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Voto di laurea specialistica: come calcolarlo e come fare ricorso

Redazione Controcampus 8 Settembre 2016
R. C.
19/03/2024

Calcolo voto di laurea specialistica e magistrale.

Ecco i criteri per calcolare il punteggio di partenza per lauree triennali, specialistiche e magistrali.

Diritto allo studio e come fare ricorso per il voto di laurea specialistica: intervista all’Avv. Francesco Leone.

Giunti alla fine del proprio percorso universitario, gli studenti sono chiamati ad adempiere diversi oneri burocratici. Dalle code in segreteria per l’acquisizione dei moduli alla ricerca del relatore e dell’argomento della tesi. Fino ad arrivare alle operazioni di calcolo del punteggio di partenza per la laurea.

Ma come si calcola il voto di laurea specialistica e magistrale? Quali sono le regole?

Va, anzitutto, precisato che in diversi atenei e dipartimenti italiani il corso di laurea specialistica, ex D.M. n. 509, non è più attivo.

L’attuale ordinamento universitario ne ha, di fatto, decretato una trasformazione formale e progressiva.

La riforma del 1999 aveva istituito il cosiddetto sistema del “3+2”, caratterizzato dal doppio binario “Laurea Triennale” e “Laurea Specialistica”.

Il D.M. 270/2004 ha, invece, tratteggiato una nuova articolazione. Un meccanismo contrassegnato dai seguenti livelli d’istruzione. “Laurea di primo livello” (di 3 anni e 180 cfu) e “Laurea magistrale” (di 2 anni e 120 cfu). Quest’ultima, in sostanza, ha sostituito il “vecchio” corso di studi specialistico, conservandone l’assetto.

Voto di laurea specialistica e magistrale: come calcolarlo, media ponderata e calcolo voto

Anche la laurea magistrale ha, infatti, durata biennale e concerne l’acquisizione di 120 crediti. Questi ultimi, di norma, dovrebbero essere, a loro volta, del tutto svincolati dai cfu conseguiti nel triennio. E dovrebbero circoscrivere, pertanto, il campo d’indagine del percorso universitario magistrale o specialistico di ciascuno studente.

L’imprinting dei decreti ministeriali 509/99 e 270/04, riconoscono maggiore autonomia alle singole sedi universitarie.

Il calcolo del voto di laurea specialistica avviene sulla scorta dei soli esami sostenuti durante il relativo biennio.

Del resto, l’articolo 11, lettera D), del D.M. 270/2004 recita che ogni ordinamento didattico determina “le caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo di studio”.

Come calcolare il voto di laurea specialistica e magistrale? Prima di arrivare all’aspetto pratico dell’operazione bisogna tenere presente che i singoli regolamenti didattici di corso di studio possono prevedere ulteriori disposizioni,  e personalizzare le modalità di svolgimento della prova finale.

Sicché, il meccanismo di calcolo del voto di laurea magistrale o specialistica appare tutt’altro che uniforme. Basti pensare, ad esempio, che persino il punteggio massimo attribuibile all’elaborato finale (tesi) può variare da ateneo ad ateneo.

Quel che è certo, è che, di norma, per poter sostenere la prova finale, lo studente deve:

  1. a) aver acquisito il numero dei crediti previsto dall’Ordinamento didattico del corso di studi meno quelli assegnati alla prova finale.
  2. b) aver adempiuto agli eventuali specifici obblighi formativi aggiuntivi.
  3. c) essere in regola con il pagamento delle tasse di iscrizione e dei contributi universitari.

La valutazione finale è espressa in cento-decimi. La prova s’intende superata con una votazione minima di 66/110. E in caso di votazione massima, la Commissione di laurea può concedere la lode, di norma su decisione unanime. In generale, dunque, il voto di laurea consegue alla trasformazione in cento-decimi della media voti degli esami di profitto.

Calcolo voto di laurea specialistica: media ponderata e aritmetica

Per i corsi di studio ante riforme la media da calcolare era – o è – aritmetica/matematica. I Decreti Ministeriali 509/1999 e 270/2004 hanno introdotto la media ponderata. Che, a differenza della precedente, è imperniata sul meccanismo dei crediti formativi. In sostanza, il calcolo del voto di laurea afferente ai corsi di studio riformati avviene:

  1. a) moltiplicando ogni voto ottenuto in ciascun esame di profitto per i cfu corrispondenti.
  2. b) sommando i prodotti ottenuti e dividendo la somma ricavata per il totale dei crediti.
  3. c) moltiplicando il risultato finale per 110 e dividendo per 30.

Resta ferma, per entrambi gli ordinamenti, la regola secondo cui la valutazione del voto finale debba basarsi sulla media dei voti riportati durante l’intero corso di studi. Una media che è, come detto, espressa in cento-decimi e pesata in base ai cfu attribuiti ad ogni insegnamento.

A determinare l’entità del voto finale, però, sono anche altri due fattori: la qualità dell’elaborato o della presentazione e la carriera dello studente. Alcuni atenei, o meglio alcuni dipartimenti, adottano, in conformità alle normative del D.M. 270/2004 ed ai propri regolamenti didattici, metodologie di calcolo destinate a premiare il merito e l’impegno dei singoli studenti.

In tal senso, al voto di partenza possono essere aggiunti diversi punti a seconda, ad esempio, che la laurea sia conseguita nei tempi della durata legale del corso di studi, o per altri fattori di merito quali le lodi e il progetto Erasmus.

Alcuni regolamenti didattici prevedono a possibilità di conferire dei punti in più per l’attribuzione del voto di laurea magistrale ex D.M. 270/2004. Ciò riguarderebbe quegli studenti che abbiano acquisito determinati punteggi nella prova finale della laurea triennale. In tal senso, dunque, il calcolo del voto di laurea specialistica e magistrale, risulterebbe strettamente correlato al voto ottenuto alla fine del triennio.

Come fare ricorso sul calcolo del voto di Laurea per l’Avvocato Leone

In quali casi uno studente può realmente rivolgersi ad un legale, per ottenere la tutela dei propri diritti?

“L’esplosione dei ricorsi sul diritto allo studio ha varie cause. La prima, sicuramente, è la proliferazione dei social network e la facilità con la quale tra gli studenti si condividono le notizie. Ed infatti, oggi la lesione di un diritto diventa immediatamente una notizia condivisa centinaia di volte in rete.

Questo consente agli studenti di avere maggiore consapevolezza sia dei propri diritti, sia degli strumenti attivabili per la loro tutela. Vi è un altro fattore importante. Oggi sottoscrivere un ricorso costa molto meno rispetto ad un paio di anni fa. Ciò lo si deve a diversi fattori. Il più importante probabilmente è la diffusione dei ricorsi collettivi che consentono un importante abbattimento dei costi per gli studi legali.

Ciò detto, il consiglio che mi sento di dare a tutti i ragazzi è quello di tenersi costantemente informati, avere un rapporto attivo con la propria università. E quando si ha il sospetto di aver subito un torto, di rivolgersi immediatamente ad un avvocato specializzato nel settore. A volte, infatti, solo l’occhio esperto di un legale può scovare delle illegittimità o, di contro, ritenere regolare un provvedimento dell’amministrazione.

In quali casi è possibile fare ricorso contro un errato calcolo del voto di Laurea? Più in generale, alle regole afferenti alla determinazione del voto di laurea specialistica?

“La legge di riferimento, a dire il vero, prevede che le lauree triennali e le lauree specialistiche siano due corsi distinti e separati. Testimonianza ne è il fatto che al percorso specialistico, in molti casi, possono accedere anche laureati di altri atenei. O laureati che hanno conseguito un titolo triennale a volte non strettamente afferente a quello del biennio finale.

Essendo due corsi differenti, è necessario che il voto di laurea specialistica sia riferito esclusivamente al piano di studi della biennale e non a quello di entrambi. – conclude l’Avv. Leone -.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto