“Un ottimismo – ha sottolineato Honsell – che deriva dall’esperienza dell’ateneo a contenere le spese pur garantendo lo sviluppo e dall’arricchimento costante di giovani motivati e qualificati”. Il bilancio di previsione si attesta su 162 milioni 300 mila euro (+ 22 milioni rispetto al 2006). Delle spese, circa 40 milioni di euro sono destinati alla didattica, 71,6 milioni di euro alla ricerca e 14,7 milioni di euro ai servizi di supporto. La spesa prevista per il personale è di 69,5 milioni di euro di cui 55 per il personale docente e 13,5 milioni di euro per il personale tecnico amministrativo. Sul fronte delle entrate, il 64% è dato dal Fondo di finanziamento ordinario ministeriale, pari a circa 72 milioni di euro, fondamentale poi il contributo della Regione (5,5 milioni di euro di entrate correnti) cui si aggiunge quello di altre istituzioni pubbliche e private con 4,7 milioni di euro; da segnalare l’impegno della Fondazione Crup e il crescente sostegno di aziende private, soprattutto nel settore siderurgico e medico, con il finanziamento di posti di ricercatore. Le tasse, (che “non aumenteranno” ha evidenziato il rettore), rappresentano la seconda entrata dell’ateneo con 17,6 milioni euro.
Fra le novità del 2007 ci sono l’avvio delle Scuole di dottorato, la razionalizzazione dell’offerta post-laurea, in particolare dei master, lo sviluppo edilizio e l’obiettivo di sessanta nuove assunzioni, 30 di ricercatori e 30 di personale tecnico e amministrativo, previste anche dal piano di riassetto organizzativo dell’ateneo. L’ateneo prevede anche di acquistare nuove attrezzature per la ricerca, la didattica e i servizi agli studenti e di realizzare due nuovi strumenti di informazione, la radio e la tv sul web, un progetto integrato che coinvolgerà le sedi di Gorizia e Pordenone, con il contributo di docenti e studenti. L’ateneo dovrà dimostrare di saper competere ancora ad alti livelli nei campi della didattica, della ricerca, dei servizi al territorio e dell’innovazione, nonostante le criticità derivate dagli scarsi finanziamenti ministeriali e dai tagli previsti dalla finanziaria.
L’università di Udine risulta sottofinanziata di 12 milioni di euro, ovvero della differenza tra Fondo di finanziamento ordinario teorico (quanto l’ateneo meriterebbe di ricevere in base al suo “peso” nel sistema universitario italiano) che è pari a 83,4 milioni di euro e Fondo di finanziamento ordinario reale (quanto l’ateneo realmente riceve dal Ministero) che è pari a 71,4 milioni di euro. A ciò si aggiungono i tagli ai “consumi intermedi” imposte dal decreto Bersani e le cosiddette “riduzioni lineari” previste dalla finanziaria che potrebbero incidere su altri trasferimenti ministeriali (borse di studio, programmazione triennale, assegni di ricerca, finanziamenti esercizi precedenti assunzioni in deroga) con effetti sulle casse dell’ateneo ancora difficili da stabilire. “La finanziaria – ha sottolineato Honsell – è stata avara con le università e il decreto Bersani ha compiuto alla cieca senza valutare se c’erano o meno degli sprechi. Noi, ad esempio, i consumi intermedi li avevamo già ridotti”. In questa situazione è difficile recuperare il disavanzo dell’amministrazione centrale dell’ateneo, che si attesta intorno ai 9,7 milioni di euro (5,1 di parte corrente e 4,6 in conto capitale).
La ricerca e la nascita delle Scuole di dottorato. Aumentano le spese per la ricerca, che passano da 67 milioni di euro dello scorso anno a 71,6 milioni (pari al 56,7% delle spese correnti). Continua l’investimento dell’ateneo nelle borse di dottorato (2 milioni 400 mila euro per 203 borse ). Nel 2007 partiranno le prime Scuole di dottorato (investimento iniziale pari a 50 mila euro), strutture organizzative, eventualmente anche trasversali, che fissano standard di qualità gestionali e organizzativi dei diversi corsi di dottorato e permettono di condividere corsi, procedure e infrastrutture per dare sostanza alla direttiva dell’Unione Europea che prevede il dottorato di ricerca come terzo livello dell’alta formazione. Per il resto, si stimano 2 milioni 400 mila euro per il finanziamento dei progetti di rilevante interesse nazionale e altrettanti per il finanziamento di dottorati di ricerca, mentre circa 452 mila euro sono stanziati per l’erogazione di assegni di ricerca. L’ateneo ha stanziato 1 milione 100 mila euro, con un incremento di 50 mila euro, per il “Fondo di ricerca dipartimentale” e per il “Fondo per il funzionamento dei dipartimenti” e ha confermato 500 mila euro per il “Fondo per l’aggiornamento scientifico”.
Il potenziamento dei master e le nuove attrezzature. Nell’ambito della didattica, l’offerta post-laurea, in particolare quella dei master, sta diventando sempre più importante. I corsi realizzati attualmente sono numerosi (dai 20 ai 25 ogni anno). Manca, però, una programmazione e un coordinamento organici dell’offerta. Per l’anno accademico 2007-2008 l’obiettivo è di riorganizzare l’offerta secondo nuovi criteri, procedure e tempi, senza trascurare l’aspetto finanziario. E’ previsto inoltre uno stanziamento pari a 250 mila euro per potenziare le attrezzature e le dotazioni per la didattica, la ricerca e i servizi agli studenti, con interventi per mobilità internazionale, orientamento e tutorato, sostegno alle associazioni studentesche, nuovo servizio di posta elettronica agli studenti.
Il riassetto organizzativo e le nuove assunzioni. Dopo i primi 10 del 2006, quest’anno l’obiettivo è di assumere almeno 30 ulteriori tecnici e amministrativi. Il piano di riassetto organizzato, che sarà presentato al Cda dell’ateneo a fine mese, prevede infatti un potenziamento del personale strutturato, sia con nuove assunzioni sia con progressioni di carriera verticale. Per sostenere il piano, a bilancio sono stati inseriti 250 mila euro. Partirà a breve la procedura di mobilità orizzontale che porterà entro il 2008, in tre fasi, al passaggio di posizione economica all’interno della categoria di circa 300 unità di personale. Costante è stato l’investimento nel reclutamento di personale docente e ricercatore. Nel 2007 saranno assunti 30 nuovi ricercatori vincitori dei concorsi in fase di espletamento. Altri 7 posti potrebbero essere garantiti dai circa 200 mila euro previsti dal piano straordinario di assunzione dei ricercatori della finanziaria. Per il personale (docenti, ricercatori, collaboratori linguistici, personale dirigente e tecnico-amministrativo) l’ateneo prevede di spendere 69,5 milioni di euro (nel 2006 erano 67 milioni). Di questi, 55 milioni di euro sono per docenti e ricercatori (43,6% della spesa complessiva), 13,5 milioni di euro sono previsti per le 449 unità di personale dirigente e tecnico amministrativo (10,7% della spesa complessiva), 995 mila euro per i 31 collaboratori linguistici, 2,6 milioni di euro per il personale temporaneo (la finanziaria ha previsto una riduzione del 60% della spesa sostenuta per questi contratti rispetto alla spesa del 2003).
L’edilizia e gli investimenti nelle varie sedi. Sul fronte dell’edilizia il 2007 sarà molto impegnativo. A livello ministeriale i fondi diminuiscono (la previsione è di circa 270 mila euro). Vitale rimane il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Grazie ad un finanziamento straordinario di 750 mila euro per 20 anni può riprendere lo sviluppo del polo scientifico dei Rizzi: sarà avviata la realizzazione della biblioteca del polo scientifico e dei locali per ospitare i dipartimenti di Scienze agrarie ed ambientali, di Biologia applicata alla difesa delle piante e degli altri dipartimenti sperimentali. Entro l’autunno saranno disponibili i locali dell’ex Basket, futura sede del dipartimento di Scienze degli alimenti e di produzione animale. Per la didattica è prevista la costruzione di aule studio, laboratori informatici e aule da disegno attraverso strutture prefabbricate. Per i dipartimenti di ricerca è previsto l’ampliamento del laboratorio didattico di chimica, il recupero della galleria del vento per la biblioteca dell’ex Cotonificio e l’allestimento dei laboratori nel capannone di via Sondrio. Nei primi mesi del 2007 sarà inaugurata la palestra dell’ateneo, gestita dal Cus, che sarà intitolata al prof. Angelo Giumanini. Per il polo economico-giuridico è previsto la continuazione dei lavori per la costruzione dell’edificio delle grandi aule di via Tomadini per la facoltà di Economia, l’inizio dei lavori per la realizzazione dei laboratori didattici dio via Treppo e l’acquisto della sezione femminile dell’ex Renati. Per il polo umanistico è previsto la ristrutturazione della biblioteca di via Mantica e l’adeguamento impiantistico di palazzo Antonini-Mantica. In dirittura d’arrivo la stipula del contratto definitivo per l’acquisto e la ristrutturazione dell’ex scuola materna “Maria Bambina”, in via Mantica, da utilizzare per aule studio e strutture dipartimentali. Per il polo pedagogico è previsto l’allestimento dell’ex Bianchini e l’avvio della realizzazione del terzo lotto. Per il polo medico è previsto il recupero definitivo dell’ex Ancelle della Carità e la costruzione di un nuovo edificio adiacente che restituirà alla facoltà di Medicina le strutture di ricerca andate in fumo con l’incendio del 1998.
I “finanziatori” dell’università. La Regione si conferma uno dei principali finanziatori dell’università. I finanziamenti regionali di parte corrente ammontano a 5,5 milioni di euro (5,3 nel 2006), incidendo per il 3,7% sulle entrate e vanno a coprire, fra l’altro, le lauree di area sanitaria e Scienze motorie a Gemona, la Scuola Superiore, le borse di studio per le Scuole di specializzazione mediche, il corso di laurea in Viticoltura ed enologia, i progetti Alform e Interreg, Start Cup, il progetto di ricerca per la “Banca del germoplasma” e il progetto Spazio Libero per gli studenti disabili. I finanziamenti da Convenzioni e contributi di altre amministrazioni pubbliche e private sono pari a 4,7 milioni di euro : 305 mila euro dall’Unione Europea, 326 mila euro dalle Province e dai Comuni, 1,1 milione euro dai Consorzi e 2,4 milioni di euro da enti pubblici e privati, tra i quali la Fondazione Crup con 480 mila euro a cui si aggiungono 370 mila euro al Consorzio di Pordenone per la didattica del polo della Destra Tagliamento, per un totale di 850 mila euro. Da segnalare l’aumento di aziende private (oggi sono una decina) che finanziano l’assunzione di ricercatori.