per avvicinare la clientela. Infatti nonostante il settore dell’antiquariato non sia molto esteso c’è molta concorrenza.

Per diventare antiquario e avviare la propria attività, occorre adempiere anche una parte burocratica: per aprire una negozio di antiquariato bisogna richiedere la dichiarazione di inizio attività presso il SUAP, da presentare prima dell’apertura dell’attività commerciale. È essenziale aprire una Partita IVA presso l’Agenzia delle Entrate. Inoltre bisogna fare la richiesta d’iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio. È sempre consigliabile affidarsi ad un esperto commercialista che risolva possibili dubbi e che concluda le pratiche in tempi giusti.

Giornata da antiquario: cosa fa, mansioni tipiche del lavoro

Diventare antiquario significa essere spesso in viaggio alla ricerca di oggetti antichi, in particolare alle aste, nei mercatini d’arte o fiere d’antiquariato. È anche possibile che acquisti da privati se ritiene che un pezzo d’antiquariato abbia un valore tale da trarne guadagno. Se possiede un negozio, gli oggetti vengono messi in esposizione per la clientela, altrimenti nel caso contrario si muove verso mercati settimanali o mensili che si tengono in differenti località e usa il suo sapere di tecnico specialista per valutare il prezzo di un oggetto.

Tra le mansioni dell’antiquario oltre la stima del valore vi è la conoscenza sul secolo al quale appartiene l’oggetto, la storia della sua evoluzione nel tempo, la provenienza, l’autore, il materiale e la sua originalità.

Stipendio antiquario: quanto guadagna, costi e tasse

L’antiquario non è stipendiato, essendo un libero professionista il suo guadagno deriva dalle sue capacità imprenditoriali e di commerciante ma soprattutto dalla tipologia di antiquariato che tratta. In definitiva non possiamo stabilire con certezza un guadagno medio ma è certo che questa professione ha un alto margine di rischio ma se svolta con passione, dedizione, senso critico e competenza è fortemente remunerativa. Molti infatti sono gli appassionati e i collezionisti che avendo un altro tipo di entrata fissa intraprendono questo tipo di professione.

Lavoro da antiquario: offerte ed opportunità di carriera

Diventare antiquario in Italia consente di poter approfittare di opportunità di carriera in vari settori a seconda della specializzazione. Può essere perito d’arte, che è uno storico dell’arte, è una figura professionale con competenze tecniche-specialistiche incaricata di dare stime attendibili. Solitamente è specializzato in un determinato autore o periodo storico. Egli rilascia la perizia cioè un’attestazione circa l’autenticità, lo stato di conservazione, la datazione dell’epoca storica e una quotazione del valore economico dell’opera.

Altro sbocco professionale è l’art advisor: è una figura specialistica che ha il compito di orientare i propri clienti nell’acquisto e/o investimento in opere d’arte, individuando quando e cosa vendere e comprare, secondo le proposte del mercato del tempo. Altra possibilità è il banditore d’asta: altra figura professionale preparata per dirigere l’asta, dare inizio alla vendita in sala dei lotti tenendo conto delle offerte e dei rilanci fino all’aggiudicazione che è sempre sancita da un colpo di martello.

Al giorno d’oggi la figura dell’antiquario può anche essere utilizzata nei programmi televisivi dedicati a tutti gli appassionati di arredamento, in cui si va a caccia di tesori da riacquistare e far rivivere. Viaggiano alla ricerca di mobili antichi, decorazioni o altri oggetti d’antiquariato che esperti gruppi di assistenti riescono a rinnovare con adeguati interventi di restauro.

© Riproduzione Riservata
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Letizia Liguori Sono una studentessa di Lettere Moderne. Ho scelto questa facoltà per la mia passione più grande: la scrittura. Credo nel potere delle parole per cambiare il mondo, perché queste hanno una forza innata. Nel corso della mia vita, la scrittura è stata uno strumento di evasione: mi ha consolato nei momenti difficili e aiutato quando necessitavo di un consiglio. Maturando ho capito la sua importanza: raccontare idee che smuovano le coscienze. Le mie giornate da adolescente sono state influenzate dalle storie dei deboli di De Andrè, della poesia fatta canzone di Guccini, dal cinema con regia cristallina di Sorrentino e dalla lettura dei classici. Grazie alla lettura riesco ad allontanarmi dalla realtà presente ricercando un altrove nelle epoche passate. Credo che le parole siano un mezzo importante per conoscere sé stessi e gli altri, i vocaboli sono sempre stati la mia difesa, la mia ancora di salvezza. Il mio obiettivo è quello di impiegarli per rendere edotto ed informato il lettore lasciandogli una traccia, un punto di vista, seppur rivolto ad un unico e singolo individuo. Leggi tutto