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Il Teatro Nuovo di Napoli presenta la stagione teatrale 2012/2013

Redazione Controcampus 4 Luglio 2012
R. C.
12/12/2024

Sarà affidata alla nuova creazione scenica del drammaturgo Enzo Moscato l’apertura della stagione teatrale 2012/2013 del Teatro Nuovo di Napoli, la prima interamente curata dal Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo, che, dopo aver affiancato Igina Di Napoli e Angelo Montella nella direzione della passata stagione, ne assume, quest’anno, la gestione e la direzione.

Il nuovo progetto teatrale, dal prossimo ottobre fino ad aprile 2013, muoverà nel rispetto dell’espressione artistica che ha sempre connotato la storica sala cittadina, garantendo qualità di programmazione, contemporaneità dei linguaggi, unitamente alla sempre forte relazione con il pubblico e il territorio.

La programmazione in abbonamento del Teatro Nuovo vedrà alternarsi, in scena artisti, già fortemente riconosciuti da pubblico e critica quali Enzo Moscato, Isa Danieli, Carlo Cecchi, Silvio Orlando, Stefano Accorsi, Marco Martinelli, Glauco Mauri e Roberto Sturno, Ottavia Piccolo, Alfonso Santagata, Roberto Herlitzka, Claudio Di Palma e, fuori abbonamento, un progetto del regista Antonio Latella.

Questa la proposta che, già dagli interpreti, traccia i contorni della prossima stagione teatrale della sala di via Montecalvario, le cui scelte sono orientate sulla varietà di linguaggi e contenuti, articolate in maniera omogenea all’intero programma artistico, di cui la stagione diverrà espressione.

A inaugurare la stagione teatrale, martedì 23 ottobre, sarà lo spettacolo Ta – Kai – Ta (Eduardo Per Eduardo) con Isa Danieli e Enzo Moscato, che ne firma anche il testo e la regia. La ragione principale della scrittura di questo testo è che, in questo momento e in tutta Europa, se non in tutto il mondo, è l’unico lavoro su Eduardo De Filippo scritto non da Eduardo De Filippo. Un omaggio originale, creativo, non conformista che il drammaturgo partenopeo dedica alla figura di Luisa (‘Luisella’) De Filippo, secondogenita di Eduardo, morta bambina nell’ultimo scorcio degli anni ’50. Quasi simbolo e metafora di quel breve vento di rinnovamento che carezzò Napoli dopo la seconda guerra mondiale.

Da martedì 6 novembre doppio appuntamento in scena per Carlo Cecchi, regista e interprete di Abbastanza sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill, con Tommaso Ragno, e Prodotto di Mark Ravenhill, con Barbara Ronchi.

Abbastanza sbronzo da dire ti amo? di Caryl Churchill è una commedia sul rapporto fra “a country” e “a man”, secondo l’indicazione dell’autrice. “The country” è gli Stati Uniti, “the man” è un individuo europeo e fra i due nasce e si sviluppa un rapporto d’amore omosessuale. Lo schema della commedia erotico-sentimentale tratta in realtà del rapporto storico-politico fra gli Stati Uniti e i suoi alleati.

In Prodotto di Mark Ravenhill, un regista cinematografico racconta a una star il film che intende fare. Cerca di trasmettere tutto il suo entusiasmo, sperando di conquistarla al suo film: senza la star, s’intuisce, i produttori non cacceranno the money. La storia che il regista racconta è una di quelle ridicole fiction d’amore che l’industria hollywoodiana pretende di far passare come i nuovi miti moderni.

Silvio Orlando sarà regista e interprete, con Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini, de Il nipote di Rameau di Denis Diderot, nell’adattamento di Edoardo Erba e dello stesso Orlando, in scena da martedì 11 dicembre. Il nipote di Rameau di Denis Diderot, capolavoro satirico della seconda metà del settecento, è la parabola grottesca di un musico fallito, cortigiano convinto, amorale per vocazione avvolto in un lucido cupio dissolvi. Nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, nella riduzione della vita a pura funzione fisiologica riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e delle possibilità di redimerla.

Martedì 18 dicembre il Teatro Nuovo di Napoli ospiterà Stefano Accorsi in Furioso Orlando ‘ballata in ariostesche rime per un cavalier narrante’, con Nina Savary, nell’adattamento teatrale e la regia di Marco Baliani. Dal rocambolesco proliferare di avventure e  personaggi che anima la gran giostra dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, Baliani ha scelto di seguire una sola traccia, quella che permette all’intero poema, fin dall’inizio appunto, di dispiegarsi e vivere, le orme che  Angelica lascia sul terreno, quella è la traccia da seguire.

La programmazione proseguirà con Marco Martinelli che, da martedì 22 gennaio, porterà in scena Pantani, di cui è autore, regista e interprete, unitamente a Ermanna Montanari, Luigi Dadina, Alessandro Argnani, Roberto Magnani, Laura Redaelli, Michela Marangoni, Alessandro Renda, Luca Fagioli, e altri attori in via di definizione. Marco Pantani viene ritrovato senza vita in un residence di Rimini. Aveva appena compiuto 34 anni. Dopo i trionfi al Giro d’Italia e al Tour de France, le accuse di doping a Madonna di Campiglio, rivelatesi poi infondate, l’hanno condotto a un lento ma inevitabile crollo psicologico fino a una morte forse tragicamente annunciata.

Glauco Mauri e Roberto Sturno saranno in scena, da mercoledì 30 gennaio, con Da Krapp a Senza parole di Samuel Beckett (Respiro, Improvviso dell’Ohio, Atto senza parole, L’ultimo nastro di Krapp), traduzioni teatrali di Carlo Fruttero e Franco Lucentini, regia di Glauco Mauri. Beckett, premio Nobel per la letteratura, è certamente un innovatore nella storia del Teatro. Con le sue opere ci ha mostrato un nuovo modo di interpretare il rapporto tra la vita e l’uomo: una visione grottesca che spesso sfocia in una disperata comicità. Vari momenti poetici ma lo stesso tema: l’uomo e la sua fatica del vivere.

Dopo i successi di Processo a Dio e La Commedia di Candido, saranno ancora insieme in scena, diretti da Sergio Fantoni, Ottavia Piccolo e Vittorio Viviani, con una nuova sfida, L’arte del dubbio dal libro di Gianrico Carofiglio, nella versione teatrale di Stefano Massini, da martedì 12 febbraio. Un “cabaret del dubbio” dove niente è dato per scontato, una moderna commedia dell’arte articolata in quadri, in cui i giochi di parole, lo strumento dell’interrogatorio e la forma del processo fanno sì che Ottavia e Vittorio si divertano a indossare i panni dei tipi più disparati.

Ancora un gradito ritorno sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli, da martedì 5 marzo, per il regista Alfonso Santagata in Requie a l’anema soja, due atti unici di Eduardo De Filippo (Il Cilindro e I Morti non fanno paura) con Antonio Alveario, M.Chiara Di Stefano, Rossana Gay, Jonny Lodi, Massimiliano Poli, Alfonso Santagata. Per paradosso, sotterfugi ed espedienti la morte in farsa costituisce uno dei filoni principali attorno al quale vediamo dipanarsi le vicende delle brevi ed esilaranti Cantate eduardiane.

Requie è il nuovo incontro di Santagata col teatro di Eduardo De Filippo, dopo la realizzazione, felice per gli esiti, di Quali fantasmi (tre atti unici) e Le voci di dentro.

Sempre a marzo, da martedì 12, Claudio Di Palma ed Elena Cepollaro saranno gli interpreti de La finestra sul cortile, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Cornell Woolrich, nell’adattamento e la regia di Claudio Di Palma. La finestra sul cortile, rielaborando radicalmente situazioni e ambientazioni dell’omonimo racconto, affida al rapporto tra il corpo menomato del protagonista e le virtualità proiettive del suo Personal Computer la dinamica evolutiva del giallo originario. Sguardi rubati, occhi nascosti, inattese focalizzazioni scandiscono i tempi drammaturgici ed esaltano il carattere reclusorio della vita del protagonista che, sospesa tra l’immaginazione e l’ossessione, cerca una pacificazione, una soluzione, una prova documentale.

A chiudere la stagione in abbonamento, martedì 16 aprile, sarà il debutto de Il soccombente di Thomas Bernhard, riduzione dell’omonimo romanzo a cura di Ruggero Cappuccio, con Roberto Herlitzka e Marina Sorrenti, per la regia di Nadia Baldi. Una delle opere più note di Bernhard, Il soccombente tratta del fittizio rapporto tra il famoso pianista canadese Glenn Gould e due suoi giovani compagni di studio, al Mozarteum di Salisburgo negli anni cinquanta. Sotto la guida di Vladimir Horowitz il trio studia musica e, contemporaneamente, sviluppa un rapporto di amicizia che si rivelerà drammatico per tutti e fatale per uno dei tre, il soccombente appunto.

Fuori abbonamento, la stagione teatrale del Teatro Nuovo di Napoli ospiterà, dal 20 al 24 marzo, Francamente me ne infischio, cinque movimenti liberamente ispirati a Via col vento di Margaret Mitchell, con Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca, per la regia di Antonio Latella. Liberamente ispirato al romanzo Via col vento di Margaret Mitchell, reso noto al grande pubblico grazie alla versione cinematografica di Victor Fleming (1939) con protagonista Vivien Leigh, Francamente me ne infischio è un universo che oscilla vertiginosamente tra il grottesco e il pop, tra la riflessione testuale e la contemporaneità.

Rossella O’Hara sarà il capriccio e la terra, l’egocentrismo e la piantagione di cotone, la tenacia e la schiavitù, sarà Ashley Wilkes e i gemelli Tarleton, sarà Mami e Rhett Butler. Perché Rossella è l’incarnazione del sogno americano, il sogno di ieri e l’America di oggi. La drammaturgia è a cura di Linda Dalisi, Federico Bellini, Antonio Latella.

La proposta artistica del Teatro Nuovo di Napoli rafforza e consolida il suo essere luogo di ospitalità, di idee e di confronto costante, estendendo lo sguardo alla danza, con la rassegna curata dal CDTM diretto da Mario Crasto De Stefano, ad un ulteriore sezione teatrale in definizione e “offrendo” i suoi spazi ad alcune fra le più interessanti espressioni artistiche del territorio.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto