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Bud Spencer Blues Explosion in concerto al al Lanificio159

Redazione Controcampus 24 Gennaio 2012
R. C.
11/10/2024

GIOVEDI’ 26 GENNAIO Ausgang, Dna Concerti & Lanificio159 presentano BUD SPENCER BLUES EXPLOSION porte/botteghino 21:00 concerti 22:00 ingresso 10 euro + 1,50 euro d.

p.

@ LANIFICIO159
Via Di Pietralata 159 A – Roma
06 41780081; [email protected]

I BUD SPENCER BLUES EXPLOSION presenteranno al Lanificio159 Giovedì 26 Gennaio il nuovo lavoro Do It.

DO IT

Comincia così Do It: 17 secondi di chitarra slide e poi un riff prepotente e poi la batteria che colpisce alla stomaco e poi la voce che canta: “Sei più del minimo/ Se il minimo è simile a precarietà/ Come i pochi sodi che ho…”. Alcuni particolari da non sottovalutare e non necessariamente in quest’ordine: la canzone è “Più del minimo”, la prima, appunto, di Do It; la chitarra e la voce sono di Adriano Viterbini, la batteria è di Cesare Petulicchio.
Altri particolari di un certo spessore: il suono è profondamente blues, l’attitudine è rock, emotività e tecnica sono dosate in maniera magistrale. Più di ogni altra cosa, questa è una di quelle cose che, come disse Joe Strummer “ (…) si fanno perché si devono fare, tutto il resto non conta”.
Così, i Bud Spencer Blues Explosion fanno quello che vogliono e soprattutto fanno quello che devono. Lo fanno! Do It (appunto). Suonano quello che vogliono, quello che sentono, quello che devono suonare. Suonano blues, suonano rock, suonano. E lavorano duramente. Soprattutto i Bud Spencer Blues Explosion rispettano il proprio lavoro, rispettano la musica e rispettano tutte quelle persone che ascoltano la loro musica o che sono di fronte al palco mentre loro lavorano. E’ tutto molto semplice: niente trucchi, niente parrucche, niente effetti speciali. Tutto vero. Tutto sincero. Onesto.
E’ con questa sensibilità che i Bud Spencer Blues Explosion hanno immaginato e inciso il loro album. Potrà piacere o non piacere, il punto non è questo, perché volevano e dovevano fare Do It. Queste canzoni sono state registrate mentre i Bud Spencer Blues Explosion correvano da un palco all’altro e sono state scritte con la consapevolezza propria di chi vuole giocarsi fino in fondo la sua possibilità. Sono state provate con l’energia di chi ha “asfaltato” decine e decine di locali, di chi non vuole e non può più aspettare.
L’idea era quella di trasmettere quella carica emotiva e liberatoria che pervade i loro concerti. Un ritratto il più possibile fedele e a fuoco (lento, ovviamente, come il titolo dell’Ep Live che è stato pubblicato lo scorso maggio) di un suono e di uno stile che tocca il Delta del Mississippi e Seattle. Qualcosa che celebra Robert Johnson e Kurt Cobain, i Led Zeppelin e i Clash, Canzoni che camminano a testa alta e ti guardano negli occhi, come, solo per citarne alcune, “Cerco il tuo soffio”, “Rottami”, “Dio odia i tristi” o la rilettura di “Jesus Is On The Mainline”.

BIOGRAFIA

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION

Adriano Viterbini – Chitarra/Voce
Cesare Petulicchio – Batteria/Voce

I Bud Spencer Blues Explosion si formano a Roma nel gennaio 2007 e dopo due mesi esce il loro primo EP autoprodotto Happy. La gavetta inizia dai locali della capitale e si espande subito al resto d’Italia grazie anche a un ottimo seguito sul web attraverso i canali di myspace e you tube.

Finalisti all’Heineken Jammin Contest 2007, si esibiscono sul grande palco dell’Heineken Jammin Festival di Mestre, vincendo il primo premio come miglior band che prevede la partecipazione all’Open’er festival in Polonia.

Il 2008 inizia con le registrazioni del primo disco prodotto dalla Yorpikus Sound, Bud Spencer Blues Explosion, che viene prima distribuito on line e poi distribuito da Audioglobe nei negozi a partire dal luglio 2009. Rispetto a quella per il Web, questa versione dell’album contiene anche le due tracce live del Concerto del Primo Maggio.

L’attività live si fa sempre più intensa con un tour nell’inverno 2008 di oltre 40 date in tutta Italia fino ad arrivare al Primo Maggio 2009 che vede l’esibizione dei BSBE sul palco di piazza San Giovanni per lo storico “Concertone”, grazie al concorso “Primo Maggio tutto l’anno”, in occasione del quale si aggiudicano anche il premio S.I.A.E, “in virtù della grande energia sprigionata sul palco unita all’originalità e freschezza della proposta artistica”.

Appena scesi dal palco del Primo Maggio i BSBE volano negli Stati Uniti per il primo tour oltreoceano con date a New York e Seattle, raccontato giorno per giorno con parole e immagini dalle pagine del “diario americano” pubblicato sul sito di Repubblica XL.

Al ritorno in Italia i BSBE vengono intervistati dai maggiori magazine musicali e sono ospiti di alcuni dei più importanti programmi radiofonici tra cui B-Side (Radio Dee-jay), Stereonotte (Radio Rai Uno) e Patchanka (Popolare Network), che incuriositi dalla carica live del duo, decidono di fare uno strappo alla regola e trasformare le interviste di rito in veri e propri mini concerti radiofonici.

Contemporaneamente esce il primo videoclip ufficiale del pezzo “Hey Boy Hey Girl” cover reinterpretata in chiave chitarra e batteria del celebre brano dei Chemical Brothers. Il video entra in nelle programmazioni dei più importanti network televisivi, arrivando ai primi post della chart di MTV- Brand New.
Dall’ ottobre 2009 i BSBE sono impegnati in un tour che li ha visti esibirsi sui palchi dei club più importanti. Nel corso di questi concerti, accolti con grande entusiasmo dal pubblico, il duo propone diversi brani tratti dal loro primo album, alcuni brani nuovi, mentre l’apertura e la chiusura delle esibizioni sono scandite da classici quali “Crossroads” (dal repertorio del leggendario bluesman Robert Johnson) e “Voodo Chile (Slight Reurn), celebre brano di Jimi Hendrix.
Il 23 gennaio 2010 i BSBE si esibiscono come “headliner” in una delle serate della rassegna Generazione X al fianco di Alessio Bertallot e del bassista Saturnino.
” Se dovessimo definire la nostra musica”, hanno dichiarato recentemente, “potremmo dire che l’eccitazione e l’attitudine del grunge si mischia col blues più viscerale. Il risultato è un suono decisamente anni Settanta”.
E’ poi la volta di un nuovo singolo, “Mi sento come se”, e del relativo video, girato durante l’entusiasmante concerto che si è svolto il 7 novembre 2009 al Circolo degli artisti di Roma. Il video è stato presentato in esclusiva dal sito di Repubblica XL, per poi entrare nella programmazione di Dee Jay Television, e in quelle di altre emittenti televisive.
Il primo maggio del 2010 i BSBE tornano sul palco del Concertone in Piazza San Giovanni a Roma e questa volta fanno parte del cast ufficiale della manifestazione. Anche questa partecipazione viene accolta con entusiasmo dal pubblico e dalla critica.
L’estate 2010 è segnata da un numero impressionante di concerti e dalla partecipazione a festival e rassegne di primo piano, come il Miami e Italia Wave.
Tra un concerto e l’altro, sempre nel corso dell’estate 2010 è andato in scena il “secondo incontro ravvicinato” con Alessio Bertallot e Saturnino.
Il “collettivo” B.S.B.E. (acronimo che sta per Bud Spencer Blues Explosion, ovviamente, ma anche per Bertallot Saturnino Blues Explosion) si è ritrovato infatti alle Officine Meccaniche di Milano per registrare una versione impetuosa e travolgente di “Daft Punk Is Playing At My House”, il classico “per tempi moderni” firmato LCD Soundsystem. Il video che racconta il “making of” del brano è stato diretto e prodotto dalla società “cross mediale” K+ , mentre il brano è stato lanciato sempre sul Web in “free downaloading”. Anche in quell’occasione il basso potente di Saturnino ha dialogato perfettamente con la chitarra di Adriano Viterbini e con la batteria di Cesare Petulicchio, mentre Alessio Bertallot ha cantato con grande energia e sensibilità.
A settembre 2010 i quattro BSBE sono partiti per un tour che ha toccato molti club italiani.
Al termine di questa avventura, i Bud Spencer Blues Exlosion sono tornati in studio per registrare “Io sono il terribile”, brano che viene inserito nella compilation dedicata alla serie televisiva “Romanzo criminale”.
Il 6 maggio 2011 è stata una giornata particolare nella vicenda dei Bud Spencer Blues Explosion: quel giorno, infatti, ha preso il via un nuovo tour ed è stato pubblicato (Yorpikus Sound – Audioglobe) “A Fuoco Lento Live Ep”, un extended play disponibile in CD, vinile 10’ pollici e in downloading che ha raccontato il concerto tenuto il 14 marzo al Circolo degli Artisti (Roma). Un’esibizione travolgente durante la quale i Bud Spencer Blues Explosion hanno eseguito una serie di cover tanto coinvolgenti quanto vitali.

Il loro è uno stile sempre più definito: una visone sempre più nitida del blues delle radici che viene inserita in un suono attuale e proteso in avanti. Come hanno già dimostrato nelle stagioni passate, il palco è l’ambiente ideale che permette ai due musicisti di esprimere completamente tutta la loro tecnica, la loro energia e la loro passione.
Da maggio a settembre 2011, i Bud Spencer Blues hanno tenuto più di 50 concerti, tutti accolti con entusiasmo da parte del pubblico, sempre più numeroso e coinvolto. Sempre a settembre, Adriano Viterbini è stato proclamato “miglior musicista live dell’anno”, dalla rassegna Keep On 100% Live.
Nonostante i tanti impegni live, in quei mesi hanno preso il via le registrazioni del nuovo album, Do It, pubblicato (Yorpikus Sound – Audioglobe) il 4 novembre 2011.

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Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto