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Diventare Ingegnere. Esame abilitazione professione ingegnere: tracce e svolgimenti

Redazione Controcampus 8 Ottobre 2013
R. C.
23/04/2024

Oggi rispetto al passato per diventare ingegnere è molto più complicato il percorso da fare:  "rispetto ad allora c'è più severità.

.. Adesso l’esame ha prove più variegate: c’è un’esercitazione più applicativa e un orale.”

Diventare ingenere non è affatto una passeggiata ci dicono i nostri esperti, richiede impegno, passione e fatica. Bisogna necessariamente conseguire una laurea, superare i numerosi esami previsti, scegliere eventualmente una specializzazione, svolgere i dovuti tirocini e, infine, superare l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere.

Ma come si diventa ingegnere oggi? Il primo passo per diventare ingegnere è iscriversi alla facoltà di Ingegneria presso l’ateneo scelto. La facoltà di ingegneria offre una vastissima quantità di indirizzi.

Le principali discipline afferenti all’ingegneria sono:

  • Ingegneria acustica
  • Ingegneria per l’ambiente e il territorio
  • Biomedica
  • Clinica
  • Cinema e dei mezzi di comunicazione
  • Civile
  • Edile
  • Edile/Architettura
  • Edile per la gestione del costruito
  • Elettrica
  • Elettronica
  • Fisica
  • Gestionale
  • Industriale
  • Informatica
  • Informazione
  • Meccatronica
  • Naturalistica
  • Telecomunicazioni
  • Sicurezza del lavoro e dell’ambiente
Ingegnere

Ingegnere

E’ importante per i nuovi iscritti avere ben chiaro quali sono le prospettive future a cui si ambisce esaminando, presso la facoltà, i rispettivi curricula di ogni indirizzo e gli eventuali sbocchi.

I corsi di ingegneria sono, in quasi tutti gli atenei, triennali e prevedono, per chi sceglie di proseguire, dei corsi di laurea magistrale, di specialistica che permettono allo studente di arricchire le proprie competenze.

Non è necessario proseguire gli studi conseguendo una laurea specialistica: è possibile esercitare la professione di ingegnere anche solo con la laurea triennale.

Cos’è e a cosa serve l’esame di Stato per ingegnere. Non appena è stata conseguita la laurea, per poter esercitare la professione di ingegnere è necessario iscriversi all’albo. Per poter essere iscritto all’albo degli ingegneri bisogna sostenere e superare l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione.

L’esame di Stato si divide in una prova scritta, più precisamente si tratta di una prova pratica, e prova orale. Quest’ultima, ovviamente, potrà essere sostenuta solo da chi avrà superato la prima prova.

Ogni candidato, ovviamente, avrà una traccia relativa alla propria specializzazione.

Esiste una differenza fra chi ha conseguito la laurea triennale e chi ha ottenuto anche quella specialistica: i primi sosterranno un esame di Stato come ingegneri junior in quanto la loro laurea, nonostante li rende dottori in ingegneria, viene considerato come un diploma universitario.

Come prepararsi al meglio per l’esame di Stato di Ingegnere. Per una buona preparazione è necessario seguire alcuni importanti accorgimenti

  1. Sostenere l’esame di Ingegnere subito dopo la laurea: se è possibile, è bene non rimandare la decisione di sostenere l’esame di Stato. Il motivo è semplice: si hanno le conoscenze acquisite dagli studi più chiari e dettagliati, col tempo le conoscenze potrebbero essere meno chiare e ripetere diventerebbe più difficile.
  2. Iniziare a prepararsi in tempo: può sembrare banale ma è importantissimo iniziare a studiare in tempo e non all’ultimo momento. Molti studenti, credendo di avere tutte le nozioni chiare nella mente, tendono a prepararsi con molta superficialità. È necessario, altresì, iniziare a preparasi quanto prima, distribuendo nella maniera appropriata nel tempo tutto ciò che va ripetuto.
  3. Lavorare in gruppo: riprendere i libri in mano non è sempre un piacere; per molti è un bene riprendere lo studio in previsione dell’esame di Stato con altri compagni, possibilmente della stessa età, coi quali si ha lo stesso obbiettivo. Confrontarsi nel lavoro è molto utile, ognuno può dare all’altro un’informazione in più e, soprattutto, la compagnia spezza ansia e stress.
  4. Esercitazioni pratiche: è molto utile, vista l’impostazione dell’esame da Ingegnere, non concentrarsi troppo sulla teoria ma provvedere principalmente alla sua messa in pratica. Le tracce proposte all’esame di Stato vedranno, quasi esclusivamente, esercitazioni pratiche, dunque è bene esercitarsi anche con prove gradualmente più difficili.

Per avere una visione più chiara dell’esame di stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere abbiamo fatto alcune semplici domande al professor Eugenio Carratelli, Presidente della commissione esaminatrice.

Eugenio Carratelli

Eugenio Carratelli

Professor Carratelli, in che cosa consiste l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere oggi? Si tratta di un certo numero di prove scritte oppure cosiddette pratiche attraverso cui si verifica sia la preparazione del candidato sia la sua capacità complessiva di risolvere problemi sempre di carattere applicativo.

Si tratta complessivamente di tre prove scritte per il secondo livello, mentre per il primo, relativo alla triennale, si tratta di due prove scritte; naturalmente per tutti loro c’è la prova successiva, quella orale modulata sempre secondo il livello.”

Quale consiglio sente di dare al candidato Ingegnere che stà per sostenere questa importante prova per una buona preparazione? “Consiglio di riguardare le discipline più applicative, soprattutto ora che manca circa un mese dalla prova scritta. Per chi, invece, inizierà gli studi in tempo per sostenere l’esame in un prossimo futuro è bene prendere in mano le materie con l’occhio del professionista, pronto a dover risolvere dei problemi, e non solo con quello dello studente che ha come unico obbiettivo quello di superare l’esame. È bene per i candidati concentrarsi sulle materie più applicative che, di solito, vengono affrontate negli ultimi anni di università.”

Che ricordo ha dell’esame di Stato di Ingegnere da lei sostenuto? “Un ricordo abbastanza positivo direi; già lavoravo già da qualche mese e, anche per questo, l’orale fu un colloquio piuttosto informale: fu piuttosto un confronto fra me e dei colleghi più esperti e maturi. Questo è ciò che anche oggi cerchiamo di fare: se il candidato è un nostro collega che già esercita la professione cerchiamo di farlo chiacchierare piuttosto che proporgli domande di carattere puramente accademico.”

Da allora ad oggi, dunque, l’impostazione dell’esame non è cambiata molto? “Oggi rispetto ad allora c’è più severità ma, tutto sommato, è meglio ora. Adesso l’esame ha prove più variegate: c’è un’esercitazione più applicativa e un orale.

Purtroppo, però, c’è un problema grave che né io in qualità di Presidente di commissione ne le istituzioni possono risolvere: l’ingegnere “moderno” quando lavora oggi ha a sua disposizione mezzi informatici che un tempo un qualunque ingegnere non aveva come il computer e internet che ora sono veri e propri strumenti di lavoro. Durante l’esame di Stato non possiamo, paradossalmente, permettere ai candidati di usufruire di questi mezzi e, in parole povere, dobbiamo fingere che l’ingegnere debba risolvere i problemi proposti senza l’ausilio di questi comunissimi strumenti.

Nonostante questo, ancora oggi non è facile immaginare come impostare una prova che non preveda l’uso di foglio e squadretta ma i comuni mezzi informatici moderni.”

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto