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Unimore: nuova sede facoltà di Agraria

Redazione Controcampus 11 Ottobre 2007
R. C.
24/04/2024

Con il recente trasferimento della facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia va verso il completamento Con il recente trasferimento della facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia va verso il completamento il progetto di creazione del Campus scientifico reggiano presso l’area San Lazzaro.

Destinato alla struttura dell’Ateneo il Padiglione Besta, concessa in uso dalla Provincia di Reggio Emilia, dove vengono accolte le attività didattiche, la sede di facoltà e del dipartimento di Scienze Agrarie. La struttura dispone di una superficie utile di oltre 2.000 mq. Spesi per la ristrutturazione quasi tre milioni di euro.

“Per ultima, ma non ultima” si direbbe all’inglese, anche la facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia da qualche giorno ha una nuova sede. Abbandonati i vecchi, precari locali di via Kennedy, dove – al momento – rimangono solo i laboratori, le attività didattiche e gli studi dei docenti hanno trovato definitiva dimora nel Padiglione Besta presso il Campus universitario San Lazzaro di Reggio Emilia. Qui i 159 studenti, i dottorandi, i 24 docenti ed il personale tecnico-amministrativo disporranno finalmente di una sede idonea, appropriata alle ambizioni ed al prestigio goduto dalla facoltà.

Le operazioni connesse al trasferimento si sono concluse all’inizio di ottobre. La nuova collocazione completa il progetto dell’Ateneo, fortemente sostenuto attraverso l’accordo di programma del 2001 dalle istituzioni reggiane, di creare all’interno del Complesso San Lazzaro, un tempo sede dell’ospedale psichiatrico locale, un vero e proprio polo universitario scientifico, che raccolga su un’unica area tutti corsi di laurea sanitaria della facoltà di Medicina, attivi presso il Padiglione Livi, la facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, insediatasi già l’anno scorso nei Padiglioni Buccola, Morselli e Tamburini, ed ora anche la facoltà di Agraria, che nella logica del Campus usufruirà anche di aule aggiuntive e di un laboratorio informatico in altri padiglioni.

“La nuova sede di Agraria – ha commentato il Rettore prof. Gian Carlo Pellacani – completa un disegno di consolidamento della presenza accademica a Reggio Emilia che ci vede massicciamente presenti con 4 facoltà, 3 dipartimenti universitari, 23 corsi di laurea e 5 master. La disponibilità del Padiglione Besta è un tassello fondamentale che può in prospettiva incoraggiare lo sforzo dei docenti di questa facoltà di dar vita ad un progetto formativo innovativo, misurato sulle caratteristiche e le vocazioni di un territorio oltremodo favorevole alla crescita ed allo sviluppo di attività di studio e ricerca in campo agronomico e agro-alimentare. Esiste lo spazio, come testimoniano gli autorevoli ed apprezzati contributi in campo internazionale dei nostri ricercatori, perché questa facoltà si affermi nel contesto regionale e nazionale. Da questo momento, una volta che si andranno a definire spazi appropriati per i laboratori ed i centri di ricerca, esistono anche le condizioni strutturali perché la facoltà di Agraria di Reggio Emilia possa beneficiare del successo goduto complessivamente dal nostro Ateneo”.

Grazie all’impegno della Provincia, che ha acquistato nel 2002 dall’Azienda Sanitaria Locale 6 Padiglioni del blocco architettonico San Lazzaro (Buccola, Morselli, Tamburini, Livi, Besta, De Sanctis) destinandoli e riconvertendoli a scopi universitari, la facoltà di Agraria può ora disporre interamente del Padiglione Besta, un padiglione che consta, nei 3 piani su cui si innalza, escludendo il seminterrato, di una superficie utile di oltre 2.000 mq, sufficiente a dare respiro a buona parte delle attività didattiche del corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti ed ai 2 corsi di laurea specialistica in Controllo e sicurezza degli alimenti e in Produzioni vegetali innovative, in attesa che futuri laboratori e ulteriori completamenti rendano possibile l’utilizzazione – a regime – di altri spazi all’interno del Campus universitario.

“L’inaugurazione della nuova sede della facoltà di Agraria presso l’area dell’ ex Istituto San Lazzaro segna una tappa importante per la valorizzazione della presenza sul nostro territorio dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – hanno affermato l’Assessore provinciale all’Agricoltura Roberta Rivi e l’Assessore alla Istruzione Gianluca Chierici -. Si tratta di un obiettivo al quale le istituzioni reggiane, tra cui la Provincia, hanno lavorato da lungo tempo e verso il quale hanno investito anche risorse economiche rilevanti. Il progetto offre un doppio risultato, da un lato dedica al mondo economico il nostro impegno ad investire costantemente sulla ricerca e sulla innovazione e, dall’altro, uno stimolo ai giovani ad essere sempre più preparati per diventare sempre più parte integrante di un tessuto economico e sociale di qualità qual è quello reggiano”. “Inoltre – ha aggiunto Roberta Rivi – saluto con particolare favore il consolidarsi della presenza a Reggio della facoltà di Agraria il cui radicamento considero presupposto utile a rafforzare e a rendere sempre più competitiva la presenza di un’agricoltura e di un settore agro-alimentare qualificato come quello della nostra terra”.

Le opere di adeguamento e sistemazione degli spazi, che hanno rispettato i vincoli esistenti sull’edificio e sull’area di cui fa parte in quanto classificati come beni culturali, hanno mantenuto il più possibile l’organizzazione interna originale, recuperando le strutture architettoniche e decorative esistenti. Complessivamente sono stati spesi 2 milioni e 900mila euro per i lavori e altri 80mila per gli allestimenti.

Oltre ai locali riservati a studi per i docenti ed alle attività di supporto della facoltà e del Dipartimento di Scienze Agrarie, complessivamente sono state ricavate 4 aule da 45 posti e 1 aula da 35 posti.

“La facoltà di Agraria – ha dichiarato il Preside prof. ssa Rosanna Scipioni – vive con soddisfazione l’insediamento nella sua nuova e prestigiosa sede, che rafforza il legame con le altre entità scientifiche reggiane del nostro Ateneo, offrendo alle tre facoltà coinvolte l’opportunità di integrarsi in un vero campus universitario, destinato ad arricchirsi con strutture comuni (biblioteca di polo in primis) e di stimolanti rapporti trasversali di collaborazione scientifica e didattica. Vediamo con preoccupazione, in questo momento di festa, il disagio connesso alla separazione dai laboratori didattici e di ricerca, ma ribadiamo contestualmente il nostro impegno a soddisfare le aspettative dei giovani e del territorio nell’ambito delle produzioni agrarie e dell’agroalimentare, che continueremo a sostenere attraverso l’apporto delle nostre competenze interne e con la capacità di attrazione che possiamo esercitare per intensificare quelle collaborazioni didattiche e scientifiche, utili a rafforzarne la potenzialità formativa. Tale impegno è stato premiato quest’anno, nell’ambito delle ben conosciute indagini sulle Università condotte da Repubblica, con una lusinghiera collocazione al 4° posto tra le Facoltà di Agraria italiane ed è comprovato dall’altissima percentuale di laureati in corso, dalla qualità dei rapporti che intratteniamo con aziende ed altri enti per i tirocini formativi e dal grado di soddisfazione dei laureati triennali, che ci pone primi in Italia (dati AlmaLaurea) per il rapporto di scambio con i docenti”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto