
Alcune
La tragedia che ha colpito l’Asia ha investito anche le nostre case attraverso la solita alluvione di immagini e testi morbosamente macabri. Alcune redazioni hanno voluto fare informazione parlando delle “braccia tese dei bambini verso aiuti che non sono arrivati…”. In questi momenti non c’è l’audience o tiratura che regga: c’é soprattutto l’utilità e la potenza dei media nel condividere e facilitare la diffusione di informazioni, mettendo da parte i sensazionalismi che invece dovrebbero essere un tratto tipico del gossip mondano.
Cosa possiamo fare noi studenti che, fortunatamente, siamo stretti nel calore delle feste in famiglia? Questo è un elenco breve dei principali attori che si stanno mobilitando per arginare i danni di questa sciagura che per una volta non ha colpevoli. Nessuno metta in campo le solite accuse di voler quietare la coscienza con un’offerta ad un ente benefico invece di agire concretamente: sono discussioni inutili che distolgono l’attenzione da chi in questo momento ha lasciato le famiglie per partire con l’Unicef, Medici Senza Frontiere, la Croce Rossa e tutte le altre organizzazioni umanitarie per portare aiuto, senza una bandiera, senza un interesse, senza un secondo fine, ma solo con la determinazione nel soccorrere chi si trova in difficoltà. Perché aiutare anche una sola persona a ritrovare la felicità, significa iniziare a costruire la felicità di tutto il mondo.
Da http://www.unicef.it/com_27_12_04_em_maremoto_asia.htm
Tsunami in Asia sud orientale, oltre un terzo delle vittime sono bambini.
Mobilitati gli uffici UNICEF nei paesi della regione
Roma, 27 dicembre – Gli uffici UNICEF dei paesi nell’area intorno all’Oceano Indiano stanno valutando i danni provocati dal terremoto a nord di Sumatra e dalle successive ondate di maremoto: secondo le prime valutazioni, circa un terzo delle vittime e dei senza tetto sono bambini. Lungo le spiagge e le coste delle zone colpite vivono migliaia di comunità e famiglie povere, soprattutto di pescatori, che abitano capanne provvisorie, spazzate via dalle onde.
Il Direttore generale dell’UNICEF, Carol Bellamy, ha dichiarato che “possono essere centinaia di migliaia i bambini in grave pericolo nelle comunità costiere di sei paesi. Stiamo collaborando coi governi nell’accertamento dei danni e siamo pronti a rispondere a qualunque richiesta di aiuto”.
Gli uffici UNICEF in Indonesia, Malaysia, Thailandia, Maldive, India e Sri Lanka stanno lavorando con le autorità nazionali e locali delle aree colpite e con le altre agenzie ONU per aiuti immediati. In aggiunta ai primi soccorsi mobilitati dagli uffici sul campo, il magazzino centrale UNICEF di Copenhagen ha già messo in stand-by altre scorte di generi di pronto intervento e ha predisposto mezzi aerei di trasporto, pronti a partire non appena saranno definite le necessità più urgenti.
Il Comitato Italiano per l’UNICEF lancia un appello ai cittadini e ai media italiani perché, al di là della evidente preoccupazione per i nostri connazionali in vacanza, si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime di questa catastrofe naturale.
Per informazioni: Ufficio stampa UNICEF Italia, 06.47809287, 335.333077; sito web www.unicef.org.
Per contribuire ai soccorsi: cc postale 745.000 – cc bancario 000000505010, Banca popolare etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “emergenza maremoto”. Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o on line.
Da http://www.medicisenzafrontiere.it/
MSF ha offerto il suo aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell’isola di Sumatra, la regione più vicina all’epicentro del terremoto. MSF sta completando l’invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico.
Medici Senza Frontiere – Campagna raccolta fondi “Maremoto in Asia”
Ccp 87486007 – causale “Maremoto in Asia”
Numero verde: 800996655
Da http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=39919
La raccolta fondi di Medici senza Frontiere
di red.
Non sia ha ancora un quadro complessivo di tutte le devastazioni del tremendo maremoto che ha coinvolto tutto il Sudest Asiatico, ma già si attivano le iniziative per aiutare le popolazioni colpite. Medici Senza Frontiere (Msf) sta predisponendo gli interventi d’emergenza per i diversi paesi asiatici. L’organizzazione ha lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria per raccogliere almeno 1,5 milioni di euro per avviare i primi soccorsi. Ma già è quasi completato l’invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico per le operazioni di soccorso. Questa prima spedizione di aiuti permetterà all’organizzazione non governativa di avviare progetti d’emergenza per soccorrere tra le 30.000 e le 40.000 persone nel nord di Sumatra, la regione più vicina all’epicentro del terremoto.
Nel frattempo, dieci operatori del pool d’emergenza di MSF sono stati già mobilitati per valutare i bisogni in India, Malesia, Indonesia, Sri Lanka. Msf ha offerto il suo aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell’isola di Sumatra. Due persone sono in stand-by per valutare la situazione. Un altro team di quattro persone è pronto a raggiungerli in 24 ore.
«In occasione di disastri naturali di questa portata, l’immediatezza dell’intervento può fare la differenza nel salvare migliaia di persone. I soccorsi sono urgentissimi per chi ha subito traumi e per i malati, ma le popolazioni colpite sono precipitate in una situazione d’emergenza umanitaria e sono esposte ad epidemie e malattie infettive. Msf ha deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi per allestire strutture mediche, fornire ripari e ripristinare le condizioni igieniche per i senzatetto e gli sfollati», dichiara Stefano Savi, Direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia.
DA http://www.cri.it
A poche ore dal grave sisma che ha colpito il sud-est asiatico, la Croce Rossa Italiana sta predisponendo l’impiego del proprio personale in eventuali operazioni umanitarie per far fronte all’emergenza. La C.R.I. rivolge dunque un appello a tutti i volontari affinché offrano la loro disponibilità per aiutare le popolazioni sopravvissute all’immane tragedia.
Appello della Croce Rossa Italiana per le vittime del maremoto nel Sud-Est Asiatico
La Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un primo appello per raccogliere 5 milioni di euro con l’obiettivo di assistere i circa 500.000 sinistrati e di sostenere le operazioni di soccorso delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dello Sri Lanka, dell’India, dell’Indonesia, della Malesia, della Tailandia e di altri Paesi della regione colpiti dal violento maremoto, il più catastrofico degli ultimi 40 anni, che ha causato, secondo le fonti ufficiali, almeno 17.000 morti e più di un milione di senza tetto, anche se le cifre sono purtroppo destinate a salire. Attualmente il numero dei feriti rimane ancora incerto. Prima di lanciare l’appello la Federazione Internazionale ha messo immediatamente a disposizione 650.000,00 euro di fondi propri destinati alle emergenze internazionali.
Localmente i teams di Croce Rossa dello Sri Lanka e India hanno favorito l’evacuazione dei sopravvissuti e dato le prime cure mediche ai feriti e distribuito viveri, tende, coperte e altri articoli di prima necessità.
La Federazione Internazionale intanto invierà oggi da Copenaghen medicinali per 100.000 sinistrati dello Sri Lanka, il Paese maggiormente colpito dalla catastrofe. Nel carico saranno compresi medicinali per la cura dei primi 2000 casi di tifo e malattie diarroiche. La principale minaccia è legata alle malattie dovute all’inquinamento dell’acqua. Malaria, diarrea e infezioni dell’apparato respiratorio sono le emergenze sanitarie del momento, come spiega Hakan Sandbladh, consigliere sanitario al Segretariato della Federazione Internazionale a Ginevra. “Siamo seriamente preoccupati per le eventuali distruzioni di ospedali e di altre strutture mediche nello Sri Lanka”.
Nelle prossime ore un team di valutazione e di coordinamento sarà inviato sul posto e allerterà le unità di intervento specializzate nella bonifica dell’acqua, nel coordinamento dei soccorsi, nell’allestimento di ospedali da campo. Le necessità attuali sono prefabbricati, tende, coperte, acqua potabile, alimenti, utensili da cucina, zanzariere.
Secondo il Capo Dipartimento dell’Asia-Pacifico della Federazione Internazionale un elemento importante dell’operazione di soccorso sarà quello di ricongiungere i membri delle famiglie disperse. La Croce Rossa Italiana rispondendo all’appello della Federazione si è prontamente mobilitata lanciando una campagna fondi che permetterà di acquistare i beni di soccorso necessari.
Per chi volesse contribuire i riferimenti sono i seguenti:
Conto Corrente Postale n. 300004
intestato a Croce Rossa Italiana
Via Toscana, 12
00187 Roma
Pro Emergenza Asia
Conto Corrente Bancario n. 218020
Intestato a Croce Rossa Italiana
Via Toscana, 12
00187 Roma
Banca Nazionale del Lavoro
Tesoreria Roma Centro
ABI: 01005
CAB: 03382
Pro Emergenza Asia
Inoltre, chiamando il numero 412 di Telecom Italia e selezionando il tasto 5, i clienti di rete fissa Telecom Italia verranno accolti da un risponditore automatico che proporrà loro di devolvere alla Croce Rossa Italiana (selezionando il tasto apposito)
2 euro IVA inclusa.