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Unimore: bilancio meteorologico 2005

Redazione Controcampus 10 Gennaio 2006
R. C.
06/05/2024

Tanta pioggia, magari fuori stagione e soprattutto nei weekend! Per il resto il trascorso meteorologico del 2005 si caratterizza come un anno più caldTanta pioggia, magari fuori stagione e soprattutto nei weekend! Per il resto il trascorso meteorologico del 2005 si caratterizza come un anno più caldo della media, confermando, seppur attenuato, il riscaldamento degli ultimi anni.

L’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha passato in rassegna e confrontato coi dati statistici a disposizione gli eventi climatici estremi dell’anno appena passato, raccogliendo alcune singolari curiosità.

Tempo di bilanci anche per gli Osservatori meteorologici e per quanto riguarda il prestigioso e secolare Osservatorio Geofisico Universitario di Modena, che dispone di una delle più lunghe serie di misure, iniziate nel lontano 1830 presso la stazione di Piazza Roma, dove proseguono – ininterrottamente – ancora oggi le rilevazioni riguardanti i principali eventi “meteo” locali. I dati non mancano di mettere in risalto alcuni caratteristici aspetti di interesse per gli studiosi, ma anche per il pubblico.

“In linea generale – fanno notare il dott. Luca Lombroso ed il dott. Salvatore Quattrocchi, tecnici esperti del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – sono confermate, da un lato, la tendenza a riscaldamento del clima, non solo globale ma anche locale, e ,dall’altro, una dei fenomeni, in particolare le piogge intense e, pur nel quadro di un calo medio della nevosità, cenni a nevicate più brevi ma più intense, insomma già da noi preannunciati alcuni anni fa come possibile scenario futuro (sebbene ipotetico e non suffragato da vere prove scientifiche) ancor prima delle nevicate di febbraio 2004”.

Temperature

Il 2005 ha fatto registrare una temperatura media annuale di 14.4°C, superando di 0.8°C il valore medio del periodo di riferimento 1961-1990 (13.6°C). Un anno, quindi, caldo che, senza raggiungere gli eccessi del 2003, si colloca al 13° posto nella graduatoria degli anni più caldi dal 1860 ad oggi.

Imbattuti e ben distanti il “giorno più caldo” (29 luglio 1983 con 38.5°C) che nel 2005 è stato il 29 giugno con 36.3°C e il “giorno più freddo” (11 gennaio 1985 con -15.5°C), quest’anno registrato il 2 marzo con –5°C. Singolare, però, che questi estremi sono stati un po’ fuori stagione: solo una volta, nel 1900, il giorno più freddo si è registrato in marzo; solo una decina di volte, invece, quello più caldo si è verificato in modo precoce, a giugno. Fuori Modena, in campagna, le punte estreme dell’anno appena trascorso sono state rispettivamente: +36.9°C e –8.7°C a Marzaglia.

Sempre a proposito di temperature medie annuali va ricordato che i primi 8 anni in classifica sono tutti compresi fra il 1997 e il 2004, con il 2003 al vertice; mentre l’anno appena conclusosi, pur risultando il “meno caldo” dal 1996, è stato superato, prima degli anni ’90, solo dal 1945 e dal 1961.

Nell’analisi delle temperature medie mensili troviamo valori quasi sempre superiori alla media (calcolata per un intervallo di tempo di 30 anni, e precisamente dal 1961-1990, periodo di riferimento standard secondo WMO e IPCC), ad eccezione di febbraio ed agosto, ma per scarti che non raggiungono nemmeno il grado centigrado. “Anche il recente dicembre, apparentemente freddo, – fanno notare Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – in realtà non è stato altro che un mese a cui, forse, non siamo più abituati”.

Significativo, piuttosto, lo scostamento rispetto ai valori di riferimento dei mesi di maggio (+2.4°C, tra più caldi dell’intera serie storica, come spesso accade ultimamente fra tarda primavera ed inizio estate) e giugno, che con 24.7°C di media eguaglia il valore normale di luglio e risulta, stranamente, più caldo di agosto!

Piogge

Il totale annuo di 887.6 mm colloca il 2005 fra gli anni “piovosi”, superando il valore medio annuale (610.8 mm), anche se è risultato inferiore al complessivo di piogge del vicino 2002 e poco discostante dalle precipitazioni registrate nel 1999 e nel 1996, annate pure molto piovose. “Giorno più piovoso” il 28 agosto con 99.6 mm: in questo caso si tratta del secondo giorno più piovoso dal 1830, superato solo dal record abbastanza recente del 1990 (165.4 mm).

La distribuzione mensile è stata molto irregolare. Dall’analisi appare evidente come i quantitativi siano stati piuttosto deficitari fino a luglio (260 mm contro i 330 climatologici, con solo aprile al di sopra del normale, peraltro con piogge concentrate in un singolo episodio intenso), mentre nella seconda parte dell’anno si sono avute precipitazioni molto abbondanti (ben 628 mm contro i 281 della media). “L’andamento del 2005 – fanno ancora notare Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – sembra più caratteristico di un diverso regime delle precipitazioni rispetto a quello tipico padano, mostrando una lunga stagione semi-secca invernale-primaverile e una sorta di stagione delle piogge, coincidente fra la tarda estate e l’autunno. Il mese di agosto spicca come mese più piovoso dell’anno con un valore che addirittura supera i 200 mm e si colloca in linea con il recente agosto record (per le piogge) del 2002. E proprio la vicinanza di un altro agosto molto piovoso ci fa ritenere di non classificare eccezionali gli eventi pluviometrici del 2005, considerando anche la fase di indubbio mutamento climatico in atto”.

Neve

Anche il 2005, così come l’anno precedente, ha visto scendere parecchia neve in città, particolarmente nella seconda parte dell’inverno (similmente al 2004) e in novembre. La palma del giorno più nevoso se l’aggiudicano ex equo il 21 febbraio ed il 26 novembre con 20 cm di neve, un valore – tuttavia, non sorprendente per una normale nevicata.
Nell’anno vi sono stati parecchi giorni con neve, precisamente 18 giorni con neve, di cui 13 misurabile e 5 non misurabile; inoltre, abbiamo registrato altri 4 giorni con fiocchi radi o brevissimi rovesci nevosi, 4 giorni con pioggia mista a neve e un giorno di gelicidio, per un totale di ben 27 giorni in cui la neve ha fatto, in qualche modo, la sua comparsa in città.

Il totale di neve annuale ammonta a 73 cm, contro i 41.8 mm di media. Considerando il biennio 2004-2005 si sono avuti 165 cm di neve; per trovare valori biennali maggiori bisogna risalire al 1953-54 e ad inizio anni ’30 per avere apporti maggiori in due anni consecutivi, mentre prima del 1910 capitava spesso di superare i 150 cm, talvolta anche 200.

Un’inversione di tendenza? Presto per dirlo. “L’aspetto curioso e da approfondire – proseguono nel loro commento Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – sono i segnali di nevicate brevi, ma molto intense e i temporali invernali, un tempo molto rari, mentre quest’anno le nostre osservazioni indicano addirittura 3-4 anomali temporali nel mese dicembre!”

Curiosità

Molti si chiedono: ma piove sempre nel fine settimana? Effettivamente, almeno per il 2005, è vero. “Una statistica curiosa effettuata col nostro software di gestione dei dati – concludono la loro analisi Luca Lombroso e Salvatore Quattrocchi – indica la domenica come giorno settimanale più piovoso del 2005, con oltre 200 mm di pioggia complessivi, seguita dal sabato con oltre 100 mm. A seguire, il giovedì e, nell’ordine, il venerdì, mentre i giorni meno piovosi sono il lunedì, martedì e mercoledì, quest’ultimo il meno piovoso in assoluto con appena una sessantina di millimetri. Ultima, curiosa, beffa, l’orario più piovoso: statisticamente è stato in pieno sabato pomeriggio! Fra le 16 e le 17 dei sabati del 2005 sono caduti una quarantina di millimetri. Non deve, tuttavia, stupire che il pomeriggio sia l’orario più piovoso, in quanto è il momento in cui vi è più energia a disposizione per i temporali. Per il resto, dal punto di vista climatico e meteorologico non vi sono cause particolari da indagare e la statistica non ha praticamente utilità scientifica, salvo soddisfare qualche curiosità. Quella dei weekend del 2005 è stata, riteniamo, una sfortunata, beffarda, coincidenza!”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto