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Compiti delle Vacanze. Carrozza dice NO ai compiti delle vacanze estive: ecco cosa dicono gli studenti

Redazione Controcampus 5 Agosto 2013
R. C.
25/04/2024

"Non serve a niente imporre tonnellate di versioni di latino o decine di problemi da risolvere.

Vengono smaltiti meccanicamente e senza concentrazione”, Maria Chiara Carrozza

Il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza in una recente intervista al Messaggero si è espressa proprio in questi termini, compiti delle vacanze più corti e più libri da leggere.

Vediamo nel dettaglio e soprattutto scopriamo cosa ne pensano i diretti interessati che sembrano, una volta tanto, essere d’accordo con il Ministro. 

Stop ai  compiti delle vacanze estive, e maggiore attenzione ai testi della letteratura italiana e straniera. Potremmo definirle “letture da ombrellone” ma che sicuramente risulterebbero più piacevoli e soprattutto meno pesanti di una mole di  compiti.

“Non serve a niente imporre tonnellate di versioni di latino o decine di problemi da risolvere. Vengono smaltiti meccanicamente e senza concentrazione”,  – dice il Ministro Carrozza dalle colonne del Messaggero, e continua –  ”Sarebbe bello che a ogni ragazzo fosse fornita una lista di libri perché selezioni le sue letture delle vacanze” e aggiunge che ”un bravo insegnante è quello che stimola la curiosità e incoraggia la scelta”.

Inoltre il Ministro Carrozza precisa di essere dalla parte delle mamme che ogni estate si trovano a fare i conti con tonnellate di compiti delle vacanze, libri delle vacanze da comprare e soprattutto figli riluttanti da incoraggiare.

Quali potrebbero essere i libri da mettere sulla “lista delle vacanze” per sostituire i compiti delle vacanze estive?

Dovrebbero essere sicuramente presenti i libri e i classici di narrativa o saggi di letteratura affinchè la lettura contribuisca a stimolare capacità critiche e di osservazione degli studenti.

Tutto ciò potrebbe essere utile in quanto molto spesso i programmi ministeriali non comprendono autori, soprattutto contemporanei, che potrebbero dare una visione più completa agli studenti di oggi.

Elena Centemero

Elena Centemero

Immediata è stata la reazione delle parti politiche alla proposta del Ministro Carrozza, tra queste quella di Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola, università e ricerca del Pdl, che sembra più una provocazione che una proposta vera e propria.

“La nostra scuola va modernizzata, nelle infrastrutture così come nei metodi. Il ministro Carrozza ha suggerito di interrompere la prassi dei compiti delle vacanze. Io dico, superiamoli e andiamo oltre: teniamo le scuole aperte anche nel periodo estivo”.

– Scrive la Centemero in una nota aggiungendo –  “Sfruttiamo le vacanze per far misurare gli studenti con discipline nuove e attività integrative, per organizzare corsi di recupero più approfonditi, per sperimentare modalità di insegnamento innovative e per valorizzare le attività sportive”.

Il Ministro Carrozza, inoltre, nella stessa intervista ha rivolto alcune riflessioni anche sulla condizione dei giovani universitari e laureati italiani sempre più spesso costretti a trasferirsi all’estero per trovare un impiego. ”Non si lascia abbastanza libertà ai giovani”, – dice il Ministro – ”Gli atenei del nostro Paese sono troppo strutturati e troppo gerarchici. Il professore anziano fa da tappo. E negli enti di ricerca non c’è sufficiente turn over”. E continua dicendo:”chi vince un progetto europeo dovrebbe poter essere chiamato dall’università senza passare per concorsi nazionali”.

Per il Ministro i giovani italiani devono essere tutelati, c’è bisogno di investimenti proprio nel settore scolastico italiano, di digitalizzazione, che procede ancora a rilento, di incentivi che indirizzino i giovani verso quelle lauree che possono garantire un lavoro.”Soldi non ce ne sono e quelli che ci sono dovrebbero andare all’istruzione  I nostri giovani possono salvare questo Paese. Ma se li mandiamo tutti via, siamo finiti”, conclude il Ministro.

Tornando al tema caldo dell’intervento del Ministro e cioè lo stop ai compiti delle vacanze, abbiamo interpellato tre giovani studenti provenienti da zone differenti dell’Italia (nord, centro e sud) ma che studiano presso la stessa tipologia di scuola (liceo scientifico).

Abbiamo chiesto loro cosa ne pensano della proposta del Ministro Carrozza cioè lo stop ai  compiti delle vacanze e quale sarebbe la loro ipotetica “lista delle vacanze”.

  • Ecco cosa ne pensa Lavinia, 17 anni di Siena sulla questione compiti delle vacanze

“Le parole del Ministro Carrozza – No ai compiti delle vacanze estive – mi hanno sorpresa. Molto spesso all’inizio delle vacanze siamo già preoccupati della mole di compiti delle vacanze assegnatici dai nostri professori per l’anno scolastico successivo. Versioni di latino ed esercizi di matematica che rovinano la spensieratezza dei giorni di pausa e di calura estiva. Penso che, soprattutto dopo la sorpresa alla maturità di quest’anno con la comparsa di un autore come Magris, sia un bene che a noi studenti sia data la possibilità di conoscere anche autori al di fuori dei programmi canonici. I libri che mi piacerebbe leggere? Sicuramente non solo scrittori italiani ma anche stranieri, penso a Hemingway, Marquez o Edgar Allan Poe. Tra un bagno e l’altro penso che leggerò qualcosa per conto mio.”

  • Ecco cosa ne pensa Chiara, 18 anni di Roma sulla questione dei compiti delle vacanze

“Sono d’accordo con la proposta del Ministro dell’Istruzione ovvero STOP ai compiti delle vacanze. Potrebbe essere un’occasione per conoscere nuovi autori ma anche per approfondire quei testi che durante l’anno abbiamo trattato poco. Molto spesso i professori sono molto più interessati a concludere i programmi piuttosto che soffermarsi su quello o quell’altro autore. Mi piacerebbe riuscire a terminare i grandi romanzi del ‘900 italiano come i Malavoglia o La coscienza di Zeno o leggere autori a noi contemporanei come John Grisham o Ken Follett.”

  • Ecco cosa ne pensa Gianluca, 17 anni di Napoli sulla questione compiti delle vacanze

“Mi fa veramente piacere che finalmente un Ministro dell’Istruzione faccia una proposta che piaccia soprattutto a noi studenti. Già durante l’anno scolastico siamo bombardati da compiti interminabili e assegni lunghissimi, per non parlare dei corsi di recupero durante l’estate per recuperare i debiti. Sarei molto più contento se durante i giorni di vacanza potessi leggere autori che mi interessano o che mi incuriosiscono come gli autori di fantascienza o di romanzi fantasy.”

Siamo quindi sicuri che la proposta del Ministro Carrozza sarebbe ben gradita a studenti e professori nel caso venga accolta per la fine del prossimo anno scolastico e segnerebbe di certo un grande passo avanti per quanto riguarda il mondo dell’istruzione che ha bisogno certamente di ammodernamento e riforme.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto