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Unimore: da gauss a hilbert

Redazione Controcampus 22 Febbraio 2007
R. C.
29/03/2024

L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena organizzano una conferenza su CaL’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena organizzano una conferenza su Carl F.

Gauss e David Hilbert due grandissimi matematici che hanno scritto la storia della geometria. Appuntamento venerdì 23 febbraio 2007 a Modena.
Il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena nell’ambito del V ciclo di conferenze “Verso la matematica contemporanea (1850-1950)”, introdurranno alla conoscenza di due celeberrimi matematici Carl Friedrich Gauss e di David Hilbert.
Alle figure di questi due uomini che hanno scritto la storia della matematica, è dedicato il nuovo appuntamento che si terrà alle ore 17.00 di venerdì 23 febbraio 2007, presso il Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali” ( via Campi, 213/b) a Modena e che vedrà il prof. Mario Marchi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia affrontare il periodo matematico “Da Gauss a Hilbert: momenti nello sviluppo della geometria: problemi e stimoli”.
“A metà del periodo in esame – afferma la prof.ssa Franca Cattelani del Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – sta l’anno 1900, anno in cui Hilbert presentò al Congresso internazionale di Parigi un lungo elenco di problemi aperti, sollecitando la loro soluzione. Da allora alcune risposte positive si sono avute, ma non solo: i campi di ricerca si sono andati ampliando in stretta connessione col progredire della scienza e della tecnologia ed hanno raggiunto una tale vastità che non possono essere tutti contenuti in un ciclo di 7 conferenze. La necessaria scelta è caduta su argomenti in parte legati alla tradizione classica, mentre altri entrano più nello specifico di ricerche attuali, come il problema dei quattro colori, il calcolo geometrico, le scienze attuariali, i sistemi dinamici. Scopo del ciclo di seminari è di riflettere sulla nascita e sull’evoluzione di alcune di queste tematiche”.
Nel corso dell’appuntamento saranno messi a confronto Carl Friedrich Gauss tutt’oggi considerato uno dei principali matematici di tutti i tempi, il cui campo d’indagine spaziò dalla fisica alla cartografia, passando per la geometria non euclidea, che fornì contributi determinanti a queste scienze, e David Hilbert, universalmente considerato uno dei più grandi matematici, cui si devono importanti contributi in vari campi della matematica: nella teoria dei numeri, nella teoria degli invarianti e nella geometria algebrica.
Johann Carl Friedrich Gauss genio universale della matematica, nasce a Brunswick (Germania), nel 1777, da una famiglia di condizioni assai modeste. Naturalmente, le sue doti si rivelano già in giovane età, periodo in cui sbalordisce parenti e amici con una serie di prove di intelligenza precoce. Al momento della laurea, ottenuta nel 1799, Gauss presenta una celeberrima dissertazione, ossia la dimostrazione, forse la prima, che ogni equazione algebrica ha almeno una radice, risultato noto come “teorema fondamentale dell’algebra”. Nel 1801, all’età di 24 anni, presenta il suo lavoro “Disquisitiones Arithmeticae”, che si rileva subito come un dei contributi più importanti alla teoria dei numeri e un vero classico nel campo della matematica. In questo lavoro Gauss introduce ancora alcune nozioni basilari: i numeri complessi (o “immaginari”) e la teoria delle congruenze. In seguito, il geniale studioso si dedicò con passione ed interesse al campo dell’astronomia. Anche qui, fornisce contributi importanti. Attraverso l’elaborazione di un nuovo metodo per la definizione delle orbite dei corpi celesti, infatti, riesce a calcolare la posizione dell’asteroide Cerere, scoperto nel 1801, risultato che gli vale una posizione all’Osservatorio di Goettingen, di cui nel tempo diventerà direttore. Intorno al 1820, invece, si interessa di fisica e, in particolare, dei fenomeni che regolano l’elettromagnetismo. Trova quella che sarà poi definita “legge di Gauss”, ossia la formula che dice la parola fondante su quello che è necessario sapere sull’interazione tra due cariche elettriche statiche. Si possono citare ancora tanti altri contributi fondamentali di Gauss: alla teoria delle probabilità, con la cosiddetta “curva gaussiana”, alla geometria con il “teorema egregium”.
Profondamente convinto che fosse meglio puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, Gauss rinunciò in vita a diffondere alcune sue intuizioni, perché da lui ritenute sostanzialmente incomplete. Alcuni esempi emersi dai sui taccuini trattano di variabili complesse, di geometrie non-euclidee, fondamenti matematici della fisica che vennero affrontati dai matematici dei secoli successivi. Muore a Gottinga nel 1855 non prima di aver doverosamente e coscienziosamente allevato un altro genio della matematica, Georg Bernhard Riemann.
David Hilbert nato nel 1862 in Prussia svolse tutti i suoi studi nella sua città natale. Insegnò nell’ Università locale dal 1886 al 1895 quando, in seguito all’interessamento di Oscar Klein che lo sostenne spesso nei suoi lavori, ottenne la cattedra di Matematica nella prestigiosa Università di Göttingen che era il centro di riferimento per lo studio della matematica di quel tempo. A Göttingen, dove appena arrivato iniziò uno studio critico dei fondamenti della geometria che doveva influenzare tutta la sua opera successiva, restò fino alla fine della sua carriera. Molti dei suoi studi riguardarono anche le equazioni integrali applicate alle soluzioni fisiche. Hilbert estese il suo approccio assiomatico alla geometria nel tentativo di basare tutta la matematica in un numero di assiomi finiti. Hilbert si rendeva peraltro conto che il programma che voleva intraprendere era comunque un’ impresa superiore alle sue forze: egli espose quindi in modo organico quelli che riteneva i punti più cruciali della ricerca alla comunità dei matematici. Nel 1900 presentò all’International Congress of Mathematicians un “programma” di lavoro in 23 punti. Da allora vari matematici delle successive quattro generazioni hanno lavorato sui 23 problemi di Hilbert. Questi studi in vari casi hanno portato ad interessanti sviluppi e applicazioni, in altri sono stati abbandonati. Attorno al 1909, David Hilbert si dedicò allo studio delle equazioni differenziali ed integrali: i suoi lavori portarono direttamente a importanti filoni della moderna analisi funzionale. Per questi suoi studi, Hilbert introdusse il concetto di spazio a infinite dimensioni, chiamato in seguito Spazio di Hilbert. Oltre ad essere di grande utilità nello studio della meccanica quantistica, gli permise di contribuire allo sviluppo della teoria cinetica dei gas e alla teoria della radiazione. Un’opinione diffusa tra i matematici è che Hilbert scoprì le equazioni di campo per la teoria della relatività generale prima di Albert Einstein, ma che non ne rivendicò mai la scoperta. Una ricostruzione storica (Scienze 1997) evidenzia che David Hilbert inviò il suo articolo il 20 novembre 1915, cinque giorni prima di quello di Einstein con le equazioni corrette. L’articolo di Hilbert uscì il 6 dicembre senza le equazioni, quello di Einstein il 2. Nella versione finale andata in stampa, David Hilbert aggiunse: “Le equazioni differenziali della gravitazione che ho ottenute mi sembrano in accordo con la magnifica teoria della relatività generale enunciata da Einstein nel suo ultimo articolo”. Appare dunque evidente che Hilbert lesse l’articolo di Einstein, e aggiunse al suo il riconoscimento della priorità di Einstein. Muore a Gottinga, in Germania, nel 1943.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto