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Infertilità femminile e maschile: cause e gravidanza con età avanzata

Redazione Controcampus 21 Settembre 2016
R. C.
19/03/2024

Cos'è l'infertilità femminile e maschile: cause, esami da fare e cure.

Ecco i problemi e le difficoltà legate alla gravidanza in età avanzata. Intervista esclusiva al Professore Raffaele Petta, Ginecologo e specialista in Ostetricia e Ginecologia di fama nazionale.

Il mancato concepimento, dopo un anno di rapporti costanti e non protetti, o l’impossibilità di portare avanti una gravidanza possono essere sintomi di infertilità di coppia.

Le cause possono dipendere sia dall’uomo che dalla donna. Generalmente, quando una coppia ha problemi di concepimento, i medici consigliano alcuni esami da fare. Solo così è possibile stabilire con certezza se si tratta di infertilità femminile o maschile. Le cause possono essere molteplici, come pure le cure ed i rimedi.

Innanzitutto occorre precisare che c’è una differenza tra sterilità ed infertilità.

Con il termine sterilità si indica una condizione della coppia in cui uno o entrambi i membri sono affetti da una condizione fisica permanente che non rende possibile in concepimento. La definizione di infertilità che l’O.M.S., l’organizzazione Mondiale della Sanità, fornisce è diversa. Con questo termine non si indica una condizione irreversibile. Infatti esistono cure per l’infertilità, che possono essere più o meno efficaci, in base ai problemi riscontrati all’interno della coppia.

L’età avanzata, lo stress, il fumo, l’uso di droghe e alcool o problematiche genetiche sono certamente fattori che non favoriscono il concepimento. In alcuni casi è possibile trovare un rimedio, attraverso cure farmacologiche o fecondazione assistita. Per fare chiarezza su questo problema così delicato, ma oggi molto diffuso tra le coppie, abbiamo rivolto alcune domande al Professore Raffaele Petta, specialista in Ostetricia e Ginecologia.

Infertilità femminile e maschile, come accorgersene: cause, cure ed esami da fare

L’Italia è un Paese a bassa natalità. Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi dall’Istat, ci sono state ben 12 mila nascite in meno rispetto al 2013. Il calo si protrae da 5 anni consecutivi. Il 1995 è stato l’anno in cui si è registrato il minimo storico delle nascite. Mediamente in Italia ogni donna ha 1,35 figli. Un dato allarmante, che colloca il nostro Paese nelle ultime posizioni in Europa.

Eppure non mancano coppie che desiderano avere dei figli. Ma per ragioni diverse, non possono o riescono ad averne. Uno dei principali fattori che ostacolano il concepimento sembrerebbe essere proprio l’età. Per una donna rimanere incinta dopo i 30 anni inizia ad essere già più complicato, perché diminuiscono le probabilità di fecondazione dell’ovulo.

La diagnosi di infertilità femminile, come pure per quella maschile, viene fatta in molti casi quando entrambi i partner hanno superato i 35 anni. Questo perchè la coppia generalmente cerca di raggiungere prima una certa stabilità economica. Solo in un secondo momento matura il desiderio di avere un bambino. Le ambizioni professionali, come pure la difficoltà di trovare un’occupazione stabile o molteplici altri fattori, tendono a far rimandare ad oltranza la gravidanza. Fino ad un punto tale che bisogna poi sottoporsi ad analisi, esami e cure come, ad esempio, la fecondazione assistita.

Intervista al Professore Raffaele Petta sull’infertilità femminile e maschile

Prof. Raffaele Petta su infertilità femminile e maschile

Prof. Raffaele Petta

Dopo molti tentativi, generalmente una coppia decide di rivolgersi ad un esperto per individuare le ragioni ed i motivi del mancato concepimento. Come pure l’incapacità di portare avanti una gravidanza può essere un campanello d’allarme che richiede l’intervento di un medico. Solo con con visite e analisi specifiche, si individuano le cause del problema.

Per avere una visione generale del tipo di difficoltà che possono precedere una gravidanza, abbiamo rivolto alcune domande al Professore Raffaele Petta, specialista in Ostetricia e Ginecologia.

Quali sono le cause più comuni di infertilità femminile e maschile. Quali potrebbero essere i sintomi?

L’infertilità è dovuta nel 30% dei casi a cause legate alla donna, per il 30% per cause legate all’uomo, per il 15% legate alla coppia e per il 15 % inspiegata.
Le cause di Infertilità legate al fattore femminile sono generali o dovute a patologie della sfera genitale femminile. Quelle generali comprendono malattie cardiache, metaboliche, respiratorie ettc. Quelle legate alla sfera genitale femminile comprendono disturbi dell’ovulazione, occlusioni o stenosi delle tube, malformazioni o fibromi uterini, patologie del collo dell’utero etc.
Quelle legate alla coppia possono essere dovute ad incompatibilità immunologiche o patologie associate.” spiega il Professor Petta.

Infertilità femminile e maschile: gli esami per la coppia ed i rimedi

Per sapere se si è affetti da infertilità femminile o maschile, quali sono gli esami da fare?

“Per approfondire sulle cause di infertilità da fattore femminile basta in primis per la donna fare una buona visita ginecologica con ecografia transvaginale ed un test per l’ovulazione. Solo se dopo un anno non arriva una gravidanza si approfondirà ulteriormente con esami ormonali, isteroscopia eventuale isterosalpingografia per verificare la pervietà tubarica.
Per l’uomo va fatta una visita andrologica con l’esame del seme ed eventualmente una ecografia testicolare con un doppler per evidenziare eventuale varicocele.

Quali sono le cure previste in caso di infertilità maschile e femminile?

Le cure della infertilità sono basate sul riconoscimento della causa. Se si tratta di anovulazione si daranno farmaci appropriati. Se vi è una ostruzione tubarica si procederà ad una fecondazione in vitro. Se vi è un fibroma si toglierà chirurgicamente.

Per il maschio se vi è un rallentamento o anomalie del liquido seminale si procederà prima ad una terapia farmacologica. Successivamente ad una fecondazione assistita con la iniezione di un solo spermatozoo nell’ovocellula ( ICSI).
Se mancano completamente gli spermatozoi si potranno prelevare direttamente dal testicolo chirurgicamente ed iniettare nell’ovocellula ( TESA )” conclude il Professor Petta.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto