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Olimpiadi di astronomia 2020: come funziona, scarica bando PDF

Daniela Saraco 30 Settembre 2019
D. S.
19/04/2024

Ecco cosa sono le olimpiadi di astronomia 2020 e chi può partecipare: come funziona il concorso, date, scadenze e bando PDF.

La Società Astronomica Italiana  e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, in collaborazione con il Miur, (ministero dell’istruzione università e ricerca) organizzano le olimpiadi Italiane di astronomia.

Nascono ufficialmente nel 1996 su iniziativa della Società Astronomica Euro-asiatica. Si svolgono ogni anno, in autunno, in un Paese di volta in volta diverso, e vedono la partecipazione regolare di oltre venti Squadre Nazionali dell’area europea ed asiatica, tra cui l’Italia.

Questo concorso offre agli studenti delle scuole italiane l’opportunità  di incontrare  ricercatori  esperti e di confrontarsi  con altri ragazzi, per coltivare l’interesse e la passione per l’astronomia.

Possono partecipare alla XVIII edizione delle gare  Italiane  gli studenti iscritti nelle scuole italiane, statali o paritarie, senza distinzione di nazionalità e cittadinanza.

I giochi olimpici studenteschi  di astronomia hanno il pregio di stimolare l’interesse per lo studio delle discipline scientifiche, in particolare  dell’astronomia e dell’astrofisica, con il sano confronto competitivo tra tutti i partecipanti. Ovviamente, si tratta di una gara e per questo prevede un vincitore.
In base all’anno di nascita e alla scuola frequentata, gli studenti possono partecipare in una delle seguenti categorie:

  • Junior 1: studentesse e studenti frequentanti il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado;
  • Junior 2: nate/i negli anni 2005 e 2006, frequentanti le scuole secondarie di secondo grado;
  • Senior: nate/i negli anni 2003 e 2004.

Cosa sono le olimpiadi di astronomia 2020 e come partecipare: scarica bando PDF

Parliamo di vere e proprie gare a livello nazionale ed internazionale tra studenti con la stessa passione. Sono gare individuali, articolate in quattro fasi:

  • Prima si svolge all’interno del proprio  Istituto somministrando ai candidati un questionario  a risposte chiuse
  • Seconda  : a livello regionale e/o interregionale , prevede la risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica o cosmologia elementare;
  • Terza : a livello nazionale , verte sulla risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica o cosmologia e prova patica;
  • Quarta : a livello internazionale, si articola con la risoluzione di problemi di astronomia, astrofisica o cosmologia,  prova pratica e prova a carattere osservativo.

La partecipazione è gratuita.

L’iscrizione alle olimpiadi di astronomia avviene online, compilando l’apposita scheda di partecipazione  esclusivamente attraverso il Portale nazionale del concorso.

Chi può partecipare all’olimpiade dell’astronomia

Come da  regolamento Internazionale, possono partecipare,  per fascia d’età, gli studenti e le studentesse che frequentano:

  • la classe terza della scuola secondaria di primo grado
  • il primo e il secondo biennio della scuola secondaria di secondo grado.

Gli studenti che compongono la squadra italiana per l’edizione 2019, possono partecipare all’edizione 2020 delle olimpiadi italiane di astronomia, se nati negli anni ammessi alla partecipazione, solo nella categoria Senior, indipendentemente dall’età. Le scuole possono iscriversi alla competizione dal 22 ottobre al 22 novembre 2019. Gli argomenti su cui vertono i quesiti del questionario della Gara di Preselezione sono comunicati entro il 26 ottobre, contestualmente viene pubblicato il dossier che gli studenti possono utilizzare per la preparazione. L’iscrizione degli studenti da parte delle scuole può avvenire  dal 6 al 22 novembre 2019. L’elenco degli studenti vincitori del concorso olimpiadi di astronomia è inserito nell’Albo Nazionale delle Eccellenze.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto