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Ricordando Gaetano Aurelio Lanzarone

Antonietta Amato 6 Ottobre 2011
A. A.
12/12/2024

Ricordando Gaetano Aurelio Lanzarone dell'Università degli Studi dell'Insubria.

Come forse non tutti voi sapete, Elio ed io ci siamo incontrati 40 anni fa in un ufficio che si occupava di software per computer.

Abbiamo sempre avuto in comune una dedizione all’utilizzo delle nuove tecnologie alle loro applicazioni umanistiche e sociali.

In questa triste occasione, ho notato la novità di condoglianze per posta elettronica e messaggini, in aggiunta alle tradizionali telefonate e telegrammi. Anche in internet sono apparsi quasi immediatamente elogi alla brava persona che fu Elio.

La velocità delle comunicazioni, e le calde emozioni espresse, mi hanno molto commossa. Vorrei trasmettervi pochi estratti, che rafforzano i miei ricordi attraverso quello che scrivono.

Da un amico giornalista di Gaetano Aurelio Lanzarone: «Non dimenticheremo mai l’umanità, il tratto gentile, la disponibilità e al tempo stesso l’elegante riserbo che hanno accompagnato ogni momento della vita del carissimo “prof.”. Ci ha colpito anche la sua forza, la sua determinazione, quando si avvicinavano le ombre della sera. Con dedizione ed esemplare generosità ha messo la sua stupenda intelligenza al servizio dei giovani e della comunità. Ricordiamo sinceramente e con affetto un gentiluomo che ci ha onorati della sua attenzione».

Da una collega di decine di anni fa: «Ho avuto modo di conoscere Elio ai tempi del Dipartimento di Scienze dell’Informazione di via Colombo e di via Comelico a Milano. Serbo di lui il ricordo di una persona gentile, di una gentilezza che veniva da dentro e di una persona capace di sorridere con il cuore».

Dal sito web di un noto blogger: «Elio mi ha insegnato, quando ancora ero uno studente, i rudimenti di intelligenza artificiale nel suo corso di Teoria delle Decisioni, nel corso di Laurea in Scienze dell’Informazione all’Università degli studi di Milano».

Anni dopo Elio è stato il direttore del Centro di ricerca in “Infomatica interattiva” dell’Università dell’Insubria e il fondatore del corso di laurea in Informatica. Poi, insieme ad altri colleghi, ha costituito il Dipartimento di Informatica e Comunicazione e, naturalmente, Elio ne è diventato il direttore, essendone stato l’ideatore, il promotore e la persona che, con il suo entusiasmo e impegno, ha permesso di costruirlo.

Il Dipartimento ha rapidamente iniziato a crescere, sia numericamente che come riconoscimento sul territorio. Senza falsa retorica, è corretto dire che Elio è stato l’artefice di questa crescita, grazie al suo infaticabile impegno. E fino all’insorgere della malattia, Elio è rimasto saldamente al timone, conducendo il Dipartimento attraverso le perigliose acque della vita universitaria, tra riforme incombenti e difficoltà gestionali.

Caro Elio ci mancherà il tuo tatto, la tua abilità nel conciliare posizioni differenti, la tua sensibilità per le sfumature, il tuo saper leggere le opportunità e il tuo saper trovare le persone giuste. Un carissimo saluto per il tuo ultimo viaggio, Elio!

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto