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SHAKESPEARE ALLA STAZIONE LEOPOLDA

19 Novembre 2009
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12/05/2024

La Stazione Leopolda ospiterà il convegno internazionale “Shakespeare and Conflict: a European Perspective””, organizzato dal Dipartimento di Anglistica dell’Ateneo pisano.

“Shakespeare è stato per troppo tempo esclusiva dei colleghi angloamericani – afferma la professoressa Carla Dente, direttore del dipartimento di Anglistica – E’ ora che il discorso sia allargato anche a studiosi di altra formazione culturale, che possano testimoniare la sua importanza nella formazione di un’identità europea”. “Il conflitto in Shakespeare si rivela in tanti modi – continua Carla Dente – Come conflitto di atteggiamenti, interno al personaggio, o tra personaggi diversi. Ma conflitto è anche guerra aperta. I drammi storici di Shakespeare sono quindi uno studio ineguagliabile sulla leadership, sia che questa non venga esercitata a dovere, come nel Riccardo II, sia che il monarca sia giusto, buono ma inflessibile, vittorioso in battaglia, un corteggiatore simpatico, come nell’Enrico V“.

Shakespeare ha trasformato in poesia i drammi più atroci dell’uomo. “Le sue opere sono state di supporto nelle terapie psicologiche post trauma bellico, ad esempio dopo il conflitto in Bosnia. Infatti trasporre il proprio dramma personale su un piano diverso ed esterno aiuta a portare allo scoperto le ferite sepolte”, precisa Carla Dente. Del resto anche il padre della psicoanalisi era un lettore ed u ‘estimatore delle opere di Shakespeare.

Il convegno è patrocinato da IASEMS, l’Associazione italiana di studi su Shakespeare e la prima modernità, ed è l’ottava conferenza internazionale della European Shakespeare Research Association (ESRA), che promuove la conoscenza delle opere di Shakespeare nello spazio europeo della cultura.

© Riproduzione Riservata
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