>
  • Casciello
  • Antonucci
  • Buzzatti
  • Gelisio
  • Dalia
  • Alemanno
  • Grassotti
  • Crepet
  • Bonanni
  • Coniglio
  • Santaniello
  • Romano
  • Quaglia
  • Ward
  • Pasquino
  • Meoli
  • Valorzi
  • Napolitani
  • De Leo
  • Andreotti
  • Bonetti
  • De Luca
  • Barnaba
  • di Geso
  • Cacciatore
  • Gnudi
  • Rossetto
  • Carfagna
  • Tassone
  • Ferrante
  • Bruzzone
  • Catizone
  • Liguori
  • de Durante
  • Quarta
  • Califano
  • Cocchi
  • Falco
  • Baietti
  • Leone
  • Romano
  • Chelini
  • Rinaldi
  • Mazzone
  • Miraglia
  • Boschetti
  • Scorza
  • Algeri
  • Paleari

Concorso ispettorato del lavoro, funzionari e ispettori: bando e posti

Daniela Saraco 2 Settembre 2019
D. S.
18/04/2024

Le ultime news sul concorso ispettorato del lavoro per funzionari e ispettori: scarica il bando PDF e con indicazione sulle prove, date e posti disponibili.

Le figure professionali ricercate sono  da inserire presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a all”Inail. La scadenza per presentare le domande è l’undici ottobre 2019.

Ecco tutte le informazioni necessarie per proporre la candidatura.

Il 2019 è l’anno dei  maxi-concorsi ministeriali per creare nuove e importanti opportunità di lavoro per i cittadini che vogliono raggiungere il tanto agognato posto fisso. Dalla pubblica amministrazione, alle forze armate, dalla sanità fino alla scuola si prevede un vero piano di valorizzazione. Tra i vari bandi, è ufficiale anche  il nuovo concorso del Ministero del Lavoro per la selezione di 1514 funzionari.

La procedura concorsuale è per titoli ed esami. Il concorso si articola in tre prove:

  • preselettiva comune a tutti i profili;
  • scritta distinta per singoli profili;
  • orale distinta per singoli profili.

La prima prova consiste nel superamento di  un test ed è composta da sessanta quesiti a risposta multipla da risolvere in sessanta minuti. Le domande sono suddivise in quaranta  di tipo attitudinale, per la verifica della capacità logico-deduttiva e del ragionamento logico-matematico e in venti mirate  alla conoscenza del diritto costituzionale, amministrativo e del lavoro. A ciascuna risposta è attribuito il  punteggio pari a :

  • +1 punto per ogni risposta esatta;
  • 0 punti per risposta mancata o  per la quale siano state marcate due o più opzioni ;
  • – 0,33 punti per ogni risposta errata.

Il punteggio conseguito nella prova  non concorre però  alla formazione del voto finale di merito.  I candidati che superano la fase pre-selettiva, hanno accesso alle prove scritte ed orali.

Ma leggiamo nel dettaglio dal bando di concorso ispettorato del lavoro come funziona, date di scadenza per la presentazione della domanda e quanti sono i posti disponibili.

Concorso ispettorato del lavoro per funzionari e ispettori: data scadenza – BANDO PDF

E’ bene segnalare  che sono esentati dalla prova preselettiva i candidati diversamente abili con percentuale di invalidità pari o superiore all’ottanta per cento.

Il maxi concorso  pubblicato in gazzetta Ufficiale prevede  la copertura di 1514 posti a tempo indeterminato al Ministero del Lavoro, nonché presso l’Inail e l’Ispettorato del lavoro con scadenza per presentare le domande il giorno 11 ottobre 2019.

I profili da occupare sono suddivisi in:

  • 691  ispettori del lavoro;
  • 823  amministrativi e giuridici contenziosi.

La domanda va presentata telematicamente  entro e non oltre l’undici ottobre 2019.  Bisogna anche pagare  un contributo economico di  dieci euro non rimborsabile. Il sistema di iscrizione on line  rilascia la  ricevuta ad un indirizzo di posta elettronica ordinaria e , quindi, non va inserito  alcun indirizzo PEC. Per tutte le informazioni, si consiglia  la presa  visione del bando.

Come diventare funzionari e ispettori del lavoro: requisiti necessari

I requisiti necessari per  partecipare alla procedura concorsuale sono:

  • cittadinanza italiana,
  • avere la maggiore età,
  • laurea in Giurisprudenza, Scienza delle pubbliche amministrazioni, Teorie e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica, Scienze politiche e relazioni internazionali, laurea specialistica e magistrale (per il solo profilo amministrativo e giuridico)
  • idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni,
  • godimento di diritti civili e politici.

I candidati, inoltre, non devono  essere stati esclusi dall’elettorato politico o dispensati da un impiego presso la pubblica amministrazione.

La commissione esaminatrice redige la graduatoria finale di merito sommando i punteggi conseguiti nelle due prove  e nella valutazione dei titoli.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto