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I masterchef scendono in campo con il menù degli Europei

Redazione Controcampus 22 Giugno 2012
R. C.
28/03/2024

Per non perdersi nemmeno un minuto della partita della Nazionale Italiana di Calcio e non appesantire lo stomaco, gia’ provato dalla tensione pre-partita, scende in campo la nazionale degli chef stellati con l’Easy Cooking, la tendenza in cucina che punta tutto su piatti facili sia da preparare, sia da mangiare, realizzati con prodotti naturali, freschi, leggeri, fruibili al momento.

Mancano poche ore alla sfida Italia-Inghilterra, che vedra’ milioni di italiani incollati davanti alla tv all’ora di cena per tifare la nazionale di calcio. Cosa preparare in vista del big match? Gli esperti consigliano piatti facili sia da preparare, sia da mangiare, realizzati con prodotti freschi, leggeri, fruibili al momento. Ben 7 chef stellati su 10, per seguire le partite di calcio della nazionale senza rinunciare al gusto, consigliano l’Easy Cooking, un approccio innovativo che va oltre i confini del classico libro di ricette e si basa su prodotti naturali, adatti a creare un pasto di qualita’ con il minimo sforzo. Una tendenza che si concretizza e prende piede in veri e propri corsi online che danno suggerimenti su come sfruttare al meglio quello che si ha in casa, in blog che fanno della cucina veloce e gustosa, come il Myeasycooking.com di Nina Timm. Una tendenza rilanciata oggi, in occasione degli europei di Calcio, dagli chef italiani piu’ importanti.

E’ quanto emerge da uno studio promosso da “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, condotto attraverso interviste a 110 illustri chef nazionali per capire quale possa essere il menu’ ideale per seguire le partite della nazionale italiana di calcio.

Basta con piatti improvvisati nelle situazioni impreviste: tutto e’ possibile al meglio grazie a piccoli consigli, creativita’ e ottimi prodotti genuini. L’Easy Cooking e’ una tendenza che ha spopolato in tutto il mondo e si caratterizza principalmente per l’utilizzo non dei cibi “ready to eat” o gia’ pronti da scaldare al microonde, ma da tutti quei prodotti genuini che non mancano mai in cucina. Quali sono le loro caratteristiche? Gli chef stellati consigliano soprattutto prodotti naturali (64%), cibi contenenti molta fibra (45%), leggeri (39%) e freschi (34%). Alcuni esempi? Verdure (76%), pomodori (64%), mozzarella (51%), funghetti (44%), frutta (41%) e pesce (37%).

Arcangelo Dandini, proprietario e chef del ristorante Arcangelo di Roma, consiglia piatti facili sia da preparare, sia da mangiare. “Ci troviamo in un contesto stagionale fresco, quindi consiglio di utilizzare prodotti leggeri. freschi, fruibili al momento. In particolare, consiglio piatti poco conditi e di mangiare molte verdure crude, e molta fibra per il metabolismo, che col caldo si abbassa.” Le regole dell’Easy Cooking sono seguite anche all’interno del ristorante gestito dallo chef. “Nel mio ristorante, accosto il contesto stagionale alla partita, proponendo piatti come l’insalata di pesche sciroppate, con mozzarella, pane tostato e granella di nocciole e la pasta fredda con acciughe dissalate, condite con olio extra-vergine aromatizzato e con una spolveratina di pecorino romano.” Infine, una promessa che sa di buon auspicio. “Se l’Italia va in semifinale, prometto di dedicare alla nazionale di Cesare Prandelli un piatto specifico.”

Molti ormai vivono l’angoscia di dover preparare pranzi e cene succulente, o di dover soddisfare la propria fame mentre la propria testa e’ invece rivolta alla partita di calcio della nazionale italiana. C’e’ chi addirittura preferisce non mangiare, perché logorato dalla tensione pre-gara o semplicemente perché non vuole passare troppo tempo davanti ai fornelli. Direttamente dai principali chef stellati italiani arrivano i consigli per seguire le partite decisive della Nazionale di Cesare Prandelli, preparando piatti “easy”. Quali sono i vantaggi? Secondo gli esperti, prodotti naturali e leggeri aiutano il metabolismo (45%), sono facili da preparare (38%), rinfrescano il corpo provato dalle temperature stagionali alte (31%).

Consigli validi lungo tutto lo Stivale, come testimoniato da Rosanna Marziale, la chef stellata del ristorante Le Colonne, leader della ristorazione casertana dal 1950. Per seguire la partita senza rimanere a stomaco vuoto, lo chef stellato consiglia cibi facili da mangiare, come i finger food. “Quando ti guardi una partita, in particolar modo della tua squadra del cuore o della nazionale italiana, hai bisogno di cibi che abbiano una masticazione duratura e che non impegnino troppo il metabolismo.” Rosanna Marziale entra nello specifico, illustrando i tipi di pietanze che e’ possibile preparare prima che inizi l’inno nazionale italiana. “Durante le sfide degli azzurri, consiglierei di preparare panini facili da farcire, scegliendo prodotti e pietanza come ad esempio gamberetti, hamburger, mozzarella, melanzane e funghetti. Consiglio inoltre insalatina con sedano, ortaggi e mozzarella e pizze farcite con cose fresche, tipo l’insalata riccia.”

Aprire la credenza e il frigorifero e dare sfogo alla fantasia per preparare piatti gustosi in pochi minuti: e’ questa la filosofia dell’”Easy Cooking”. Uno stile di vita che ha trovato espressione in diverse e svariate piattaforme e dimensioni: nel mondo dei blog, grazie al gettonatissimo Myeasycooking.com di Nina Timm, nato in Sud Africa dall’amore e dall’entusiasmo degli abitanti per il buon cibo; nel mondo dell’editoria, dove spicca tra i tanti “Quick&Easy Cooking” di Linda Johnson Larsen e in cui si posso trovare tantissime ricette facili e saporite da fare in poco tempo; e poi ancora sul web attraverso le simpatiche video ricette di Fiammetta Cicogna “Sopravvivenza tra i fornelli”, ideale per arrangiarsi in cucina con fantasia anche nei momenti di emergenza; la tendenza addirittura si affaccia anche al mondo piu’ tecnologico degli smartphone con la preziosa applicazione “Patrik’s Easy Cooking”, creata dall’esperienza dello chef Michelin, Patrik Jaros, nel creare ricette semplici e veloci.

Anche Viviana Varese, la chef stellata proprietaria del ristorante Alice di Milano, sposa la filosofia dell’Easy Cooking in vista della partita della Nazionale italiana di domenica. “Per il mio ristorante, ho pensato a pietanze semplici, come l’hamburger con maionese alla barbabietola, insalatine ed erbe aromatiche, pizzette fritte, fatte con mozzarelle di bufala, pomodori, una grattata di limone, basilico. Questo tipo di pizzette e’ un mio piatto storico, che rievocano attraverso il colore degli ingredienti proprio la bandiera dell’Italia” Viviana Varese fornisce alcuni consigli anche per chi restera’ in casa a guardare la tv, e vorra’ preparare piatti semplici e leggeri. “Per chi resta tra le mura domestiche e non vuole passare troppo tempo davanti ai fornelli, consiglio di utilizzare prodotti freschi, piu’ digeribili e di consumare molte verdure, pesce, e meno carne. Un esempio? Spaghetti con pomodorini, basilico, limone fresco e una mousse di parmigiano.”

EASY COOKING

Piatti gustosi e fantasiosi in 5 mosse secondo gli esperti del Polli Cooking Lab

1. La cucina vale piu’ di mille parole

Inutile farsi prendere dal panico per un’improvvisata a cena o perché non ci si vuole perdere nemmeno un minuto della partita della nazionale. Basta entrare in cucina e guardarsi intorno: credenze, cassetti e frigorifero posso sempre regalare spunti e pietanze per creare nuovi e sfiziosi piatti. Ad esempio, una gustosa insalata di riso con le verdure di stagione va bene; basta condire il tutto con creativita’ e fantasia.

2. Mangiare leggero aiuta il metabolismo

Quando il caldo abbassa il metabolismo, occorre puntare su pietanze fresche, leggere, ma allo stesso tempo gustose e appaganti, per la cui preparazione le doti migliori sono la semplicita’ e la praticita’. L’ideale per il metabolismo sarebbe consumare molte verdure crude e cibi ricchi di fibre.

3. L’arte di sapere scegliere

Per la disperazione o per l’ansia non si deve correre il rischio di mischiare la maionese con il cioccolato. Tutta la creativita’ e’ lecita, ma la scelta degli ingredienti e il giusto abbinamento e’ fondamentale. Si puo’ sperimentare e assaggiare per trovare le giuste dosi, ma se si esagera con l’estro improvvisato si rischia di dover ricorrere alla pizza a domicilio.

4. La natura e’ semplicita’

Come condimento o accompagnamento, da spiluccare durante la preparazione o da mangiare al naturale: i prodotti della terra ben conservati posso rivelarsi un ottimo e facile escamotage. Donano il giusto sapore e arricchiscono i piatti con semplicita’, sono l’alimento piu’ pratico per dare sfogo alla fantasia e appagare il palato.

5. Non sara’ una faraona, ma che soddisfazione!

Non serve essere iscritti all’albo degli chef piu’ famosi del mondo per creare piatti prelibati e appaganti. E’ fondamentale gustare le proprie “creazioni” e sapere essere soddisfatti del risultato. L’entusiasmo e la buona volonta’ devono essere premiati!

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto