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Poesie del Giorno della Memoria: Shoah, Olocausto e Auschwitz

Annamaria Aufierio 27 Gennaio 2018
A. A.
16/12/2024

Citazioni e poesie del Giorno della Memoria di Primo Levi sulla Shoah, Olocausto e Auschwitz per la scuola, per non dimenticare la giornata del 27 gennaio 1945.

Negli ultimi decenni alla Shoah è stato riconosciuto un ruolo centrale nella coscienza contemporanea, che ha portato all’istituzione di numerosi luoghi e giornate commemorative.

In Italia la legge 311 del 20 luglio 2000 indica che il 27 gennaio è la Giornata della memoria, una data in cui si tengono “cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine grado, su quanto accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari politici italiani nei campi nazisti“.

In questa data si condividono frasi, poesie del Giorno della memoria, immagini e foto per non dimenticare cos’è stato l’Olocausto.

Si tengono in questa data cerimonie ed iniziative che si propongono di ripercorrere gli eventi più importanti che hanno caratterizzato la Shoah, spesso propongono una ricostruzione storica di un passato che ancora oggi è difficile da accettare.

Adulti e bambini quindi si confrontano in modo diverso con eventi che risalgono ad oltre 70 anni fa, e che ogni anno vengono riproposti per evitare che il passato possa ripetersi. Per comprendere il vero significato della Giornata della memoria nelle scuole, durante le manifestazioni o le iniziative organizzate per il 27 gennaio, è spesso proposta la lettura di racconti e poesie scritte proprio dai deportati. Alcune delle testimonianze più celebri sono offerte dal dal Diario di Anna Frank. Come pure le poesie di Primo Levi sulla Shoah ancora oggi rappresentano un’occasione per riflettere e riaprire dibattiti su questo tema così complesso. Poesie sull’Olocausto, citazioni famose sulla Shoah e brevi riflessioni contribuiscono a gettare luce su un passato oscuro che per troppo tempo gli italiani hanno ignorato.

Poesie del Giorno della Memoria di Primo Levi sulla Shoah, Olocausto e Auschwitz – PDF

Raccolta delle più belle poesie sulla Giornata della Memoria <<< scarica PDF

Il Giorno della memoria 27 gennaio è stato scelto dall’Italia e dalle Nazioni Unite per ricordare il giorno in cui nel 1945 le avanguardie dell’Armata Rossa aprirono i cancelli del lager di Auschwitz e misero in fuga i nazisti. I soldati si trovarono di fronte uno spettacolo di desolazione che mai avrebbero potuto immaginare. I nazisti avevano anche tentato di cancellare le tracce dell’orrore che era stato compiuto nei campi di sterminio. Ma le testimonianze dei sopravvissuti, come pure di chi non ce l’ha fatta, consentono di ricostruire, almeno in parte, l’entità della tragedia vissuta dalle vittime della ferocia nazista.

Celebrazioni, libri, dibattiti, film e canzoni vogliono ricordare e celebrare gli eventi di quella tragedia che ha colpito non solo un popolo, ma l’intera umanità. Sei milioni di ebrei europei furono uccisi, e fra loro sono pochissimi i sopravvissuti. Per comprendere la storia ed il dramma dell’Olocausto non bastano le ricostruzioni storiche dei fatti che vengono proposte a scuola, o i documenti ufficiali che scandiscono i principali eventi che hanno portato allo sterminio. Come pure le foto ed i video originali dell’epoca offrono uno squarcio solo parziale della realtà e della vera storia. La vera memoria è quella filtrata attraverso le parole ed i ricordi trasmessi da chi ha preso parte alla tragedia più grande del Novecento.

Le poesie del Giorno della memoria consentono di rivivere e di rendere attuale quello che è successo nella prima metà del Novecento. Le citazioni celebri, gli aforismi e le poesie studiate a scuola dai bambini e dagli studenti hanno l’obiettivo di tenere vivo il ricordo su un passato da molti ritenuto scomodo.

Citazioni tratte dalle più belle poesie del Giorno della Memoria

Attraverso le poesie del Giorno della memoria, i racconti e le testimonianze, si rende attuale un pezzo di storia che ancora ci appartiene. È importante prendere coscienza delle responsabilità di ciascun individuo, dell’intera comunità. Il 27 gennaio è il giorno in cui soprattutto le nuove generazioni devono fermarsi a riflettere e rivivere quegli eventi, affinché non si ripetano. I giovani devono conoscere le parole, i pensieri e le riflessioni di chi ha preso parte allo sterminio. Un insegnamento che ha l’obiettivo di illuminare le nuove generazioni al rispetto dei valori di lealtà, pace ed uguaglianza. Di seguito una breve selezione di frasi famose, citazioni e poesie per il giorno della memoria.

  • “Dimenticanza è sciagura, mentre memoria è riscatto”.
  • “Chi ascolta un superstite dell’Olocausto diventa a sua volta un testimone.”
  • “Le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, né demoniaco né mostruoso”. 
  • “La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”.
  • “Auschwitz è patrimonio di tutti. Nessuno lo dimentichi, nessuno lo contesti. Auschwitz rimanga luogo di raccoglimento e di monito per le future generazioni.”
  • “La memoria è come il mare: può restituire brandelli di rottami a distanza di anni.”
  • “Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà”.
  • “Un filo spinato impedisce che qui dentro sboccino fiori”.

Video con immagini sulla Giornata della Memoria da condividere

© Riproduzione Riservata
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Annamaria Aufierio Dinamismo e determinazione sono i due aggettivi che mi descrivono meglio. Fin dalla giovane età ho imparato ad osservare con occhi lungimiranti, consapevole che ostacoli e differenze esistono e sono parte integrante del quotidiano, così ho imparato ad affrontare la vita giorno per giorno focalizzandomi sulla crescita personale e professionale. Mi sono sempre affacciata a nuove esperienze con passione e voglia di fare; soprattutto ho imparato ad essere abbastanza soddisfatta ma non completamente; ciò mi ha portata ad avere la volontà di migliorare e di sviluppare le mie competenze. A 24 anni studio e lavoro nell’ambito della moda e del design, la creatività è parte integrante delle mie giornate, disegno, creo, scrivo; non mi piace identificare la mia professione in un’unica parola, poiché la capacità della mente di elaborare e creare è sopraffina ma sopratutto senza barriere, confini o dettami. Ho iniziato a scrivere in età molto giovane, dapprima quest’attività rappresentava per me una valvola di sfogo fino a trasformarsi in un’estensione della fantasia nella realtà, quasi un luogo sacro dove rifugiarmi. Oggi per me la scrittura è diventata testimonianza, ricordo, corrispondenza; ammiro la capacità di far vivere luoghi e fatti accaduti attraverso l’espressione del pensiero. Coltivo questa passione, e nono solo, giorno per giorno, leggendo e documentandomi, poiché ritengo che la cultura sia l’insieme di conoscenze che concorrono a formare la personalità ed affinare le capacità di ogni individuo. Leggi tutto