>
  • Coniglio
  • Scorza
  • Pasquino
  • Cacciatore
  • Valorzi
  • Andreotti
  • Meoli
  • Algeri
  • Gnudi
  • Carfagna
  • Grassotti
  • Cocchi
  • Gelisio
  • Dalia
  • Rinaldi
  • Baietti
  • Bonetti
  • Rossetto
  • Leone
  • Miraglia
  • Casciello
  • De Luca
  • Chelini
  • Catizone
  • Alemanno
  • Ward
  • Paleari
  • Falco
  • Crepet
  • De Leo
  • Buzzatti
  • Mazzone
  • Liguori
  • de Durante
  • Tassone
  • Boschetti
  • Quarta
  • di Geso
  • Ferrante
  • Antonucci
  • Barnaba
  • Romano
  • Bruzzone
  • Califano
  • Quaglia
  • Bonanni
  • Romano
  • Santaniello
  • Napolitani

Cosa fare nel caso di terremoto: prima, durante e dopo la scossa

Antonietta Amato 24 Agosto 2016
A. A.
19/03/2024

Consigli su cosa fare nel caso di terremoto a scuola al chiuso o all'aperto: come comportarsi prima, durante e dopo la scossa.

Vademecum e guida della protezione civile e della croce rossa.

L’Italia è un Paese con elevato rischio sismico. Le zone più a rischio per il terremoto sono il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, la Liguria Occidentale, le zone dell’Appennino Settentrionale che vanno dalla Garfagna al Riminese. Tra le zone più pericolose e a rischio sismico ci sono ance quelle situate lungo l’Appenino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale.

Sapere cosa fare nel caso di terremoto può essere fondamentale per la salvezza della propria vita.

Esistono delle istruzioni, diffuse dalla Protezione Civile e Croce Rossa, che spiegano cosa fare prima, durante e dopo il terremoto.

L’elevato rischio sismico diffuso in Italia, costringe tutti a sapere dove mettersi in caso di sisma, sia che ci si trovi in casa, a scuola o per strada.

E allora cosa fare nel caso di terremoto? Quando si verifica una scossa sismica, questa provoca delle oscillazioni. A causare danni a cose e persone non è il tremore della terra in se’. Il crollo di edifici, case e strutture edificate, nonché le conseguenze che queste oscillazioni possono determinare su queste possono essere determinanti. A parità di distanza dall’epicentro (luogo in superficie in cui il terremoto è avvertito maggiormente), esistono diverse variabili che possono influenzare l’intensità di scuotimento.

Vediamo come proteggersi e quali sono i luoghi più sicuri in cui ripararsi in caso di scossa.

Cosa fare nel caso di terremoto a scuola, casa, in strada: info Croce Rossa e Protezione Civile

Cosa fare nel caso di terremoto

La scienza non è ancora in grado di prevedere il giorno e il luogo esatto in cui si verificherà una scossa sismica. Le oscillazioni del suolo sono causate dalla disomogeneità interna della Terra, che spinge le masse rocciose le une contro le altre. Quando alcuni strati collidono, si urtano o si spostano, determinano uno sforzo ed il conseguente accumulo di energia. Per sapere cos’è un terremoto, basti pensare che quando tale sforzo supera il limite di resistenza, le rocce si rompono e viene sprigionata energia. Questa energia viaggia attraverso la terra sotto forma di onde che si manifestano attraverso movimento del terreno. Queste oscillazioni possono essere di diversa intensità, a seconda che l’ipocentro (dove si è generato il terremoto) sia più o meno vicino alla superficie terrestre.

Ma cosa fare nel caso di terremoto, come comportarsi e dove mettersi? La Protezione Civile ha indicato un vademecum da seguire nel caso in cui ci si trovi nel bel mezzo di uno sciame sismico.

In caso di luogo chiuso come in casa o a scuola:

  • trovare riparo sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a parete portante;
  • fare attenzione alle cose che potrebbero colpire cadendo: mobili, vetri, contro soffitti ecc.;
  • fare attenzione alle scale, possono danneggiarsi pericolosamente;
  • evitare l’uso dell’ascensore, potrebbe bloccarsi e non lasciare via di scampo;

In caso di luogo aperto come una via o vicolo:

  • allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche o altri oggetti che potrebbero colpire;
  • evitare luoghi pericolosi come ponti, spiagge e altre zone in cui si potrebbero verificare perdite di gas o frane.

Precauzioni da prendere in caso di terremoto: consigli protezione civile

Non potendo in alcun modo prevedere quando ci sarà la prossima scossa sismica, quello che resta da fare è cercare di prepararsi al meglio per evitare spiacevoli conseguenze. Alcune zone sono più a rischio di altre. Infatti esistono particolari condizioni del territorio, come il tipo di terreno e dalla forma del paesaggio. Generalmente lo scuotimento è maggiore nelle zone in cui i terreni sono soffici. Mentre è avvertito in maniera minore laddove sono rigidi come la roccia. Inoltre, le scosse sono avvertite maggiormente se ci si trova in zone collinari e montuose.

Non basta sapere cosa fare nel caso di terremoto. Occorre anche prendere le dovute precauzioni. La Protezione Civile consiglia di rinforzare muri portanti o di migliorare i collegamenti fra pareti e solai. Se si abita in case non di recente costruzione, l’intervento di un tecnico può rivelarsi provvidenziale.

In casa possono essere presi dei piccoli accorgimenti. Ecco cosa fare nel caso di terremoto:

  • allontanare da letti e divani i mobili pesanti;
  • fissare alle pareti scaffali, librerie o mobili alti;
  • sistemare gli oggetti pesanti su ripiani bassi;
  • individuare zone sicure in cui ripararsi in caso di terremoto: vani porte, angoli pareti, tavoli;
  • organizzare una cassetta di pronto soccorso con torcia, radio a pile, garze e farmaci.

Sapere in anticipo come comportarsi è fondamentale. La paura e l’agitazione in caso di scossa sismica prendono il sopravvento.

Consigli su cosa fare in caso di terremoto

Consigli in caso di terremoto

Infine, tra le cose da sapere rispetto a cosa fare quando c’è un terremoto, ricordarsi sempre di mantenere la calma in qualsiasi situazione, sia per mettere in sicurezza se stessi che gli altri.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Antonietta Amato Studentessa alla facoltà di Economia, è entrata nel mondo del giornalismo giovanissima. Ha partecipato in qualità di direttrice ad un progetto che prevedeva la diffusione locale di un giornale prodotto completamente da ragazzi, i cui proventi sono stati devoluti interamente all’Unicef . Animata anche dalla passione per la scrittura, si è diplomata con una buona media al liceo classico, si è iscritta alla facoltà di economia e gestisce un’attività commerciale, ma continua a coltivare il sogno di poter lavorare un giorno in un’azienda che faccia dell’informazione apartitica la sua capacità distintiva. Il suo compito a Controcampus prevede la risoluzione di tutte le questioni relative alla organizzazione amministrativa, gestione utenze presso la testata: sarà ben disponibile a dare ai nostri collaboratori tutte le relative informazioni. Leggi tutto