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AUTO USATA, i controlli esterni

Redazione Controcampus 20 Marzo 2005
R. C.
16/04/2024

- Il motore e le parti meccaniche.

. Il motore, a vista, deve presentarsi asciutto, senza perdite di liquidi quali olio o altro. I tubi dell’impianto d- Il motore e le parti meccaniche.. Il motore, a vista, deve presentarsi asciutto, senza perdite di liquidi quali olio o altro. I tubi dell’impianto di raffreddamento devono essere integri, non devono cioè presentare spaccature o abrasioni di sorta, e la sede della batteria è bene che non sia corrosa dall’acido. Eventuali incrostazioni o macchie presenti su tubi o parti meccaniche sono sintomo di perdite e quindi, quantomeno, indice di riparazioni da effettuare a breve. E’ bene controllare anche eventuali perdite della pompa dell’acqua, del bulbo dell’olio, del servosterzo e di quant’altro costituisce l’impianto motrice della vettura. Particolare attenzione è bene riporre nel controllo dell’impianto in cui circola il carburante: eventuali perdite sarebbero davvero pericolose. E’ bene, inoltre, dato l’esborso non proprio modesto in caso di rottura, riporre particolare cura nel verificare lo stato della cinghia dell’alternatore (o, meglio, “cinghia dei servizi”) e della cinghia di distribuzione. La cinghia dell’alternatore deve presentarsi tesa e non usurata. Per quanto riguarda, invece, la cinghia di distribuzione è bene, se non si riesce a sapere il chilometraggio effettuato dalla stessa, provvedere, in caso di acquisto della vettura, alla sua sostituzione.
– I pneumatici. Dalla semplice osservazione dei pneumatici di una vettura possiamo trarre diverse informazioni. Il consumo del battistrada è bene che si presenti omogeneo: un consumo irregolare potrebbe indicare probabili anomalie di sospensione, telaio o altro. Il pneumatico deve essere privo di tagli e abrasioni e di evidenti screpolature. In presenza di tali elementi si dovrà prevedere la sostituzione. La valutazione del pneumatico è parametro da tenere in debito conto nella determinazione del prezzo della vettura in analisi data la spesa, non proprio economica, da dover affrontare in caso di sostituzione. Se l’usura del battistrada non è eccessiva (basta ricordare che il codice della strada prevede uno spessore minimo di 1,6mm per gli autoveicoli, filoveicoli e rimorchi, di 1,0mm per i motoveicoli e di 0,5mm per i ciclomotori) non sarà necessario provvedere a breve termine alla sua sostituzione. Operazione, però, che potrebbe rendersi necessaria, pur non essendo usurato, nel caso in cui la data di produzione risalga a diversi anni addietro: anche i pneumatici hanno una scadenza, il trascorrere del tempo ne altera l’elasticità con conseguente riduzione dell’aderenza dello stesso al fondo stradale. Caratteristica di un pneumatico è il suo codice DOT. Esso indica, tramite le quattro cifre di cui è composto, la settimana (04 indica la quarta settimana dell’anno, indi il mese di gennaio) e l’anno in cui è stato fabbricato (03 indica l’anno 2003). Da un semplice controllo potreste scoprire molte cose… Se, ad esempio, l’auto è stata immatricolata nel 2003 ed ha “solo” 15000 km potrebbe essere un affare… ma se monta ruote prodotte nel 2004 vuol dire che qualche cosa potrebbe non andare… e la domanda sorge spontanea: per quale motivo le gomme non sono quelle originali? Causa foratura o perché usurate? L’usura, però, è alquanto strana che si verifichi in soli 15000 km: il cambio gomme viene effettuato di norma, ma questo dipende molto dal tipo di pneumatico, dopo 25-35000 km…. Qualche dubbio sulla reale percorrenza è lecito che sorga.
– La carrozzeria. E’ requisito quasi indispensabile la presenza sulla carrozzeria di un’auto con qualche anno di vita sul semiasse, di qualche segno lasciato dal tempo. Piccoli graffi o ammaccature, abrasioni o opacità sono di ordinaria amministrazione: la totale assenza di imperfezioni, soprattutto se l’auto ha qualche anno, spinge a supporre che sia stata riverniciata. Una parvenza alquanto trasandata, invece, può essere presagio di un’alta percorrenza. La brillantezza del colore di un’auto di pochi anni è indice di particolare cura tenuta dal proprietario e di bassa esposizione al sole e alle intemperie. E’ bene osservare l’autovettura da diversi punti e con diversi riflessi della luce. A questo esame può risultare che il colore non presenti la stessa tonalità su tutta la superficie. Differenze cromatiche sono molto spesso conseguenti ad interventi di verniciatura necessari in seguito ad incidenti. In seguito a verniciatura grossolana, inoltre, soprattutto nei punti in cui si uniscono le diverse parti della carrozzeria, potrebbero essere presenti delle sbavature. E’ consigliabile esaminare anche i profili della carrozzeria: potrebbero presentare dei difetti. La chiusura degli sportelli, del cofano motore e del portellone posteriore, deve risultare ben allineata con il resto della carrozzeria: riscontro negativo è da addebitare probabilmente a danni subiti ed alla conseguente riparazione non a regola d’arte. Per quanto riguarda, inoltre, tutte le parti mobili della carrozzeria, quali portiere o portelloni, è bene provarne l’apertura e chiusura: devono aprirsi e chiudersi bene e le cerniere non devono produrre scricchiolii. Accertatevi, inoltre, che la carrozzeria, in particolare nei punti più nascosti quali i dintorni di portiere e la parte inferiore della scocca, non presenti punti di ruggine. Particolare riguardo va tenuto nell’analisi delle guarnizioni al fine di verificare l’eventuale possibilità di infiltrazioni d’acqua. Queste devono tenere perfettamente, soprattutto se si tratta di auto decappottabili o se prevedete di doverla lasciare all’aperto per lunghi periodi. In particolare, se la vettura in esame è cabrio, è bene accertarsi che la cappotte sia perfettamente integra e che il meccanismo non presenti anomalie di alcun genere. Praticamente, aprite e chiudete la cappotte o il tettuccio più volte e, quando l’auto è coperta o chiusa, irrigatela senza parsimonia. Quindi entrate all’interno per accertare l’assenza di eventuali zone umide nell’abitacolo: non dimenticate, già che ci siete, di controllate anche all’interno del bagagliaio. Non sarà, sicuramente, facile fare ciò in presenza del venditore, quindi riservate tale controllo all’ultimo momento prima dell’acquisto.
– Parabrezza, lunotto ed altri vetri. E’ banale ma opportuno, dati i costi elevati della sostituzione, il suggerimento di verificare adeguatamente la perfetta integrità delle superfici vetrate del veicolo. In particolare, è bene che esse non presentino neanche piccole “bolle” o incrinature: questi difetti, ascrivibili presumibilmente all’urto con pietrame od altri oggetti, richiedono la sostituzione o riparazione immediata del vetro. Possono, invece, risultare molto fastidiose per la visibilità del conducente eventuali striature presenti sul parabrezza o sul lunotto termico: esse sono da addebitare, molto probabilmente, al cattivo stato delle spazzole tergicristallo, non necessariamente di quelle al momento presenti. Non meno scrupoloso deve essere l’esame delle guarnizioni, dalle quali potrebbe filtrare acqua o, peggio, da cui potrebbero derivare spiacevoli inconvenienti. Ad una attenta analisi, i cristalli possono fornirci più informazioni di quante noi potremmo immaginare. Sui vetri è riportata, generalmente in basso, tutta una serie di informazioni tra cui una stringa del tipo “….0”: questa sigla ci informa sull’anno di costruzione del vetro, questo vetro è stato prodotto nel 2000. Un’auto immatricolata nel 2000 avrà probabilmente vetri prodotti nel 2000, anche se potrebbe essere stata prodotta nel ’99 e quindi presentare vetri siglati con “…9”: in questo caso l’anno di produzione sarà il 1999. La prima cosa che dobbiamo fare, quindi, consiste nel verificare che tutti i vetri siano dello stesso anno di immatricolazione o produzione del veicolo. La presenza di vetri di anni diversi deve allarmarci: per qualche motivo, incidente o semplice sostituzione, i vetri sono stati cambiati. Se ad esempio nel 2003 un’auto del 2000 subisse un incidente in seguito al quale si rendesse necessario la sostituzione di alcuni cristalli, probabilmente verrebbero installati vetri prodotti nel 2003 o nel 2002: controllando, quindi, noteremmo la disparità di sigle.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto