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Unimore: a proposito di tasse universitarie

Redazione Controcampus 25 Ottobre 2007
R. C.
28/03/2024

In questi giorni sono apparsi sui giornali puntualizzazioni dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè sull’incremento In questi giorni sono apparsi sui giornali puntualizzazioni dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè sull’incremento (circa il 10%) delle tasse studentesche riscosse dall’Ateneo per l’anno accademico 2007/08.

In precedenza (8/10/07) lo stesso Assessore aveva dato risposta in Consiglio Comunale all’Interrogazione n. 111 del consigliere Dante Mazzi (Forza Italia) avente per oggetto “L’incremento delle tasse universitarie è la conseguenza della pressione fiscale occulta del Governo Prodi”.
L’Assessore riconosce che l’indebolimento del “finanziamento ordinario” proveniente dal Ministero dell’Università e della Ricerca ha determinato, pressoché ovunque, la necessità di ritocchi alla tassazione, che – conveniamo pienamente con Lei – è sbagliato far ricadere sugli studenti e sul diritto allo studio. Non è stata una decisione facile per il nostro Ateneo imboccare la via di un aumento medio di 150 euro delle tasse universitarie.
Va precisato, però, che gli incrementi stipendiali di tutto il personale, decisi per legge o trattativa sindacale, dalla Legge Finanziaria del 2000 non vengono più restituiti agli Atenei e ogni anno vanno progressivamente ad erodere la copertura del “finanziamento ordinario”. A questo effetto si aggiunga che nel corso 2006 è praticamente mancato il finanziamento sul “fondo di riequilibrio”, istituito dal Ministro Letizia Moratti per premiare le Università più virtuose sul piano della spesa (previsione per noi di oltre 3,5 milioni di euro di introito, reale incasso circa 350 mila euro).
L’esigenza di confermare nel 2007 il livello e la qualità dei servizi da noi forniti agli studenti ci ha costretti, quindi, a ritoccare nuovamente al rialzo le tasse universitarie, operazione compiuta senza dimenticare la salvaguardia di quelle che sono le fasce con maggiori criticità.
Va anche sottolineato che l’istruzione universitaria ha una grande valenza sociale, ma porta, nel contempo, anche significativi benefici individuali. Da qui la validità ed opportunità di prevedere un meccanismo di co-finanziamento degli studenti alla propria formazione. Come questo concetto non sia estraneo alle politiche del MUR è dimostrato dal fatto che il limite massimo dei contributi totali derivanti dalla tassazione studentesca, che non poteva superare fino al 2006 il 20% del “finanziamento ordinario” proveniente dal Ministero, oggi è stato elevato al 25%.
Secondo quanto documenta il sito MUR e alcune indagini giornalistiche (Il Sole 24 Ore del 10 ottobre scorso), l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha restituito nell’anno accademico 2005/2006, in forma di prestazioni e servizi agli studenti, il 52,09% della loro contribuzione (Bologna il 30,01%, Ferrara il 38,85%, Parma il35,88%); ha esonerato totalmente 1.738 studenti (10,41% del totale della popolazione iscritta, Bologna 10,22%, Ferrara 8,02%, Parma 6,93%), avendo rinunciato a circa 2,5 milioni di euro di riscossioni; assiste, caso unico in Italia per ampiezza delle prestazioni offerte, quasi 200 studenti diversamente abili. Quest’anno, poi, l’Ateneo spenderà 130.000 euro per 250 premi di studio per gli studenti meritevoli sulla base del profitto (a prescindere dalle condizioni economiche).
Coniugare equità e merito in una situazione di progressivo impoverimento delle risorse ministeriali destinate all’Università non è certamente facile. Noi stiamo cercando di farlo al meglio, tutelando – dati alla mano – i più deboli e chiedendo uno sforzo solidaristico a chi ha meno difficoltà, ai quali comunque consegniamo la frequenza ad un Ateneo che si trova ai vertici delle classifiche qualitative nazionali e la possibilità di essere seguiti lungo tutto il corso degli studi da un corpo docente assolutamente eccellente e dal sostegno di servizi che garantiscono il raggiungimento di ottime performance individuali: i laureati in corso sono il 59,8% e la loro età media è sensibilmente più bassa (25,8 anni) di quella dei loro colleghi che escono da altri Atenei (Bologna 37,4% di laureati in corso, età media 26,4 anni; Ferrara 46,4%, età media 26,9 anni; Parma 37,7%, età media 26,0 anni, Italia 34,3%, età media 27,1 – dati Alma Laurea 2007). La minor permanenza all’Università significa per le famiglie un notevole risparmio valutabile in circa 8.000/10.000 euro/anno, a fronte del quale i 100-150 euro di aumento di tasse non ci sembrano un contributo sproporzionato ed eccessivo.
Gli studenti italiani e le loro famiglie hanno ben compreso il valore aggiunto che dà il nostro Ateneo e anche quest’anno, nonostante l’incremento della tassazione, registriamo un aumento ancora più significativo delle immatricolazioni (quasi il 20%).
Siamo consapevoli dello sforzo che chiediamo, ma siamo anche confortati dai risultati che otteniamo. Pregiudicare le risorse necessarie a garantire e potenziare il livello dei servizi comporta un impoverimento della qualità, che nessuno può onestamente augurarsi.
Condividiamo, inoltre, con l’assessore Querzè che vi siano ancora alcune ombre sul versante del diritto allo studio. E fa bene a ricordare che Arestud di Modena e Reggio Emilia non è in grado di corrispondere a tutti gli idonei i benefici previsti dalla legge, e l’ulteriore criticità, “determinata dalla residenzialità studentesca, rispetto alla quale anche come Amministrazione stiamo facendo tanto e per fortuna si comincia a vedere un leggero aumento della disponibilità di locali o posti letto, molti dei quali tuttavia – si è letto anche sugli organismi di stampa locali – vengono messi a disposizione ancora in nero”. Sono due ambiti di intervento legati chiaramente al diritto allo studio che non dovrebbero competere all’Ateneo, ma che in questi anni hanno visto un nostro massiccio sforzo prima con l’immissione di risorse per aumentare il numero delle borse di studio, poi, recentemente con l’apertura della Residenza universitaria di via Costellazioni (320 posti alloggio sempre esauriti), dove l’Ateneo ha preso in affitto e trasformato in studentato un edificio di proprietà INAIL, che presto auspichiamo sia completato dall’apertura della mensa. Senza contare i contributi concessi dall’Ateneo per gli abbonamenti mensili al trasporto pubblico e per le facilitazioni al teatro.
Confidiamo nelle parole dell’assessore Querzè: “Gli interventi a vantaggio degli studenti vanno quindi inquadrati nelle più ampie azioni di sostegno all’Università che il Comune sta mettendo in campo, insieme alle Associazioni di Impresa, Camera di Commercio, Fondazioni e banche”, ma ci aspettiamo diretti e significativi impegni, di natura finanziaria, e precise assunzioni di responsabilità da parte del Comune, nonché degli altri enti pubblici e privati presenti sul territorio, per rendere la nostra città una vera “città universitaria”. Sicuramente significative risorse potrebbero essere liberate incominciando ad applicare la ricetta anti-sprechi proposta dal Presidente della Provincia, Emilio Sabattini, che propone di ridurre enti e funzioni sovrapposte per formazione, turismo e banche dati. In alcune di queste aree, ed in altre facilmente individuabili, l’Ateneo può fare da riferimento per un opera di semplificazione, senza che questa comporti la rinuncia o la diminuzione della qualità di servizi e di attività ritenute indispensabili.
Ammetto con soddisfazione che il dialogo è iniziato (nei giorni scorsi si è parlato di cultura), speriamo di non restare, come sempre fino ad ora, soli e col cerino in mano.
IL RETTORE
Prof. Gian Carlo Pellacani

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto