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Cosa indossare ad un esame: cosa indossare per fare colpo

Redazione Controcampus 18 Febbraio 2013
R. C.
19/04/2024

È arrivato il fatidico giorno dell’esame: settimane e mesi passati a studiare sulle “sudate carte” sperando nella grazia del professore di turno.

Nelle 24 ore prima dell’esame siamo ridotti, spesso e volentieri, in uno stato pietoso che farebbe paura persino a Big Foot.

Spesso, finiamo per sottovalutare il nostro abbigliamento pensando che a contare sia soltanto la nostra conoscenza. Sarà davvero così? Il prof. ci giudicherà per quello che valiamo, ma questa valutazione spesso coinvolge anche il nostro aspetto, del resto siamo o no futuri professionisti.

E’ giusto allora che anche il nostro aspetto sia preparato e all’altezza dell’occasione. Ma cosa indossare ad un esame ? Ecco un breve elenco di suggerimenti utili per avere l’immagine giusta ad accompagnarci il giorno dell’appello Consigli e Spunti su cosa indossare ad un esame.

Innanzitutto, dobbiamo tener presente l’impressione che vogliamo dare al professore che ci esaminerà; la risposta, credo, sia comune a tutte le facoltà; ogni studente/essa vorrebbe trasmettere serietà, impegno, preparazione, sicurezza, curiosità e precisione. È sulla base di queste che bisogna decidere cosa indossare.

Solitamente le Facoltà Scientifico-Matematiche sono frequentate da ragazzi (tanti) e ragazze (decisamente in percentuale inferiore ai primi) che, svolgendo continuamente esami scritti, non badano alla cura dei dettagli.

La logica fila perfettamente! Sulla base di questo, dunque, l’orale (in quanto dipeso dal superamento dello scritto) viene sottovalutato. Sbagliato! L’aspetto gioca sempre la sua parte, anche quando lo scritto è da 30 e lode!

Cosa indossare ad un esame nelle facoltà umanistiche come a lettore e filosofia

Per le Facoltà Umanistiche, Linguistiche e di Formazione le cose cambiamo. In queste facoltà troviamo una maggior cura dell’aspetto da parte delle donne. Perché? La competizione femminile è decisamente peggiore della vanità.

Prima di lasciare consigli su cosa indossare ad un esame, è necessario precisare che la cura di capelli, viso e mani fa la differenza: devono essere dettagli ben curati utili ad accompagnare ed esaltare il resto.

Consiglio, per unghie ben curate, uno smalto dal colore semplice e neutrale (anche trasparente va benissimo, l’importante è che dia l’idea di cura e precisione: le mani sono il biglietto da visita di ognuno di noi!), capelli (puliti) magari raccolti in una coda o sciolti ma ben pettinati; non è consigliabile fare pettinature stravaganti né tanto meno chignon seriosi. Indubbiamente un chignon accompagnato da un tailleur semplice danno idea di serietà ma anche di noia, diciamocelo! Gli esami sono tutti importanti, è bene vestire dunque con semplicità e freschezza.

Consiglio a tutte un bel jeans con abbinato un maglioncino semplice, ma dal colore vivo che esalti il vostro viso; se avete la gran fortuna di avere occhi chiari vi consiglio un colore in particolare: un maglioncino blu elettrico a tinta unita vi darà una luminosità non indifferente al viso.

Per quanto riguarda il jeans, l’importante è che sia ben stirato e aderente, in modo da adattarsi alle vostre forme e da essere, soprattutto, comodo: è probabile dobbiate stare ore ad aspettare è bene non mettere abiti che facilmente si stropicciano, rischiate di andare davanti al prof come se foste appena uscite dalla lavatrice!

Siamo in estate, fa caldo i jeans attillati fanno sudare; che fare

A tal proposito, se proprio non sopportante un pantalone lungo, vi consiglio un pinocchietto di cotone oppure una gonna, possibilmente non corta ma di una lunghezza che arrivi al ginocchio. Abbinatela con una maglietta di cotone, l’importante è che non sia troppo scollata o in alternativa con una camicia sarà perfetta, possibilmente chiara così da dare l’idea di semplicità.

Si tratta di abbigliamenti piuttosto semplici ma spesso capita che, credendo di fare colpo, si esageri nella scelta: indossare abiti troppo seri o troppo provocanti potrebbe creare l’effetto contrario!

La semplicità d questi abiti deve essere, però, valorizzata con qualche particolare: Collane, magari  lunghe ma non appesantite da particolari sfarzosi, bracciali oppure orecchini. A questo proposito, se l’esame è d’inverno e indossate maglioncini a tinta unita, potete mettere un paio di orecchini grandi (ma non eleganti) che valorizzino capelli raccolti a coda di cavallo (è la classica pettinatura delle studentesse il giorno dell’esame: nasconde lo stato malandato causa studio dei nostri capelli). In estate vale lo stesso discorso: optate per qualche bella collana o bracciale colorato (se gesticolate sottolinea il movimento) oppure un paio di orecchini piccoli ma di un bel colore vivo.

Ricordate: non indossate troppi accessori. Vi consiglio di sceglierne uno fra questi: non state andando a prendere un gelato al bar o a ballare sulla spiaggia, state per dare un esame e l’idea che dovete dare è di cura, non certo di eccessività o vanità. Infine le scarpe: d’inverno uno stivaletto o anche una scarpa da ginnastica (se si indossa un jeans) permettono di star comode e di mantenere un immagine ben curata. In primavera/estate consiglio una ballerina oppure un sandalo non troppo alto: il tacco non è molto adatto a queste occasioni poiché, oltre che fuori luogo, è anche scomodo.

Ma se siete degli uomini ecco cosa indossare ad un esame

Per i ragazzi non si necessita della cura di molti dettagli, ma è opportuno seguire qualche giusto consiglio su cosa indossare ad un esame per fare la differenza

Andrà benissimo un pantalone e una camicia; vi consiglio una t-shirt con una camicia abbinata, magari aperta sul davanti, che regala semplicità e allo stesso tempo cura nello stile.

Evitate, in estate, camice a maniche corte o canotte, non siete all’happy hour o un palestra! Quando fa troppo caldo e volete mettere soltanto una maglietta, una t-shirt in cotone non aderente andrà bene. Evitate quelle aderenti e di colori chiari (come il bianco), è necessario indossare qualcosa di  traspirante e leggero: la combinazione caldo – agitazione non aiuta il livello di sudorazione.

Per quanto riguarda le scarpe, che sia estate o inverno, mettete scarpette da ginnastica ma evitate quelle specifiche per la palestra, un paio di scarpe sportive o le mocassino andranno bene

In conclusione, oltre a darvi idee su cosa indossare ad un esame, vi consiglio di non dimenticare di studiare: potete indossare anche in pigiama o con un Valentino, non fa alcuna differenza se farete scena muta!

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto