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Palermo: Le vie dei tesori

Redazione Controcampus 27 Settembre 2007
R. C.
14/12/2024

A ottobre un Festival della conoscenza nei tesori dell’Ateneo di Palermo.

Palazzi storici, giardini, conventi, musei: quattordici luoghi da scoprir
A ottobre un Festival della conoscenza nei tesori dell’Ateneo di Palermo.
Palazzi storici, giardini, conventi, musei: quattordici luoghi da scoprire.
Aperti gratis nei weekend per il Bicentenario dell’Università con incontri ed eventi.
Un Festival della conoscenza nei luoghi d’arte e natura dell’Ateneo di Palermo, aperti gratuitamente nei weekend di ottobre per visite guidate e incontri con protagonisti della cultura, della scienza, della ricerca. La manifestazione “Le vie dei tesori”, lanciata l’anno scorso per celebrare il Bicentenario dell’Ateneo, si trasforma quest’anno in un Festival diffuso che propone alla città un ricco calendario di eventi legati all’identità dei luoghi aperti: incontri, concerti, teatralizzazioni, con oltre trenta ospiti tra cui Philippe Daverio, Gianrico Carofiglio, Gianni Riotta, Franco La Cecla, nel segno del dialogo tra l’Ateneo e i fermenti intellettuali e scientifici esterni.
Saranno quattordici i luoghi aperti quest’anno, alcuni inediti, quasi tutti con sostanziali novità rispetto alla prima edizione dell’anno scorso: le carceri dell’Inquisizione restaurate che mostrano i nuovi graffiti riemersi negli ultimi mesi; la cripta della Repentite, le cortigiane diventate monache, con i cartigli segreti appena decrittati; il gioiello dell’Aeronautica G-59, uno dei pochi rimasti al mondo; l’Hotel de France tornato agli splendori di un tempo, quando le sue stanze accoglievano patrioti, aristocratici, artisti, ospiti come Freud e Joe Petrosino; il Museo Gemmellaro con il volto di Thea, la donna del Paleolitico; l’Orto Botanico e i suoi quartieri storici freschi di restauro. E ancora la Fossa della Garofala, un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto al cemento; lo Steri con la sua Vucciria e i suoi magnifici loggiati; il mulino e gli altri macchinari di archeologia industriale nascosti nel Convento di Sant’Antonino; la Cappella dei Falegnami a Giurisprudenza, gioiello settecentesco incastonato nel magnifico ex convento dei Teatini; il Museo Doderlein che si avvia a festeggiare la sua apertura stabile alla città; il Museo della Radiologia con i suoi macchinari storici “per fotografare l’invisibile”, lo splendido Museo della Specola dell’Osservatorio astronomico, i marmi antichi e i modelli architettonici, tra cui quello della Mole antonelliana, custoditi a Ingegneria.
La manifestazione, organizzata per celebrare il Bicentenario dell’ateneo grazie ai fondi stanziati dall’Ars, con il sostegno degli sponsor Banca Nuova e del trader siciliano di energia elettrica Lucas Engine, è stata presentata oggi dal rettore dell’Ateneo, Giuseppe Silvestri alla presenza del sindaco, Diego Cammarata. “L’Università di Palermo – dice – non è una cittadella arroccata nella turris eburnea, ma un soggetto che vive dentro la città e che intende dare il suo contributo di crescita al territorio. Con questa manifestazione puntiamo a portare fuori dalla aule accademiche l’amore per la scoperta, la curiosità intellettuale, la voglia di conoscenza”.
I “tesori” disegnano un volto segreto e inedito della città di Palermo e raccontano, come tessere di un mosaico, frammenti della sua storia remota e recente. Un percorso attraverso la cultura, l’arte, la scienza. Un percorso dentro cui si svilupperà, come in una tessitura, una serie di eventi legati alla storia e all’identità dei luoghi, alcuni a ingresso libero, altri su prenotazione, a seconda delle esigenze e della dimensione dei luoghi: se Philippe Daverio prenderà spunto dalla Vucciria di Guttuso, custodita allo Steri, per un excursus sull’arte del Novecento, Gianrico Carofiglio presenterà in prima nazionale il suo nuovo libro al convento dei Teatini, oggi sede della facoltà di Giurisprudenza. Dove il procuratore di Palermo Francesco Messineo e l’avvocato Gaetano Pecorella sosterranno l’accusa e la difesa in un grande caso processuale tratto dalla tragedia greca “Le Trachinie”, dove il procuratore antimafia Pietro Grasso discuterà delle nuove frontiere della lotta a Cosa Nostra, dove scrittori-uomini di legge come Giancarlo De Cataldo, Christine Von Borries e Piergiorgio Di Cara parleranno del loro rapporto con la materia della scrittura. E dove l’avvocato e pianista Mario Bellavista porterà il suo jazz. Nell’Hotel de France (che sarà inaugurato domenica 7 con una musicalizzazione a cura del Laboratorio musicale universitario), la psicoanalista Malde Vigneri svelerà i contorni di una storia che nelle stanze dell’albergo ebbe per protagonista Sigmund Freud.
E mentre gli attori dell’associazione teatrale Klés/2006 faranno rivivere all’interno delle carceri dell’Inquisizione le storie dei prigionieri che vi furono reclusi, Maria Sofia Messana – la storica che ha scoperto a Madrid gli archivi dei processi – svelerà identità e vicende di queste vittime riemerse dall’oblio, mentre il direttore del Museo Pitrè Eliana Calandra racconterà con fotografie inedite la straordinaria battaglia del grande etnologo per salvare i graffiti scoperti all’inizio del Novecento. E ancora Gianni Riotta, direttore del Tg1, dialogherà con la docente di Princeton, la palermitana Gaetana Marrone Puglia su Gattopardo e gattopardismi siciliani, mentre il biologo marino Antonino Di Natale, direttore dell’Acquario di Genova, svelerà le meraviglie perdute del mare Mediterraneo nel Museo zoologico Doderlein. E ancora i ragazzi potranno divertirsi con i fumi e le reazioni prodigiose nello spettacolo “La magia della chimica” di Michele Floriano, in scena nel complesso didattico della cittadella universitaria, mentre l’antropologo Luca Sineo al museo Gemmellaro proporrà un viaggio nel mondo di Thea, la donna del Paleolitico.
Poi musica e letture scelte da Beatrice Monroy nel parco della Fossa della Garofala, un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto al cemento, dove Giuseppe Barbera farà un originale viaggio nella botanica. E ancora nella cripta delle Repentite, la studiosa dell’Istituto di patologia del libro che ha decrittato i cartigli della tomba, Maria Santa Montanari, ne rivelerà i contenuti dialogando con lo storico Ninni Giuffrida, il patologo Alfredo Salerno e il teologo Carmelo Torcivia. E davanti al grande mulino custodito nel convento di Sant’Antonino, l’antropologo Franco La Cecla celebrerà il primato siciliano della pasta, mentre nel Museo della Radiologia Adelfio Elio Cardinale e Gaetano Savatteri racconteranno la storia del medico agrigentino Antonino Sciascia, Nobel mancato.

Nei sabati e nelle domeniche di ottobre (il 6 e il 7, il 13 e il 14, il 20 e il 21, il 27 e il 28) sarà possibile visitare gratis i luoghi dalle 10 alle 18 (esclusivamente all’Osservatorio astronomico la domenica dalle 10 alle 13). All’Osservatorio astronomico e alla Cripta delle Repentite, per ragioni di sicurezza e di tutela, le visite saranno esclusivamente su prenotazione. Nei venerdì precedenti (5, 12, 19, 26), dalle 9 alle 13, le visite saranno riservate alle scuole, sempre su prenotazione.
La gestione delle visite e degli eventi è curata dagli Amici dei musei siciliani. Il numero verde per le informazioni e le prenotazioni è 800 985329 (per le prenotazioni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, il sabato dalle 9 alle 13; per le informazioni attivo anche il sabato pomeriggio e la domenica). Si possono prenotare un massimo di 4 posti per volta, lasciando nome e numero di telefono e avendo in cambio un codice. I posti eventualmente rimasti liberi saranno disponibili sul posto. Il sito, attivo a partire da lunedì 1 ottobre, è www.leviedeitesori.it, collegato al sito istituzionale dell’ateneo, www.unipa.it.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto