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Discredito in Unical

Redazione Controcampus 10 Agosto 2012
R. C.
27/07/2024

In Unical il Tar blocca il “licenziamento” della docente che viene da Harvard Sembra che a Arcavacata, in Unical non vada bene neanche il fior fiore curriculare.

E sì, la prof. Paola Cannavò con onorificenza di “Benemerita alla cultura della Repubblica Italiana” per il contributo eccezionale all’arte e alla cultura, non va bene per insegnare all’Unical.

Così la docente, nominata dal 2006 professore associato di Tecnica e Pianificazione urbanistica presso la facoltà di Ingegneria, viene “licenziata”. Tecnicamente, l’Università non la conferma in ruolo.

Lei, correttamente si fa assistere dall’avvocato Alfredo Gualtieri del Foro di Catanzaro e il Tribunale amministrativo regionale congela il provvedimento dell’università.

Il congelamento porta ritardi per l’Ateneo, perché tutte le attività demandate alla prof. Cannavò sono destinate “a saltare”: dagli esami della sessione estiva alle sedute di laurea in cui è relatore la docente, le tesi di dottorato in corso (due) e la ricerca in Cina (il cui gruppo di lavoro è dalla stessa coordinato).

E’ pensare che, a far retrocedere dalla posizione presa l’ateneo, non son bastate per la “conferma in ruolo” della docente due “lettere-appello”, una di 81 personalità del mondo scientifico e accademico e un’altra di 174 studenti.

Nel curriculum della docente compare il premio Mario Ridolfi dell’Ordine degli architetti di Roma per il contributo alla valorizzazione dell’architettura contemporanea, l’Honor Award in Generai Design as Faculty Advisor della Harvard University, la vittoria di numerosi concorsi di architettura nazionali e internazionali e la titolarità di un laboratorio di progettazione alla Harvard University Design School nell’autunno 2010.

L’ordinanza depositata negli ultimi giorni di luglio, accoglie la domanda di sospensiva della “mancata conferma in ruolo”, deliberata dall’Università al termine del secondo biennio di effettivo servizio, ritenendo che il ricorso “presenta profili di fondatezza“, giacché la commissione giudicatrice, per la conferma in ruolo, non ha motivato le ragioni che l’hanno portata a discostarsi dal parere favorevole espresso dal consiglio di facoltà.

Il danno non è di quelli facilmente risarcibili: la prof. Cannavò non ha “contro interessati” rispetto alla sua posizione, essendo da anni in servizio e non potendo il suo posto “scorrere” verso diversi soggetti; inoltre, la docente si è appena trasferita definitivamente in Italia per essere in maniera stabile presente sul luogo di lavoro.

Unical: Arcavacata, senza bus durante i weekend estivi

Dall’ultimo weekend di luglio e per tutta l’estate Arcavacata, sede dell’Unical e frazione popolata non solo da studenti, resta fuori dal mondo in quanto il Consorzio Autolinee ha soppresso più corse giornaliere, motivando con i tagli ai finanziamenti regionali.

Chi non ha un’auto dovrà rimandare gli impegni o una semplice gita fuori porta? Già di domenica non passano bus durante tutto l’anno, ora anche di sabato!

La studentessa che ha confezionato la lettera a un quotidiano locale si chiede se non si adombri la fattispecie di interruzione di servizio pubblico nell’azione del Consorzio.

I ricercatori furiosi denunciano ricatti

Il decreto rettorale, esecutivo anche se non ratificato da senato accademico e Cda, presenta numerose criticità nel metodo e nel merito, secondo  i ricercatori dell’Unical.

Sul metodo, il ricorso a “motivi di necessità ed urgenza”, per l’approvazione assembleare, sembra assurdo, considerata l’attesa per 17 mesi.  Inoltre, entrerebbe in aspetti che competono al regolamento generale d’ateneo, non emanato.

Nel merito, l’assemblea denuncia l’intenzione di non retribuire l’attività didattica dei ricercatori dalla prima ora, come prevede la legge. Il salario ipotizzato non è “proporzionato alla quantità e qualità” del lavoro richiesto.

Si propone, per altri versi , una sorta di ricatto-baratto, tra la didattica curricolare e quella integrativa, del tutto illegittimo.

Il referendum online tra i ricercatori per il ritiro del decreto votato aveva avuto più della maggioranza assoluta dei consensi, ma la richiesta di coinvolgimento del corpo docente nella redazione del regolamento generale d’ateneo, riferita soprattutto a compiti didattici e regolamentazione dell’offerta formativa, è stata ignorata da rettore e presidi di facoltà, mettendo a rischio il diritto allo studio.

L’assemblea dei ricercatori ha intenzione di procedere contro il rettore e i presidi diffidandoli dall’applicazione del decreto.

I docenti di Scienze dell’educazione disertano il consiglio di Facoltà

Per scarsa democrazia. L’aria si è fatta elettrica a cavallo tra il vecchio e il nuovo, in “una gestione della transizione, compiuta utilizzando regole discutibili che non si raccordano con le deliberazioni di altri organismi tuttora esistenti e legalmente operanti, come i corsi di laurea e i dipartimenti”.

Un passaggio adeguato dal vecchio al nuovo ordinamento deve avvalersi di moduli operativi democratici sia per i vecchi gruppi di potere che per i nuovi, senza tentativi di condizionamento dell’esito costitutivo delle nuove strutture.

Più d’una quarantina di docenti del dipartimento di Lingue e Scienze dell’educazione non hanno partecipato alla scorsa riunione del Consiglio di facoltà di Lettere, per porre l’accento sulla dimensione politica e morale degli eventi che stanno caratterizzando gli ultimi mesi di vita della facoltà di Lettere e Filosofia.

L’organo collegiale di governo, ossia il consiglio di facoltà, mostra un atteggiamento lesivo della dignità delle persone e anche delle loro competenze scientifiche. Tale atteggiamento si dirige verso il dipartimento di Lingue e Scienze della formazione i cui docenti «aventiniani» hanno contribuito a fondare.

Non solo viene impedito un sereno e libero dibattito, ma addirittura è reso impossibile l’ascolto delle ragioni contrarie”.

Allargamento dell’inchiesta “110 e lode” a tutte le facoltà dell’Unical, anche alle borse Erasmus.

Beffa e silenzio sullo sfondo del meccanismo dei falsi esami registrati nel database dell’ateneo e mai effettuati da studenti in cerca d’una sbrigativa laurea.

Studenti  beneficiari d’un sistema truffaldino supportato da “agganci” oleati dentro la struttura amministrativa dell’Unical.

Sono settantacinque persone indagate per falso ideologico e materiale cui notificare l’avviso di chiusura indagini dei Pm, Antonio Tridico della Procura cosentina e Alessia Miele della Procura di Catanzaro.

Falsificazione dati con uso illegittimo di password, quindi, truffa informatica: dalla procura cosentina a quella distrettuale, appunto.

Con gli accertamenti investigativi della Digos di Cosenza si è scoperto che al “sistema” avevano fatto ricorso anche persone anziane, non proprio studenti, desiderosi di poter appendere un titolo accademico a casa e in ufficio.

L’inchiesta era partita su denuncia del rettore Unical e aveva coinvolto solo la facoltà di Lettere e Filosofia, ma la macchia dì olio si è allargata su altre aree disciplinari dell’ateneo.

E già che ci siamo anche gli esami sostenuti dagli universitari all’estero per “Erasmus” son passati ai raggi X.

Dalla cerchia dei “sospettati” è escluso il corpo docente, tanto che il rettore ha nominato un legale con il compito di tutelare l’immagine dell’ateneo, dei professori e dei ricercatori.

Il team di CalabriaOra ha provato a tastare il polso dei presidi di facoltà sull’inchiesta degli esami falsi.

Con Sebastiano Andò, preside della Facoltà di Farmacia e futuro direttore del dipartimento di Farmacia e Scienze della Nutrizione e della Salute, è andata più o meno così: l’inchiesta “110 e lode” riguarda soprattutto la segreteria studenti, “giacché la nostra facoltà sin dalla sua fase di avvio ha avuto percorsi di assoluta trasparenza e leggibilità”.

Al Cda, votate contro l’aumento delle tasse

I sindacati dell’Unical (Flc Cgil, Uil Rua, Cisl, Cisal, Usb Snals) sperano che il nuovo successore di Latorre provveda all’annullamento dei provvedimenti contestati, come l’esternalizzazione dei servizi del Centro Residenziale, l’aumento delle tasse agli studenti (l’ordine del giorno del Cda prevede un ritocco del 20%) e l’acquisto di nuove quote del capitale sociale Calpark.

Inoltre chiedono trasparenza pubblica dei bilanci Calpark, della situazione degli affitti e dell’atto transattivo relativo alla Conca d’Oro.

Melina Rende

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto