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Concorso scuola ordinario Infanzia e Primaria 2019: bando e date

Daniela Saraco 23 Luglio 2019
D. S.
24/04/2024

Ultime notizie concorso scuola ordinario Infanzia e Primaria 2019: ecco quali sono le news sul bando e date, e ancora quali sono i requisiti necessari e le prove da superare.

In Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata l’autorizzazione per l’avvio del concorso scuola  a cattedra per Infanzia e Primaria.

A Maggio, dopo mesi di scioperi e lotte sindacali, era stato raggiunto l’accordo tra i sindacati ed il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che garantiva , appunto, l’indizione di nuovi concorsi.

Tutto pronto, quindi, per l’attivazione della procedura concorsuale ordinaria per scuola Infanzia e Primaria che vedrà l’inserimento di nuovi docenti: bando imminente.

Le assunzioni, per un totale di  16.959 posti,  saranno suddivise in  due anni scolastici, ovvero: 624 posti per l’anno 2020/2021 e 335 per l’anno 2021/2022.

I concorsi verranno banditi ogni 2 anni per i ruoli e per le regioni nelle quali ci sia un’effettiva necessità di personale docente e, solamente in prima applicazione, qualora le graduatorie precedenti siano esaurite. Questo concorso fa parte dei tre programmati dal Ministero della Pubblica Istruzione. Si attendono, infatti, altri due bandi, ovvero un concorso straordinario per i docenti con 36 mesi di servizio e di uno ordinario per i docenti della secondaria di I e II grado.

I requisiti di accesso sono :

  • Laurea in Scienze della formazione primaria;
  • Diploma magistrale  con  valore  di  abilitazione  e  diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli  istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero  e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente,  conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002;
  • Analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal MIUR.

Per i posti di sostegno è necessario essere anche  in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. I candidati possono concorrere solamente in un’unica regione per una o più procedure concorsuali.

Ultime notizie concorso scuola ordinario Infanzia 2019: quali sono le date e quando esce il bando

Il Concorso Ordinario Infanzia e Primaria è già stato autorizzato,quindi la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale è davvero imminente. La procedura selettiva è organizzata in tre prove, ovvero:

  • preselettiva, attivata qualora il numero dei candidati sia superiore a 4 volte il numero dei posti a concorso;
  • scritta;
  • orale.

Il termine di partecipazione alla procedura cade al trentesimo giorno rispetto alla pubblicazione del bando.

La prova preselettiva del Concorso Ordinario Infanzia e Primaria verrà attivata nel caso in cui le domande superino di 4 volte il numero dei posti messi a concorso.

Si svolge con la tecnica  computer-based e verifica le conoscenze di logica, di comprensione del testo e della normativa scolastica. Il punteggio della prova preselettiva non incide sulla valutazione finale della graduatoria di merito. I candidati che avranno superato la preselettiva sono ammessi alla prova scritta, differenziata per posti comuni e posti di sostegno.

Prova scritta differenziata per posti comuni e posti di sostegno

  • 2 domande con risposte aperte su tematiche disciplinari, culturali e professionali per accertare le conoscenze e le competenze didattico-metodologiche;
  • 1 comprensione del testo in lingua inglese, livello B2, con 8 domande a risposta chiusa.

sostegno:

  • 2 quesiti a risposta aperta sulle metodologie didattiche di intervento su diversi tipi di disabilità e sull’inclusione scolastica;
  • 1 comprensione del testo in lingua inglese, livello B2, con 8 domande a risposta chiusa.

L’ultimo step è la  prova orale, che verifica  le competenze nella progettazione di un’attività didattica e la lingua inglese .

Concorso scuola ordinario Primaria 2019: novità sul bando e date

E’ tutto pronto, dunque, per l’uscita del bando  che, probabilmente, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro la prossima  settimana.

Il Ministro dell’Istruzione, Marco Busetti, ha dichiarato su Facebook “ Autorizzato il reclutamento di 16.959 nuovi insegnanti per le scuole dell’infanzia e primaria. A breve pubblicheremo il bando. Il nostro impegno continua, il nostro lavoro per la scuola non si ferma!” Inserendo nel finale l’hashatg #dalleparoleaifatti.

Presto, quindi, ci sarà una grande opportunità lavorativa per i laureati in Scienze della formazione primaria, o  per i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002. Questi ultimi , a differenza di quanto previsto per il concorso scuola secondaria, non avranno bisogno del  conseguimento dei 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto