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Al Teatro Carlo Gesualdo l’ultimo piatto forte di Vincenzo Salemme

Antonietta Amato 23 Gennaio 2012
A. A.
24/04/2024

Aappuntamento al Teatro Carlo Gesualdo Sabato 28 e domenica 29 gennaio con Vincenzo Salemme e il suo ultimo successo e con la più bella tra le morali“L’astice al veleno”, l’ ultimo capolavoro di Vincenzo Salemme che sta raccogliendo il plauso generale nei teatri di tutta Italia, è finalmente in scena anche ad Avellino, al Teatro Carlo Gesualdo Sabato 28 e domenica 29 gennaio 2012 .

lenuslab.com/controcampus/wp-content/uploads/spip/arton27904.jpg” alt=”Controcampus” /> Aappuntamento al Teatro Carlo Gesualdo Sabato 28 e domenica 29 gennaio con Vincenzo Salemme e il suo ultimo successo e con la più bella tra le morali“L’astice al veleno”, l’ ultimo capolavoro di Vincenzo Salemme che sta raccogliendo il plauso generale nei teatri di tutta Italia, è finalmente in scena anche ad Avellino, al Teatro Carlo Gesualdo Sabato 28 e domenica 29 gennaio 2012 .

E’ una commedia divertente e brillante che vede il susseguirsi di battute comiche e situazioni paradossali dove è impossibile non ridere a crepapelle!
Come prevede la tradizione teatrale napoletana, “L’astice al veleno” coinvolge tutto il pubblico con la sua ilarità e con i suoi spunti riflessivi che diventano un’occasione per meditare sull’attuale situazione del nostro Paese.

Lo spettacolo mette in scena una storia d’amore i cui protagonisti sono Barbara (Benedetta Valanzano) e Gustavo(Vincenzo Salemme):la giovane è un’ affascinante attrice innamorata del suo regista, il quale però non ricambia il suo amore perché sposato e non ha nessuna reale intenzione di separarsi dalla moglie. Decisa a chiudere definitivamente la relazione adultera, la ragazza decide allora, nella notte del 23 dicembre, di invitare l’amante a cena per avvelenarlo e poi uccidersi a sua volta in un estremo gesto di passione con una cena il cui piatto forte è un astice.

Quattro figure molto particolari accompagnano la nostra protagonista: sono le statue raffigurate nella scenografia, una lavandaia del cinquecento, uno scugnizzo di Gemito, un poeta rivoluzionario tratto dal Regno delle Due Sicilie, un “munaciello”( figura mitologica dell’iconografia popolare napoletana) che si esprime come un primitivo. Barbara parla con queste figure inanimate che prendono vita nella sua fantasia.

Gustavo è un bizzarro pony express: anche per lui le statue si muovono. E’ quindi evidente che tra i due c’è un forte legame che magari riuscirà a modificare gli intenti di questo appuntamento fatale.

A rendere unica questa commedia sono anche i pezzi inediti cantati dai nostri che rendono ancora più piacevole lo scorrimento della trama.

Dunque l’appuntamento è al Teatro Carlo Gesualdo Sabato 28 e domenica 29 gennaio con Vincenzo Salemme e il suo ultimo successo e con la più bella tra le morali: ”il più nobile dei sentimenti non deve nascere dalla necessità di realizzare il bisogno di un affetto, ma dal puro e semplice volersi bene.”

Antonietta Amato

© Riproduzione Riservata
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Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto