>
  • De Luca
  • Leone
  • Barnaba
  • Miraglia
  • Ward
  • Buzzatti
  • Gelisio
  • Tassone
  • Meoli
  • Casciello
  • Crepet
  • de Durante
  • Napolitani
  • Andreotti
  • Grassotti
  • Romano
  • Baietti
  • Bruzzone
  • Ferrante
  • Carfagna
  • di Geso
  • Gnudi
  • Catizone
  • Santaniello
  • Cacciatore
  • Pasquino
  • Califano
  • Algeri
  • De Leo
  • Bonanni
  • Antonucci
  • Quarta
  • Scorza
  • Bonetti
  • Quaglia
  • Valorzi
  • Cocchi
  • Alemanno
  • Chelini
  • Rinaldi
  • Paleari
  • Mazzone
  • Coniglio
  • Romano
  • Liguori
  • Boschetti
  • Rossetto
  • Dalia
  • Falco

Conferenza stampa Telethon alla RAI

Redazione Controcampus 15 Dicembre 2011
R. C.
16/04/2024

Sulle reti Rai tre giorni di storie.

Per conoscere gli eroi di Telethon, e aiutarli.
La maratona di solidarietà condotta da Frizzi, insieme a Belli e Ciampoli. Montezemolo: «Sonocerto che gli italiani non faranno mancare la loro donazione. La ricerca non può aspettare».Una nuova modalità di raccolta, quest’anno, arriva per gli amici di Facebook.
L’applicazione “Eroi di Telethon” consentirà ai più virtuosi di ricevere
l’attestato ufficiale di eroe Telethon.

«Prima che nella trasparenza e nell’efficienza dell’organizzazione, il segreto di Telethon sta nellesue persone. Familiari di bambini malati, ricercatori, volontari.

Sono loro i nostri eroi. Ed è grazie a loro che la prospettiva di una cura si avvicina ogni giorno di più. Sono certo che i telespettatori
ascolteranno le tante testimonianze e non faranno mancare la donazione, nonostante il periodo di crisi.

Perché la ricerca non può aspettare». Il presidente della Fondazione Telethon, Luca di Montezemolo, introduce così la ventiduesima maratona televisiva, in onda fino a domenica 18 sulle reti Rai.

Sarà un’edizione dedicata alle storie di chi combatte con Telethon contro le malattie genetiche. Persone abituate a lavorare lontano dai riflettori, che per tre giorni conquisteranno la ribalta televisiva.

In tutto si parlerà di 31 malattie genetiche rare e saranno “in onda” 80, tra ricercatori e malati, insieme ai tanti volontari della raccolta fondi e ai dipendenti delle aziende partner. Il momento clou avrà luogo venerdì 16 dicembre, quando alcuni degli eroi di Telethon saranno
premiati in diretta in un programma dedicato, in seconda serata su RaiDue.

Tra le storie che saranno raccontate c’è quella di Davide e Matteo. È un’amicizia rara quella che lega questi due ragazzi: Matteo ha dodici anni e vive su una sedia a rotelle da quando era piccolissimo per una forma di atrofia muscolare spinale. Davide è il suo migliore amico dai tempi dell’asilo e aiuta Matteo in tutte le sue attività.

Questa storia ha commosso il presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, quando l’11 maggio scorso al Quirinale ha consegnato a Davide l’onorificenza di Alfiere della Repubblica.

Il sabato mattina, poi, in uno speciale condotto da Giancarlo Magalli verrà fatto il punto della ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne, la malattia da cui è partita la prima maratona, nel 1990. A oltre vent’anni dalla sua nascita Telethon è sempre più vicina al traguardo della cura. Gli
ospiti, Alberto Fontana presidente dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), Francesca Pasinelli, direttore generale di Telethon, insieme ai ricercatori Giulio Cossu ed Eugenio Mercuri, illustreranno le diverse strategie terapeutiche “in pista”, alcune delle quali già in
corso di sperimentazione sull’uomo.

Nel corso della presentazione di Telethon 2011, alla presenza del presidente della Rai Paolo Garimberti e del direttore generale Lorenza Lei, Francesca Pasinelli ha illustrato i principali risultati della ricerca Telethon. «Oltre alla distrofia di Duchenne ci sono altre 18 malattie genetiche per cui la ricerca si sta avvicinando alla clinica.

Vuol dire che quello che ha funzionato in laboratorio comincia a essere testato sulle persone. Le prime evidenze sono molto incoraggianti,
ma la strada da fare è ancora tanta e per mantenere l’impegno con i malati abbiamo davvero bisogno dell’aiuto di tutti».

Il simbolo della maratona di Telethon sarà ancora una volta il grande numeratore luminoso, che aggiorna in tempo reale i dati della raccolta. Sarà il Tg1 delle ore 20 di giovedì 15 dicembre ad “accenderlo”, ma la lunga diretta comincerà venerdì su “Unomattina” e il testimone della raccolta
fondi passerà per le migliori trasmissioni del palinsesto fino all’ “Eredità” di domenica sera.

A condurre la lunga diretta sarà Fabrizio Frizzi con, al proprio fianco, Arianna Ciampoli e Paolo Belli con la sua band. Sono tantissimi i conduttori che nei tre giorni della maratona Tv si passeranno il testimone: Franco di Mare, Elisa Isoardi, Alessandro di Pietro, Giancarlo Magalli, Georgia Luzi, Savino Zaba, Andrea Vianello, Guido Barlozzetti, Mara Venier, Marco Liorni, Lorella Cuccarini, Massimo Giletti, Tiberio Timperi, Miriam Leone, Antonella Clerici,
Carlo Conti, Bruno Vespa, Luca Barbarossa, Max Giusti, Massimo Bernardini.

Il Centro di produzione Dear sarà lo studio centrale e accoglierà i tantissimi ospiti, le “storie Telethon”, i ricercatori e i protagonisti del più grande evento di solidarietà della tv italiana.

Il gruppo degli autorisarà guidato da Claudio Fasulo, con la regia di Marco Brigliadori e Sergio Colabona.Come ogni anno, tutta la Rai è al fianco della Fondazione Telethon. A RaiUno, RaiDue e RaiTresi aggiungono RaiStoria e le tre testate giornalistiche del Tg1, Tg2 e Tg3, che offriranno aggiornamenti in tempo reale sull’andamento della raccolta. Se la tv si prepara a una lunga non stop, la radio è partita lunedì 12, con molte trasmissioni di RadioRai1, RadioRai2 e RadioRai3che lanciano per tutta la settimana la raccolta e ospitano testimonial e personaggi legati alla ricerca.

Anche il popolo di internet potrà seguire la sua maratona: su Rai.tv si potrà vedere infatti lo speciale “Backstage on line” curato da Francesco Rapetti Mogol, Claudia Andreatti ed Elisa Silvestrin. Si rinnova infine l’impegno di Rai Cinema, che per il settimo anno consecutivo produce un cortometraggio, quest’anno dedicato alla storia di Emilio Paone affetto da una rara malattia
della vista: “Un fiore di zafferano”, questo il titolo del corto di quest’anno, con la regia di Filippo Soldi.

Il pubblico potrà sostenere la ricerca con sms da 2 euro o una chiamata da telefono fisso da 5 o 10 euro al numero unico 45502. Anche i possessori di carte di credito CartaSì, Visa, Mastercard e American Express potranno fare la loro donazione chiamando Telethon al numero 06.44015721, oppure telefonando al numero verde CartaSì per Telethon 800.11.33.77 da telefono fisso fino al 31 dicembre (0039.0234980666 dai cellulari e dall’estero). I possessori di carta di credito possono inoltre donare tutto l’anno attraverso il sito della Fondazione (www.telethon.it).

Una nuova modalità di raccolta arriva infine per gli amici di Facebook, con l’applicazione virale “Eroi di Telethon” che consentirà all’utente di diventare eroe grazie al coinvolgimento del proprio network, alle sue
donazioni e a quelle dei suoi amici. Gli utenti più virtuosi scaleranno la classifica e potranno ricevere l’attestato ufficiale di eroe Telethon.
Tutte le informazioni sul palinsesto della maratona, sulle storie raccontate, sugli sviluppi della ricerca e sulle modalità per fare una donazione su www.telethon.it

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto