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Lo Sposalizio del mare di Cervia

Redazione Controcampus 5 Maggio 2012
R. C.
13/12/2024

Come accade da più di cinque secoli, Cervia si appresta a celebrare lo Sposalizio del Mare, l’antico matrimonio con cui la città dona l’anello alle acque dell’Adriatico.

Considerata la più antica festa tradizionale della Riviera, si svolge quest’anno dal 18 al 20 maggio 2012, una “tre giorni” ricca di appuntamenti che sfocia nella magia della rievocazione storica quando, nella domenica dell’Ascensione, i pescatori dell’anello pastorale, lanciato in mare dall’Arcivescovo di Ravenna e Cervia, danno luogo a uno spettacolo senza tempo.

L’edizione è speciale, caratterizzata dalla presenza di un partner d’eccezione, la città di Milano, i cui cittadini nel 1912 furono i fondatori di Milano Marittima. La capitale lombarda, che ha eletto negli ultimi 100 anni questo tratto di costa a sua spiaggia e meta turistica abituale, oggi, per festeggiare cento anni, celebra questo legame tra i due territori anche in occasione dello Sposalizio del mare 2012.

In questi giorni si potrà vedere la grande mostra in onore di Giuseppe Palanti l’ideatore di Milano Marittima, l’artista milanese che i cervesi chiamavano e nostár pitór, perché spesso era a Cervia a ritrarre la bellezza di questo luogo con tela e pennelli e che ebbe l’idea di trasformare il suo mare preferito nella spiaggia dei milanesi. Per celebrarlo il comune di Cervia, in collaborazione con  i Musei San Domenico di Forlì, nell’ambito delle grandi mostre programmate nel 2012 sul Novecento, hanno pensato una mostra a lui dedicata. L’esposizione, dal titolo “Giuseppe Palanti. Pittore, urbanista, illustratore” è allestita negli spazi del Magazzino del Sale fino al 30 agosto e presenta uno spaccato del Novecento attraverso esempi di pittura, urbanistica, grafica pubblicitaria e architettura.

Le origini dello Sposalizio del mare affondano le radici nella storia che si ripropone a Cervia dal 1445. L’antica leggenda narra che il rito nasce dalla vicenda accaduta quando Pietro Barbo, Vescovo di Cervia, al suo ritorno da Venezia fu sorpreso da una terribile tempesta in mare e per placarla diede in pegno alle acque l’anello pastorale, salvando così se stesso e l’equipaggio. Oggi come allora si rinnova il gesto propiziatorio che ogni anno si compie con la cerimonia e la benedizione delle acque. Nel 1986 fu Papa Giovanni Paolo II a celebrare lo Sposalizio del mare di Cervia commuovendo i cittadini e i turisti che, sempre numerosissimi, si danno appuntamento sul molo di Cervia per assistere al rito.

La gastronomia Al via anche gli appuntamenti con l’enogastronomia. Per tre giorni ogni luogo del centro di Cervia ospiterà tavoli e fornelli per deliziare il palato del pubblico. In piazzale Aliprandi è allestito lo stand “I sapori dell’Adriatico” curato del Circolo Pescatori di Cervia. Attivo per tutto il weekend propone menù della tradizione e degustazioni di piatti tipici locali, esaltati dal sale “dolce” di Cervia.

Inoltre i fornai di Cervia propongono il “Pane della Sensia”, una pagnotta tonda fregiata di un disegno a forma di croce che tutti i panifici cominciano a vendere una settimana prima dell’inizio della festa, accompagnandola con una confezione di sale dolce di Cervia in omaggio. Infine il Dolce delle Zitelle, realizzato con prodotti locali, legato alla antica tradizione del “Ballo delle Zitelle” che si teneva in occasione dello Sposalizio del Mare per le donne in età da marito.

Si parte venerdì 18 maggio Da venerdì a domenica, negli spazi della Vecchia Pescheria di Cervia si festeggia il compleanno con la mostra “Milano Marittima compie 100 anni. Nascita e sviluppo della città giardino”, una rassegna di immagini e documenti storici a cura di Renato Lombardi.

Nella piazza di Cervia (Piazza Garibaldi) alle 21,30 le celebrazioni sono affidate alle grandi proiezioni con “Cervia in scena”, una carrellata di splendide immagini sulla storia dello Sposalizio del Mare e di Milano Marittima, che oggi ha cent’anni ma non li dimostra.

Sabato 19 maggio inaugurazione del 568° Sposalizio del Mare con la città di Milano L’ospitalità in seno allo Sposalizio nasce dalla riflessione sulla necessità di incontrare e trasferire nella località cervese, in modo originale e innovativo, i differenti saperi e le culture delle città europee che ogni anno partecipano alla celebrazione dell’antico rito.

Quest’anno il legame è con Milano, la città a cui si può dare la paternità dell’elegante località sul mare, luogo tra i fiori all’occhiello del Belpaese, che in questi cento anni ha saputo conservare la propria tradizione sviluppando la filosofia ispirata al “turismo sostenibile”. Milano Marittima nacque infatti ispirandosi al modello europeo di Garden City e in questo secolo è riuscita a mantenere ed esaltare la sua caratteristica di Città Giardino, dedicando al verde urbano una grande manifestazione che riunisce nella località marittima decine di architetti del verde e maestri giardinieri da tutto il mondo.

Proprio in quest’ambito alla capitale lombarda è stato dedicato un fiore. Si chiama “Rosa Gran Milano” e sarà esposta nell’ambito della mostra mercato sulle nuove varietà di rose 2012 dal titolo Le Rose del Centenario – Un weekend al profumo di rose” con centinaia di specie, ospitata sabato 19 e domenica 20 maggio nell’area antistante i Magazzini del Sale Torre.

Alle 11,00 negli spazi del Teatro comunale di Cervia si inaugura ufficialmente la 568^ edizione dello Sposalizio del mare. Una delegazione di Milano insieme alle autorità locali aprirà i festeggiamenti.
La giornata è dedicata agli appuntamenti sportivi dal sapore antico. Alcune competizioni si ripetono nel tempo e aumentano di volta in volta il loro fascino, come la Cursa di Batell, l’antica regata dell’Ascensione che si svolgeva già nel Settecento. Sabato sul molo, le barche da lavoro e al terzo della “Mariegola delle Romagne”, dalle splendide vele colorate, si danno battaglia in una competizione d’altri tempi. Queste antiche barche protagoniste sono circa una ventina, tra batane, lance, lancioni, bragozzi, trabaccoli, barchetti e cutter (tipiche imbarcazioni a deriva mobile adibite al  trasporto dei turisti negli anni ‘50) e provengono da varie località della costa, da Cattolica a Marina di Ravenna.

Inoltre nel Piazzale dei Salinari si svolge Centra l’anello un appuntamento per gli appassionati, e non, del tiro con l’arco. È l’”Archery open day”, aperto a tutti, un’occasione per avvicinarsi a questa disciplina.

Dedicata al piacere dei sensi, oltre che ai 100 anni di Milano Marittima, è la suggestiva iniziativa prevista nel pomeriggio di sabato che condurrà il pubblico tra i suoni della natura e, grazie a un percorso di “trekking urbano”, dentro l’elegante tessuto cittadino formato dalle case progettate dal pittore milanese Giuseppe Palanti, fino ad arrivare sulla riva del mare per assistere a un emozionante “Concerto d’organo marino”. A condurre il pubblico l’artista Luigi Berardi, profondo conoscitore della natura e “amplificatore” dei suoi suoni. Il percorso si snoda tra le prime ville di Milano Marittima, cercando di entrare nello spirito che ha animato all’inizio del Novecento la costruzione della Città Giardino, della città in perfetta simbiosi con la pineta, come fu sognata dallo stesso Palanti: “di una città giardino dove la poesia si sposasse alla praticità del vivere”. Tra le tappe la villa di Palanti che grazie ai decori titpici e ai moreschi, renderà, insieme alle altre architetture Liberty, questo percorso un “cammino di bellezza”.

Il mare canta una canzone d’amore, nel plenilunio bianco, alla pineta”, questi i versi che il pittore Giuseppe Palanti fece incidere sulla sua villa. Ispirata a questa scritta la passeggiata e il racconto condurranno infine verso il mare per ascoltare in questo scenario unico un Concerto eseguito con l’organo, uno strumento che per Luigi Berardi rappresenta  il modo per dare voce al mare. L’iniziativa è gratuita con prenotazione obbligatoria e ritrovo in Rotonda 1° maggio di Milano Marittima alle ore 17,00 (per informazioni: Trail Romagna tel 3385097841).

Domenica 20 maggio si entra nel clou della festa. È il giorno dell’Ascensione e in attesa di rinnovare il matrimonio con il mare, la giornata scorre attraverso i magici momenti che accompagnano il pubblico nel cuore della festa.

Alla mattina nel Piazzale dei Salinari ha luogo il consueto Trofeo dell’anello, torneo di tiro con l’arco organizzato dalla Compagnia Arcieri Cervia.

Il pomeriggio si apre con gli appuntamenti tradizionali in Piazzale Pascoli si esibisce il Gruppo sbandieratori e musici che scorta il Corteo dello Sposalizio verso la Cattedrale dove viene celebrata la Messa dell’anello.
Alla fine il Corteo dell’anello con i figuranti in costume tra cui i salinari nei loro abiti antichi, insieme alle autorità milanesi e quelle cervesi, partendo dalla Cattedrale attraversa le vie della città per arrivare al Porto.
Qui è atteso dalla folla festante, dai tradizionali barconi piene di ospiti e turisti e dalle imbarcazioni storiche con le vele ricche di colori, che aspettano di uscire in mare aperto per accompagnare il Vescovo a celebrare lo Sposalizio.

Il Prelato, giunto in mare, dopo aver benedetto l’Adriatico e le imbarcazioni che lo solcano, esorta le acque a unire in un unico abbraccio tutte le etnie che si affacciano sul mare, poi getta il suo anello benedetto rievocando il momento in cui, 568 anni fa, questo gesto calmò la tempesta. Quando il Vescovo lancia l’anello nuziale in mare il gruppo di giovani cervesi è pronto per ripescarlo. Ogni anno i pescatori dell’anello s’impegnano in questa sfida molto sentita e condivisa dal pubblico, dando luogo a uno spettacolo mozzafiato. Cornice e al tempo stesso protagonista di questa festa è il mare, esortato con un pizzico di campanilismo, a propiziare una stagione favorevole per Cervia visto che il recupero dell’anello sacro è di buon augurio per tutto l’anno.
Dalle ore 15.00 alle ore 21.00 in Piazzale Aliprandi per gli appassionati, i collezionisti o anche chi vuole un ricordo, si può timbrare la cartolina dello Sposalizio del mare grazie all’Annullo postale.
La ricca giornata di festa si conclude al Porto Canale, dove alle 21 si può assistere alla divertente e appassionata Cuccagna sull’acqua, la tipica gara di abilità tra i giovani cervesi per la conquista di un trofeo collocato su di un palo scivoloso che si staglia sul porto-canale.

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto