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Al Prof. Gianni Nicoletto di Parma Laurea Honoris Causa dall’università di Žilina

Redazione Controcampus 8 Marzo 2007
R. C.
18/04/2024

Lo Scientific Board della Facoltà di Ingegneria Meccanica dell'Università di Žilina, in Slovacchia, conferirà il dottorato honoriLo Scientific Board della Facoltà di Ingegneria Meccanica dell'Università di Žilina, in Slovacchia, conferirà il dottorato honoris causa al professor Gianni Nicoletto, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Parma, a riconoscimento dei contributi scientifici e delle collaborazioni accademiche sviluppate nell'arco degli ultimi anni.

Ne ha dato personale comunicazione il Rettore dell’Ateneo di Žilina, prof. Jan Bujnak, CSc. La data della cerimonia di conferimento del titolo “doctor honoris causa” è stata fissata per il prossimo 3 aprile, nella sede del prestigioso ateneo slovacco.
La collaborazione tra i due atenei è nata oltre 15 anni fa con una prima permanenza presso il laboratorio del prof. Nicoletto di un ricercatore dell’Università di Žilina conosciuto durante un convegno nell’allora Cecoslovacchia: visita avvenuta nel momento della crisi del blocco sovietico e di apertura delle frontiere.
“La maggiore facilità di movimento ha consentito di consolidare i rapporti – spiega Gianni Nicoletto – poichè lavoravamo su analoghi temi di ricerca nell’ambito dei materiali metallici da costruzione, le problematiche nel loro utilizzo in meccanica, l’ottimizzazione delle loro proprietà. Oltre agli interessi scientifici condivisi, gli scambi hannno gradualmente coinvolto aspetti relativi alla didattica universitaria con lo scambio di esperienze, il coinvolgimento reciproco in progetti finanziati dai rispettivi ministeri dell’Università e Ricerca e degli Esteri, dalla Comunità Europea e anche da aziende che hanno beneficiato della integrazione delle competenze tecnico- scientifiche”.
Gli scambi tra le Università di Parma e di Žilina hanno gradualmente interessato altri docenti e colleghi, dottorandi italiani e slovacchi ed infine anche studenti di ingegneria meccanica ed ingegneria dei materiali delle due Università nell’ambito dei progetti Socrates/Erasmus e Leonardo. Nel corso degli anni l’Università di Žilina ha coinvolto il prof. Nicoletto in molti altri aspetti della sua vita accademica quali le commissioni di promozione dei professori, i comitati scientifici di convegni internazionali da loro organizzati e la collaborazione con un centro di eccellenza sull’ingegneria dei trasporti sponsorizzato dalla Comunità Europea. Oggi Nicoletto è anche revisore di progetti per le agenzie nazionali slovacca e ceca responsabili del finanziamento della ricerca universitaria.
Relativamente alle “differenze” di modalità – didattiche e di ricerca – tra le due Università, il professor Nicoletto spiega: “Quando l’ho visitata per la prima volta, la Slovacchia aveva un sistema universitario e di ricerca coerente con l’impostazione dei paesi del blocco dell’Est, caratterizzato da istituti di ricerca (Accademia delle Scienze) specializzati nella ricerca fondamentale e da università che avevano una grande focalizzazione sul loro ruolo didattico, con un numeroso corpo docente e con una varietà di specializzazioni finalizzate ai settori industriali nazionali. Dagli anni ’90 la Slovacchia ha modificato l’impostazione di lavoro delle proprie università adottando quella dei paesi occidentali, promuovendo un maggiore coinvolgimento tra università e ricerca industriale e la sua internazionalizzazione. Ha applicato direttive europee riorganizzando gli studi con la laurea breve, la specializzazione e il dottorato di ricerca. Oggi la loro didattica dell’ingegneria è, come argomenti ed impostazione, molto vicina alla nostra, però con una maggiore tendenza allo studio focalizzato ed alla professionalizzazione tecnica mediante l’utilizzo di laboratori didattici che sono a volte carenti in Italia”.
In questi ultimi tempi si parla spesso di “fuga dei cervelli”: Gianni Nicoletto ha preferito essere un “pendolare” e non un “fuggiasco”… “Penso di essere un “cervello aperto” da sempre all’internazionalizzazione – dice – Sono stato all’estero da giovane laureato all’inizio degli anni 80, prima di entrare all’Università dove ho successivamente sviluppato la mia carriera. Questa iniziale esperienza internazionale è stata per me fondamentale e per questo ho sempre cercato di incoraggiare gli studenti di ingegneria all’apertura verso l’estero e di supportarli attivamente. L’evoluzione del programma di scambio Socrates in ingegneria meccanica dell’Università di Parma, che seguo da quando è stato attivato dalla Comunità Europea e che consente periodi di studio riconosciuto in molti Paesi europei, è per me motivo di orgoglio”.
Quanto alla fuga dei giovani cervelli italiani, secondo il prof. Nicoletto essa si verifica a causa delle note difficoltà di arruolamento del nostro sistema universitario e per la complessità di intraprendere una carriera nella ricerca industriale, principalmente dovuta alle caratteristiche del tessuto industriale nazionale: “In ingegneria la fuga è forse meno marcata rispetto ad altri ambiti scientifici perchè comunque le aziende di ogni dimensione necessitano di ingegneri per molti ruoli importanti. Credo però che sempre più in futuro per i laureati l’apertura ad esperienze di lavoro e studio all’estero sarà una componente necessaria della formazione e non una libera scelta. E non solo verso i Paesi a noi più vicini come mentalità e cultura come quelli europei ma anche verso Paesi emergenti che sono vicini all’attuale baricentro dell’ecomonia globale. In queste settimane – ricorda Nicoletto – la Facoltà di Ingegneria di Parma ha accolto docenti universitari della Malaysia ed Indonesia per discutere di scambio di studenti e riconoscimento degli studi”.
Il dottorato honoris causa gli è stato attribuito sia per l’alto contributo scientifico nel proprio campo di studio sia per il ruolo di promotore dello sviluppo della collaborazione tra le due Università che ha portato benefici ad entrambi i partner, aspetti che saranno parte integrante della “lectio doctoralis” che il prof. Nicoletto terrà all’Ateneo di Žilina: “Nella mia lectio dedicherò una parte importante al riesame delle esperienze comuni più significative tentando un primo bilancio e presentando le mie opinioni sul futuro. Nella parte scientifica della lectio presenterò le mie opinioni sulle moderne tendenze nel mio settore di ricerca che è centrato sulla comprensione e la previsione del comportamento dei materiali per applicazioni strutturali evidenziando risultati significativi ottenuti anche grazie alla collaborazione ultradecennale tra i gruppi di studio di Parma e di Žilina. Le mie periodiche visite – sottolinea Nicoletto – mi hanno consentito di seguire la veloce trasformazione della Slovacchia da Paese del Est Europa a Paese che fa parte a pieno titolo dell’Europa Unita. Aziende di tutto il mondo hanno portato nuove iniziative o hanno rilanciato un tessuto industriale obsoleto ma di lunga tradizione. L’esempio recente più eclatante è l’apertura vicino a Žilina della grande fabbrica di automobili della coreana KIA che produrrà a regime 300000 vetture per il mercato europeo”.
In ultima analisi, il prof. Gianni Nicoletto sottolinea che, sebbene la Germania abbia in Slovacchia un ruolo economico dominante anche per la contiguità geografica, anche l’Italia esercita, specialmente sui giovani, una forte attrazione per la cultura e lo stile di vita che motiva l’interesse a conoscerci meglio: “Molte aziende, anche della nostra regione, hanno dato il via in Slovacchia ad iniziative sia produttive sia di espansione di mercato. Credo per questo che possano beneficiare del supporto di Università sia italiane sia slovacche nella formazione di tecnici e personale con conoscenze delle rispettive realtà e mentalità a seguito di scambi di studio”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto