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Esami di Stato di Perito Agrario e Perito Agrario Laureato 2019

Daniela Saraco 7 Ottobre 2019
D. S.
19/04/2024

Bando esami di Stato di Perito Agrario e Perito Agrario  Laureato 2019: le date delle prove scritte e orali e  i requisiti di accesso.

Ma come  partecipare agli esami di stato  di  Perito Agrario e Perito Agrario Laureato 2019? Scopriamolo subito.  Consulta il bando per saperne di più. I consigli del Perito Gennaro Donnarumma.

Il perito agrario, insieme all’agrotecnico, svolge un ruolo di primaria importanza all’interno del settore agricolo. Rientra nella categoria dei consulenti aziendali. È un professionista multiruolo chiamato a svolgere un ampio numero di mansioni trasversali nel comparto dell’agricoltura e della zootecnia. Come si diventa periti agrari? Terminato  il piano di studi quinquennale e conseguito il diploma, il perito  effettua  un periodo di tirocinio presso lo studio di un professionista  già abilitato. E’ un Tirocinio Biennale che permette  l’iscrizione all’esame di Stato.

Il Perito Agrario iscritto in un Albo può  esercitare la professione in tutto il territorio dello Stato. La sessione unica degli Esami di Stato 2019 per l’abilitazione alla professione di perito agrario è indetta dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Nella  Gazzetta Ufficiale n. 36 del 7 Maggio 2019 è pubblicato il relativo bando.

Tutti  i candidati con il  titolo accademico richiesto ,entro il termine stabilito, possono partecipare alla sessione.  Agli esami di abilitazione all’esercizio della professione , infatti, si accede  con il diploma specifico.  Sono  ammessi,  altresi’,  i  candidati periti agrari laureati in possesso di  uno  dei  seguenti  titoli :

  • diploma universitario triennale
  • laurea
  • lauree  specialistiche

Esami di Stato di Perito Agrario e Perito Agrario Laureato 2019: date e modalità – Bando PDF

Il candidato presenta una domanda di partecipazione secondo una delle tre modalità, ovvero:

  • a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.
  • a mano: è importante farsi rilasciare la  ricevuta con la data di presentazione ed il numero di protocollo;
  • tramite posta elettronica certificata al Collegio competente. Per la data  fa fede la stampa che documenta l’inoltro della Pec.

Gli Esami iniziano in tutte le sedi nello stesso giorno. Il 19 e 20 Novembre le Commissioni esaminatrici svolgono una riunione preliminare per gli adempimenti previsti. Il 21 Novembre inizia la prima prova scritta. Il 22 Novembre segue la seconda prova scritto- grafica. 

Come prepararsi all’esame di Stato di Perito Agrario: consigli utili

Un recente accordo tra i vari Collegi dell’ordine ha istituto un corso post diploma di 800  ore che sostituisce l’attuale tirocinio.  L’obiettivo è  di  fornire  una  adeguata  e  solida  preparazione tecnico-pratica  per i futuri periti agrari.  Il corso è aperto  a tutti i diplomati  dell’  istituto agrario.

Il Perito Agrario Gennaro Donnarumma, consiglia: Quando mi sono diplomato non esisteva l’esame abilitante alla professione e neanche il tirocinio obbligatorio. I ragazzi , però, non erano preparati sulla parte pratica di  questo lavoro. Credo che la passione sia essenziale in campo, , ma una adeguata preparazione specifica risulta necessaria.” – Dice l’agronomo Donnarumma –

– Continua il dott. Gennaro Donnarumma. – “Negli anni ho seguito molti giovani diplomati per la preparazione agli esami. Sono molto utili  i manuali di testo specifici e le tracce degli esami svolti gli anni precedenti. E’ necessario studiare ed esercitarsi con costanza. Lo scopo è quello di verificare alcune capacità. Come identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali. Oppure gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. I Periti agrari devono , inoltre, partecipare ad eventi,seminari, convegni o seguire i corsi di formazione e aggiornamento,così da  ricevere ed accumulare anche  crediti formativi professionali.”

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto