Il comune di Macerata, in comune accordo con l’Unimc, ha pensato ad un cadeau per i futuri laureati: un buono sosta nelle aree dell’APM (Azienda Pluservizi Macerata, azienda municipalizzata di Macerata) per il giorno della laurea, un buono per l’ingresso ridotto ai musei di Palazzo Buonaccorsi e una piccola sorpresa da parte del comune.
Possono usufruire del regalo i laureandi della sessione ottobre/novembre e quelli della sessione estiva giugno/luglio/agosto 2012.
Gli altri laureandi non devono disperare però, perché il comune ha rinnovato questo regalo, che potrà essere ritirato da dicembre e verrà riproposto anno per anno.
Il regalo del comune di Macerata essere ritirato al punto informazioni dell’ateneo, che si trova in Via Don Minzoni 2, negli orari di apertura dell’ufficio.
Anche gli studenti delle sedi distaccate dell’Università di Macerata, che sono Civitanova Marche, Spinetoli, Fermo e Jesi, hanno la possibilità di avere questo piccolo regalo delle 2 istituzioni maceratesi e sempre all’ infopoint.
Abbiamo potuto leggere, il regalo del comune di Macerata che elargisce in collaborazione con l’università, la presenza di un biglietto ridotto per i musei di Palazzo Buonaccorsi.
Il palazzo si trova al centro di Macerata, e vide terminata la costruzione intorno al 1718, dopo varie controversie edilizie. Fu voluto dalla famiglia Buonaccorsi per festeggiare il patriziato cittadino ottenuto nel 1652 ed anche per il titolo di Conte ricevuto da Samuele Buonaccorsi nel 1701.
Il primo progetto del palazzo prevedeva l’aggregazione di altri palazzi vicini e i lavori furono seguiti da Giovan Battista Contini, allievo del Bernini. I lavori furono conclusi da Ludovico Gregorini, con l’aggiunta dei giardini all’italiana e del cortile interno. Ad oggi di queste 2 opere rimangono la balaustra con i vasi ornamentali, creati da Antonio Perucci e le 3 statue dell’Ercole Vncitore,create da Giovanni Bonazza.
L’interno, decorato in stile barocco e rococò, presenta un atrio con il pavimento in quercia, i soffitti a cassettoni, le logge ed i saloni decorati con motivi mitologici, il cui apice si ha nella Stanza dell’Eneide.
La Stanza dell’Eneide presenta, nella volta a botte, il dipinto de “Le Nozze di Bacco ed Arianna” dipinto da Michelangelo Ricciolini e presenta alle pareti una serie di dipinti su tela, tutti confezionati da importanti artisti del tempo.
Il palazzo è, dal 1967, di proprietà del comune di Macerata, e fino al 1997 ha ospitato l’Accademia di Belle Arti della città. Da quell’anno, all’interno del palazzo, si possono trovare il museo della carrozza e la collezione di arte moderna ed arte antica.
Dal regalo del comune di Macerata ai 3 musei ospitati all’interno del palazzo
Il museo della carrozza è stato aperto nel 1962 ed il suo nucleo principale è costituito da 6 carrozze sportive: la Spider Phaeton e la Mail Phaeton, di origine americana, la Jardinière, francese come anche la Gran Break de Chasse, la Stanhope Gig e la Break, inglesi, e la Skeleton Break, una carrozza utilitaria, anche lei di origine inglese. Oltre alle carrozze, nella collezione, donata da Pier Alberto Conti, possiamo trovare anche selle morsi e tutto ciò fa parte di un corredo per cavalieri, amazzoni e cavalli, ed anche una serie di libri, manuali, foto e stampe d’epoca, tutte inerenti all’ippica.
L’ampliamento è continuato con gli anni, con l’acquisizione di altre carrozze, una portantina a mano per il trasporto di dame ed anche una carrozza modello Wouche. Ad impreziosire ulteriormente la mostra, possiamo trovare 2 carrozzini da bambino e una accurata catalogazione avvenuta nel 2001, a cura di Carlo Gnecchi Ruscone.
Grazie a Marone Marcelletti ed una collezione di circa 600 utensili, il museo può vantare anche una ampia mostra per valorizzare un altro aspetto importante del territorio marchigiano e maceratese, e che si collega fortemente alla tradizione ed alle carrozze e birocci (carro tipico del maceratese e del fermano): l’artigianato del legno.
Il 15 settembre 2012, il museo della carrozza ha ottenuto il “consigliato da tripadvisor”.La mostra di arte antica, ancora in fase di allestimento, ha cominciato a collezionare opere dal lontano 1835, grazie alle donazioni di Tommaso Maria Borgetti. Precedentemente, la collezione era situata nel palazzo della Biblioteca, con ulteriori 26 opere, donate da Antonio Bonfigli. Nel museo si possono trovare opere del Crivelli, Giovanbattista Calvi, Carlo Dolci, Il Parmigiano, Giacomo da Recanati, L’Orbetto, opere di fattura fiamminga, italiana, napoletana, veneta, insieme a ritratti di illustri maceratesi completano questa collezione.
La mostra di arte moderna nasce da una raccolta di esperienze ed opere futuriste, capitanate dal gruppo “Boccioni” e dai tre premi “scipione” vinti negli anni ’50 – ’60.
In primo atto la collezione era formata da opere di esimi pittori e scultori marchigiani, che abbracciano gli anni a cavallo tra l’800 ed il ‘900, con la presenza anche di complementi di arredo per una residenza ad Esanatoglia (MC), progettati da Ivo Pannaggi.
È dopo la nascita del premio “Scipione” e la volontà espositiva della Brigata degli Amici dell’Arte, con l’integrazione delle opere futuriste di Palazzo Ricci e della Pinacoteca Comunale, e la sapiente opera di studio di Anna Caterina Toni, che vi è il boom di questo museo, con l’intento di far vivere a 360° tutta l’importanza di questo movimento, il Futurismo, nel territorio maceratese.
Nel museo si possono anche “gustare” opere neorealiste, come quelle dipinte da Aligi Sassu, ed anche opere avanguardiste come quelle di Osvaldo Licini e Mario Schifano.