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Quattordicesima mensilità 2019: quando arriva e quanto spetta

Daniela Saraco 2 Luglio 2019
D. S.
23/04/2024

Dalle date di pagamento della quattordicesima mensilità 2019 a tutte le novità previste in busta paga.

quando arriva la 14esima e quanto spetta in più sullo stipendio.

Questa retribuzione è una somma aggiuntiva allo stipendio o alla pensione di Luglio. Spetta solo ad alcuni lavoratori. Il cui Contratto Nazionale di riferimento lo prevede. O anche ad ad alcuni pensionati che ne possiedono i requisiti. Nello specifico, spetta  ai lavoratori appartenenti al CCNL dei settori:

  • Alimentare, pulizie e multiservizi;
  • Autotrasporti e logistica;
  • Turismo;
  • Terziario e del commercio, ecc.

La quattordicesima va percepita dai pensionati di almeno 64 anni. Con reddito complessivo fino a un massimo di 2 volte il trattamento minimo annuo. A pagare in questo caso è l’INPS.

Fino al 2016 avevano diritto alla mensilità aggiuntiva solo coloro che possedevano redditi non superiori a 1,5 volte il trattamento pensionistico minimo erogato dal Fondo pensione lavoratori dipendenti. Dal  2017 sono stati  inclusi anche coloro che possiedono redditi di importo non superiore a 2 volte la pensione minima.

Quattordicesima mensilità 2019: quando viene pagata, data arrivo e pagamento

Cerchiamo, ora, di capire qual è il mese in cui è pagata la quattordicesima, data, a chi spetta ed entità del corrispettivo. I pensionati ricevono l’importo spettante insieme all’assegno di luglio sia nel caso di accredito in posta, sia in caso di riscossione della pensione in banca.

Quando a pagare è direttamente il datore di lavoro, la data può variare. In questi casi la data di pagamento della quattordicesima è nel mese di luglio. Con accordo tra datore di lavoro e lavoratore, si può comunque scegliere di pagare mensilmente la gratifica.

Bisogna stare attenti al risultato finale. Il totale delle 12 rate deve essere uguale alla somma che sarebbe spettata al lavoratore in caso di pagamento in unica soluzione nelle date ordinarie.

Ai lavoratori appartenenti al settore del commercio è previsto che il datore di lavoro paghi  la 14esima entro il 1° luglio.

Spesso il cedolino della quattordicesima si unisce a quello della mensilità. Altre volte il datore di lavoro  emette un cedolino separato soltanto per la 14esima.

Quanto spetta di 14esima mensilità: simulazione calcolo, come fare

La 14a mensilità ha calcoli diversi a seconda se a percepirla è un lavoratore dipendente o un pensionato.

Nel primo caso, per il calcolo si considerano due elementi. Stipendio lordo mensile e mesi lavorativi nell’anno. Così come per la tredicesima, la formula per il calcolo della 14esima si basa sulla retribuzione lorda mensile percepita dal lavoratore e il numero di mesi lavorati.

Questa retribuzione matura sulla base dei mesi di lavoro effettuati. Il calcolo viene effettuato sulla base dello stipendio percepito dal primo luglio precedente al 30 giugno dell’anno in corso. In questo caso sono i singoli CCNL applicati a stabilire le regole base. Nel caso di lavoro iniziato nel corso del mese vengono computati ai fini del calcolo soltanto le mensilità per cui si è lavorato per almeno 15 giorni.

La formula per il calcolo della quattordicesima è: stipendio lordo mensile X mesi lavorati nell’anno diviso 12 mesi dell’ anno.

Per i pensionati viene invece calcolata secondo regole diverse e per riceverla bisogna rispettare i seguenti requisiti:

  • contributivo – anni di contributi versati;
  • reddituale – pensione inferiore a 10.003,69 euro o compresa tra i 10.003,69 euro a 13.338,26 euro nel 2019.
© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto