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Asia: mobilitazione generale per gli aiuti

Redazione Controcampus 27 Dicembre 2004
R. C.
20/04/2024

La tragedia che ha colpito l’Asia ha investito anche le nostre case attraverso la solita alluvione di immagini e testi morbosamente macabri.

Alcune
La tragedia che ha colpito l’Asia ha investito anche le nostre case attraverso la solita alluvione di immagini e testi morbosamente macabri. Alcune redazioni hanno voluto fare informazione parlando delle “braccia tese dei bambini verso aiuti che non sono arrivati…”. In questi momenti non c’è l’audience o tiratura che regga: c’é soprattutto l’utilità e la potenza dei media nel condividere e facilitare la diffusione di informazioni, mettendo da parte i sensazionalismi che invece dovrebbero essere un tratto tipico del gossip mondano.
Cosa possiamo fare noi studenti che, fortunatamente, siamo stretti nel calore delle feste in famiglia? Questo è un elenco breve dei principali attori che si stanno mobilitando per arginare i danni di questa sciagura che per una volta non ha colpevoli. Nessuno metta in campo le solite accuse di voler quietare la coscienza con un’offerta ad un ente benefico invece di agire concretamente: sono discussioni inutili che distolgono l’attenzione da chi in questo momento ha lasciato le famiglie per partire con l’Unicef, Medici Senza Frontiere, la Croce Rossa e tutte le altre organizzazioni umanitarie per portare aiuto, senza una bandiera, senza un interesse, senza un secondo fine, ma solo con la determinazione nel soccorrere chi si trova in difficoltà. Perché aiutare anche una sola persona a ritrovare la felicità, significa iniziare a costruire la felicità di tutto il mondo.

Da http://www.unicef.it/com_27_12_04_em_maremoto_asia.htm
Tsunami in Asia sud orientale, oltre un terzo delle vittime sono bambini.
Mobilitati gli uffici UNICEF nei paesi della regione
Roma, 27 dicembre – Gli uffici UNICEF dei paesi nell’area intorno all’Oceano Indiano stanno valutando i danni provocati dal terremoto a nord di Sumatra e dalle successive ondate di maremoto: secondo le prime valutazioni, circa un terzo delle vittime e dei senza tetto sono bambini. Lungo le spiagge e le coste delle zone colpite vivono migliaia di comunità e famiglie povere, soprattutto di pescatori, che abitano capanne provvisorie, spazzate via dalle onde.
Il Direttore generale dell’UNICEF, Carol Bellamy, ha dichiarato che “possono essere centinaia di migliaia i bambini in grave pericolo nelle comunità costiere di sei paesi. Stiamo collaborando coi governi nell’accertamento dei danni e siamo pronti a rispondere a qualunque richiesta di aiuto”.
Gli uffici UNICEF in Indonesia, Malaysia, Thailandia, Maldive, India e Sri Lanka stanno lavorando con le autorità nazionali e locali delle aree colpite e con le altre agenzie ONU per aiuti immediati. In aggiunta ai primi soccorsi mobilitati dagli uffici sul campo, il magazzino centrale UNICEF di Copenhagen ha già messo in stand-by altre scorte di generi di pronto intervento e ha predisposto mezzi aerei di trasporto, pronti a partire non appena saranno definite le necessità più urgenti.
Il Comitato Italiano per l’UNICEF lancia un appello ai cittadini e ai media italiani perché, al di là della evidente preoccupazione per i nostri connazionali in vacanza, si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime di questa catastrofe naturale.

Per informazioni: Ufficio stampa UNICEF Italia, 06.47809287, 335.333077; sito web www.unicef.org.
Per contribuire ai soccorsi: cc postale 745.000 – cc bancario 000000505010, Banca popolare etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “emergenza maremoto”. Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o on line.
Da http://www.medicisenzafrontiere.it/
MSF ha offerto il suo aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell’isola di Sumatra, la regione più vicina all’epicentro del terremoto. MSF sta completando l’invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico.
Medici Senza Frontiere – Campagna raccolta fondi “Maremoto in Asia”
Ccp 87486007 – causale “Maremoto in Asia”
Numero verde: 800996655

Da http://www.unita.it/index.asp?topic_tipo=&topic_id=39919
La raccolta fondi di Medici senza Frontiere
di red.
Non sia ha ancora un quadro complessivo di tutte le devastazioni del tremendo maremoto che ha coinvolto tutto il Sudest Asiatico, ma già si attivano le iniziative per aiutare le popolazioni colpite. Medici Senza Frontiere (Msf) sta predisponendo gli interventi d’emergenza per i diversi paesi asiatici. L’organizzazione ha lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria per raccogliere almeno 1,5 milioni di euro per avviare i primi soccorsi. Ma già è quasi completato l’invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico per le operazioni di soccorso. Questa prima spedizione di aiuti permetterà all’organizzazione non governativa di avviare progetti d’emergenza per soccorrere tra le 30.000 e le 40.000 persone nel nord di Sumatra, la regione più vicina all’epicentro del terremoto.

Nel frattempo, dieci operatori del pool d’emergenza di MSF sono stati già mobilitati per valutare i bisogni in India, Malesia, Indonesia, Sri Lanka. Msf ha offerto il suo aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell’isola di Sumatra. Due persone sono in stand-by per valutare la situazione. Un altro team di quattro persone è pronto a raggiungerli in 24 ore.
«In occasione di disastri naturali di questa portata, l’immediatezza dell’intervento può fare la differenza nel salvare migliaia di persone. I soccorsi sono urgentissimi per chi ha subito traumi e per i malati, ma le popolazioni colpite sono precipitate in una situazione d’emergenza umanitaria e sono esposte ad epidemie e malattie infettive. Msf ha deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi per allestire strutture mediche, fornire ripari e ripristinare le condizioni igieniche per i senzatetto e gli sfollati», dichiara Stefano Savi, Direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia.

DA http://www.cri.it
A poche ore dal grave sisma che ha colpito il sud-est asiatico, la Croce Rossa Italiana sta predisponendo l’impiego del proprio personale in eventuali operazioni umanitarie per far fronte all’emergenza. La C.R.I. rivolge dunque un appello a tutti i volontari affinché offrano la loro disponibilità per aiutare le popolazioni sopravvissute all’immane tragedia.

Appello della Croce Rossa Italiana per le vittime del maremoto nel Sud-Est Asiatico

La Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un primo appello per raccogliere 5 milioni di euro con l’obiettivo di assistere i circa 500.000 sinistrati e di sostenere le operazioni di soccorso delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dello Sri Lanka, dell’India, dell’Indonesia, della Malesia, della Tailandia e di altri Paesi della regione colpiti dal violento maremoto, il più catastrofico degli ultimi 40 anni, che ha causato, secondo le fonti ufficiali, almeno 17.000 morti e più di un milione di senza tetto, anche se le cifre sono purtroppo destinate a salire. Attualmente il numero dei feriti rimane ancora incerto. Prima di lanciare l’appello la Federazione Internazionale ha messo immediatamente a disposizione 650.000,00 euro di fondi propri destinati alle emergenze internazionali.
Localmente i teams di Croce Rossa dello Sri Lanka e India hanno favorito l’evacuazione dei sopravvissuti e dato le prime cure mediche ai feriti e distribuito viveri, tende, coperte e altri articoli di prima necessità.

La Federazione Internazionale intanto invierà oggi da Copenaghen medicinali per 100.000 sinistrati dello Sri Lanka, il Paese maggiormente colpito dalla catastrofe. Nel carico saranno compresi medicinali per la cura dei primi 2000 casi di tifo e malattie diarroiche. La principale minaccia è legata alle malattie dovute all’inquinamento dell’acqua. Malaria, diarrea e infezioni dell’apparato respiratorio sono le emergenze sanitarie del momento, come spiega Hakan Sandbladh, consigliere sanitario al Segretariato della Federazione Internazionale a Ginevra. “Siamo seriamente preoccupati per le eventuali distruzioni di ospedali e di altre strutture mediche nello Sri Lanka”.

Nelle prossime ore un team di valutazione e di coordinamento sarà inviato sul posto e allerterà le unità di intervento specializzate nella bonifica dell’acqua, nel coordinamento dei soccorsi, nell’allestimento di ospedali da campo. Le necessità attuali sono prefabbricati, tende, coperte, acqua potabile, alimenti, utensili da cucina, zanzariere.

Secondo il Capo Dipartimento dell’Asia-Pacifico della Federazione Internazionale un elemento importante dell’operazione di soccorso sarà quello di ricongiungere i membri delle famiglie disperse. La Croce Rossa Italiana rispondendo all’appello della Federazione si è prontamente mobilitata lanciando una campagna fondi che permetterà di acquistare i beni di soccorso necessari.

Per chi volesse contribuire i riferimenti sono i seguenti:

Conto Corrente Postale n. 300004
intestato a Croce Rossa Italiana
Via Toscana, 12
00187 Roma

Pro Emergenza Asia
Conto Corrente Bancario n. 218020
Intestato a Croce Rossa Italiana
Via Toscana, 12
00187 Roma
Banca Nazionale del Lavoro
Tesoreria Roma Centro
ABI: 01005
CAB: 03382
Pro Emergenza Asia

Inoltre, chiamando il numero 412 di Telecom Italia e selezionando il tasto 5, i clienti di rete fissa Telecom Italia verranno accolti da un risponditore automatico che proporrà loro di devolvere alla Croce Rossa Italiana (selezionando il tasto apposito)
2 euro IVA inclusa.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto