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Mobilità docenti e personale ATA 2022: date, requisiti e aliquote

Martina Sapio 7 Marzo 2022
M. S.
25/04/2024

Novità sulla mobilità docenti e personale ATA 2022 e 2023: ecco quali sono le date per la consegna della domanda, i requisiti richiesti e le aliquote per i trasferimenti.

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’ordinanza secondo cui dal 25 febbraio iniziano le procedure per la mobilità 2022 docenti e personale ATA. Le nuove domande potranno essere presentate fino a fine marzo. Si tratta di un’importante opportunità per insegnanti e personale ATA, e per questo motivo è fondamentale sapere non solo come funziona, ma anche quando attivarsi e quali sono i requisiti.

Ma qual è il significato di mobilità nella scuola? Si tratta fondamentalmente della possibilità, per i lavoratori della scuola, di richiedere un cambio di sede o di ruolo. Perchè questo avvenga è necessaria un’ordinanza del MIUR, e l’ultima in tal senso è stata pubblicata a febbraio 2022. Le ordinanze degli ultimi anni sono state ovviamente influenzate dal COVID, ma anche dalle riforme sull’istruzione. La prima mobilità docenti e ATA dopo la riforma buona scuola, infatti, ha cambiato radicalmente le regole.

I trasferimenti dei soggetti interessati attraversano tre fasi ben distinte. La prima fase è quella del trasferimento territoriale docenti. Si divide a sua volta in trasferimento comunale, poi provinciale, poi interprovinciale. I passaggi di ruolo e cattedra, invece, si svolgono solo nella terza fase. Ma vediamo nel dettaglio come funziona, quali sono i requisiti e le aliquote.

Mobilità docenti 2022: date, requisiti, aliquote e limiti fissati dall’ordinanza ministeriale

Per quanto riguarda i requisiti mobilità scuola 2022, per trasferimento e passaggio di ruolo i limiti sono già stati fissati dall’ordinanza ministeriale, con l’accordo dei sindacati.

Innanzitutto, è necessaria una precisazione. E’ possibile fare domanda di trasferimento solo se si è insegnanti con un contratto a tempo indeterminato. In parole povere, quando si è di ruolo. Questo è il requisito più importante. Se si è precari, cioè con un contratto a tempo determinato, non è possibile accedere a questa opportunità.

Non è possibile poi richiedere di essere spostati se si è soggetti ad un vincolo triennale o quinquennale. In genere si tratta di persone che sono state trasferite nei tre anni precedenti, o di insegnanti che sono entrati nella scuola con un concorso straordinario.

A partire dal 2020, poi, il vincolo quinquennale si applica a tutti i docenti entrati nel mondo della scuola. Indipendentemente, quindi, dal modo in cui siano entrati. Queste persone sono obbligate a rimanere, a seconda dei casi, tre o cinque anni nella scuola in cui lavorano al momento dell’emissione dell’ordinanza. E questo è il principale limite al trasferimento dei docenti.

Come già detto prima, inoltre, il trasferimento è composto da tre fasi. Nella terza entrano in gioco le aliquote. Questo significa che ci sono determinate percentuali previste per ogni tipo di spostamento. In particolare, è prevista un’aliquota del 25% per i trasferimenti tra provincia e provincia, ed una del 25% per i trasferimenti di professione. Questi ultimi sarebbero il cambio tra un insegnamento e l’altro, al quale possono accedere anche gli insegnanti di religione.

Trasferimento personale ATA: date, requisiti, aliquote e limiti

La procedura di trasferimento del personale ATA consiste nel trasferimento di sede o ruolo del personale ausiliario, tecnico e amministrativo. La possibilità di spostarsi si rinnova annualmente, sulla base del contratto collettivo nazionale di categoria. Per quest’anno, la data di inizio è il 9 marzo.

Come per i docenti, è però necessario avere un contratto a tempo indeterminato. In sostanza, può presentare la domanda di mobilità il personale ATA di ruolo.

Inoltre, a seguito di una riforma del 2020, può partecipare al concorso anche il personale assunto nel ruolo professionale di collaboratore scolastico, a patto che siano di ruolo. Quest’ultima inclusione si riferisce soprattutto al personale entrato grazie ai concorsi del 2013 e 2017.

Come per i docenti, poi, restano fermi i limiti dei vincoli di permanenza. Questo significa che una volta richiesto il trasferimento, se viene accettato, il lavoratore dovrà rimanere almeno due anni nella sede richiesta. Senza quindi poter poi richiedere un nuovo trasferimento.

Domanda mobilità docenti e personale ATA 2022: come funziona

Ma quello che si chiedono tutti è: come fare domanda per la mobilità di docenti e personale ATA? La procedura è in realtà abbastanza semplice, ed interamente in via telematica.

Per quanto riguarda i docenti, le domande di trasferimento per l’a.s. 2022/23 si presentano dal 28 febbraio al 15 marzo 2022. La comunicazione per i posti disponibili e domande al SIDI arriverà entro il 19 maggio 2021. La pubblicazione dei movimenti sarà invece il 7 giugno 2021.

Il sito su cui produrre la domanda è Istanze online (una sezione del sito del MIUR), tramite SPID, secondo la procedura descritta dal MIUR. Se ancora non dovesse risultare chiaro, comunque, il sito dedicato per presentare la domanda ha anche un’apposita sezione dedicata di guide online.

Per quanto riguarda invece il personale ATA, la procedura è grossomodo la stessa. Cambiano i termini, dato che le domande dovranno essere presentate dal 9 al 25 marzo. Il 6 maggio 2022 ci sarà la comunicazione al SIDI delle domande di trasferimento e dei posti disponibili. Il 27 maggio invece la pubblicazione degli esiti.

Anche in questo caso, sarà tutto online, e tutto sul sito del MIUR. Le guide prima indicate potrebbero essere utili anche in questo caso.

© Riproduzione Riservata
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Martina Sapio Studentessa di Giurisprudenza alla Federico II di Napoli, scrivo per la sezione Attualità e vedo nel giornalismo il modo migliore di mettere in pratica le mie conoscenze. Ho sempre amato scrivere così come ho sempre amato informarmi sul mondo che mi circonda, sul suo modo di cambiare e di evolversi. Per questo ho deciso di iniziare ad esplorare questo mondo. Capire da quali meccanismi è mossa la nostra società. Mi interesso in particolar modo di politica e di tematiche economiche, sia di carattere nazionale che internazionale, di come queste costanti influenzino tutti noi. Nello scrivere cerco di essere quanto più diretta e chiara possibile: un lavoro di ricerca e di rifinitura che ha come obiettivo la sola, vera informazione. Leggi tutto