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In Italia, ogni giorno, ci sono persone che cercano di togliersi la vita

Redazione Controcampus 5 Dicembre 2005
R. C.
01/05/2024

Se per molti la vita è un dono, per altri è un bene di consumo che si usa e che si può gettare a piacimento.

Da un sondaggio ANSA risulta che ogni g
Se per molti la vita è un dono, per altri è un bene di consumo che si usa e che si può gettare a piacimento. Da un sondaggio ANSA risulta che ogni giorno sono circa otto i cittadini italiani che si suicidano, con un rapporto uomo-donna di 3:1. La città italiana con il più elevato tasso di suicidi è Trieste mentre la Campania e’ la regione con la più bassa percentuale. I metodi utilizzati sono l’impiccagione e la precipitazione. Le donne preferiscono l’avvelenamento, che consente spesso il salvataggio in extremis. Di solito al primo tentativo fa seguito il secondo con una percentuale di successo che e’ del 100% se eseguito entro il primo anno. Il suicidio e’ la terza causa di morte tra i giovani: ogni anno si suicidano 12 ogni 100.000, di età media fra i 15 e i 24 anni. Le cause vanno ricercate in un evento particolarmente traumatico che ha destabilizzato un equilibrio psichico già precario, in problematiche all’interno del nucleo familiare, in un comportamento impulsivo e aggressivo, in uso di alcool e droghe. Diverse statistiche internazionali mettono in luce che leggi che consentono l’uso di alcool in età relativamente giovane sono associate ad alto tasso di suicidi. Nell’adulto invece con l’abuso di alcool e’ spesso presente un quadro di depressione. Per quanto riguarda le droghe, ci si trova di fronte a persone che hanno altri fattori di rischio per il suicidio: disagio sociale e problemi economici. Da tempo si assiste ad un aumento dei casi di suicidio tra le persone anziane, come capolinea di un percorso di malattia: depressione, epilessia, scompenso cardiaco, patologia polmonare cronica. Molti sono andati dal proprio medico un mese prima di compiere l’ultimo gesto, senza lasciar trapelare niente che potesse consentire un’azione di prevenzione.
Ma si può parlare di prevenzione? Inoltre, esiste un’ereditarietà dell’atto? Secondo alcuni studi i figli di coloro che hanno cercato di suicidarsi presenterebbero un rischio più elevato di commettere lo stesso gesto. Il legame sembra essere di natura genetica. Il 13% dei gemelli omozigoti di persone morte suicide lo ha poi fatto, mentre solo lo 0.7% dei gemelli eterozigoti ha seguito il cammino dei fratelli. Alla ricerca di alterazioni anatomiche e funzionali del cervello delle persone suicide, alcuni neurologi ne hanno riscontrato diverse a carico del nucleo dorsale del rafe e della corteccia orbitale prefrontale. Quest’ultima e’ la sede delle cosiddette funzioni esecutive del cervello, compreso il meccanismo di inibizione interna che impedisce ad una persona di lasciarsi andare. I neuroni del nucleo dorsale del rafe producono, invece, serotonina che viene inviata alla corteccia orbitale prefrontale. Le persone a rischio di suicidio presenterebbero una ridotta sintesi di serotonina allo stesso tempo un minor numero di molecole ricaptanti. Bassi livelli di serotonina sono presenti in caso di depressione, impulsività, aggressività. Da notare che l’impulsività è proprio una delle caratteristiche del suicida, nonostante molte persone pianifichino la propria morte lasciando scritto, in maniera chiara e precisa, ciò che deve essere fatto, dal testamento alle esequie. A conferma del rapporto tra attività della corteccia prefrontale e suicidio, l’analisi post-mortem di soggetti deceduti per loro volontà, ha dimostrato un’attività serotoninergica più bassa nella corteccia prefrontale. I farmaci antidepressivi, come il Prozac, agiscono legandosi alle molecole ricaptanti la serotonina, impedendo ai neuroni presinaptici di riassorbire troppo rapidamente il neurotrasmettitore, che può rimanere più a lungo nella sinapsi esercitando il proprio effetto calmante.
Uno studio condotto su 2800 adulti inglesi ha però evidenziato un maggiore rischio di suicidio nella prima settimana di terapia con antidepressivi, senza alcun differenza tra farmaci vecchi e nuovi. Molte le ipotesi formulate. I pazienti che iniziano la terapia sono di solito in uno stato di grave depressione, che è di per se causa di comportamento suicida. Oppure l’azione iniziale del farmaco è tale da dare al paziente la forza sufficiente a mettere in atto il proposito. La FDA (Food and Drug Administration= Agenzia federale di controllo cibi e farmaci, negli Stati Uniti) ha perciò chiesto alle aziende produttrici di alcuni farmaci antidepressivi di portare all’attenzione dei medici questo iniziale rafforzamento della volontà suicida come uno dei possibili effetti collaterali nelle prime fasi del trattamento.
Il suicidio e’ anche strettamente correlato al disturbo bipolare o malattia maniaco-depressiva, caratterizzata da disturbi dell’umore sino alle forme psicotiche gravi. Il malato passa da periodi in cui l’umore e’ generalmente elevato, l’attività e i livelli di energia sono aumentati, il bisogno di sonno diminuisce, l’eloquio e’ spesso rapido e si sposta velocemente da un argomento a un altro, a periodi di apatia, letargia, disturbi del sonno, movimenti fisici rallentati, lentezza di pensiero, incapacità di provare piacere in situazioni che dovrebbero procurarne. La malattia maniaco-depressiva è stagionale e ricorrente e per le continue oscillazioni dell’umore, della personalità, del pensiero e del comportamento, inevitabilmente va a influenzare i rapporti umani. e’ difficile vivere accanto a chi soffre di disturbo bipolare. Traiamo alcune frasi da “Brilla una stella” di Danielle Steel: “…e’ innegabile che voler bene a qualcuno che soffre di una malattia bipolare sia una strada dura e difficile. Ci sono momenti in cui si avrebbe voglia di urlare, giorni nei quali si pensa di non poter più andare avanti, settimane nelle quali ci si rende conto di non aver fatto nessun progresso e si rimpiange di non esserci riusciti, momenti in cui si vorrebbe voltare le spalle alla situazione… Sei in trappola come lo e’ il malato. E a volte ti accorgi di odiare quella trappola, il modo in cui incide sulla tua vita, sui tuoi giorni, sul tuo equilibrio mentale. Anche il malato vive la situazione come insopportabile, da terminare”.
Inoltre, quando l’idea del suicidio comincia ad affacciarsi alla mente, ecco che in alcuni uomini la creatività artistica sembra raggiungere livelli di inspiegabile bellezza. Ne sono un esempio l’ultima produzione di Van Gogh o di Majakovsky, tanto che viene da chiedersi se l’umanità abbia dovuto pagare un prezzo così alto per poter godere di momenti di straordinario lirismo, che solo la sofferenza dell’anima riesce a creare.
Tante volte crediamo di conoscere le persone che abbiamo al fianco, tante altre crediamo che i suoi sorrisi siano schietti e sinceri come i nostri e non ci preoccupiamo di guardarlo negli occhi, di sollevargli la maschera… se solo avessimo il coraggio o la semplice volontà di rivolgere lo sguardo più a fondo, nell’anima delle persone a cui stringiamo la mano o rivolgiamo il saluto, se non ci fermassimo al solo mantello che avvolge la vita dei nostri amici, parenti, conoscenti e ci soffermassimo,
invece, più spesso a tirar fuori il loro dolore, la solitudine, il sentirsi perduti magari potremmo evitare una virgola di quei tanti periodi che portano un’anima vagante a non credere più nella bellezza della luce del sole, di un fiore, di un sorriso… se fossimo meno accecati dall’apparenza e più impegnati nella riflessione ci si potrebbe rendere conto che uno spillo non può ridare speranza, un abbraccio o una parola sincera, Si.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto