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Violazione della quarantena da Coronavirus: sanzioni e ricorso

Redazione Controcampus 4 Maggio 2020
R. C.
16/04/2024

Ecco cosa succede in caso di violazione della quarantena da Coronavirus:  quali sono le sanzioni, come fare per attivare ricorso dopo multe e quali sono i decreti che la regolano.

Trasgredire la quarantena fiduciaria o obbligatoria (per chi è positivo al Covid 19), in questa fase 2 potrebbe compromettere la salute degli altri.

I decreti che disciplinano la questione sono tanti ed è facile incorrere in equivoci, motivo per cui si ricorre al ricorso, in caso di multe: ecco come attivarne uno a seguito di una sanzione per la violazione della quarantena da Coronavirus.

La prassi giuridica, si sa, è complessa e spesso poco chiara per i non addetti ai lavori. Ne abbiamo parlato con l’avvocato penalista Raffaella Sirone. A lei abbiamo chiesto come fare ricorso in caso di multa per la violazione della quarantena da Coronavirus.

“Quali sono le sanzioni in caso di violazione delle regole durante il lockdown?“. Non tutte le nazioni si sono mosse allo stesso modo. In Nigeria, per esempio, a seguito del mancato rispetto delle restrizioni imposte, l’esercito ha fucilato un gruppo di persone. Nelle Filippine, allo stesso modo, il governo ha usato modi violentissimi di reprimere le ribellioni alle regole imposte per contenere il contagio.

In Italia, la situazione non è la stessa. Ma cosa si rischia con la violazione della quarantena? Il governo ha emanato a partire da febbraio una serie di decreti che disciplinano sanzioni e multe per chi esce senza motivo. Vediamo come stanno le cose nel dettaglio.

Quali sono le sanzioni per violazione della quarantena da Coronavirus, previste in decreto

In primo luogo, vediamo quali sono le sanzioni previste per la violazione della quarantena da Coronavirus. Parola all’esperta, l’avvocato Raffaella Sirone. Quali sono i decreti interessati? “L’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio e la limitazione degli spostamenti delle persone, a seguito dell’emergenza sanitaria del Covid 19, è stato regolato da diverse disposizioni normative che si sono susseguite nel tempo.

Le più significative sono le seguenti. Il DPCM del 08/03/2020 che limitava lo spostamento delle persone solo per alcune regioni e province della penisola. Successivamente tali restrizioni venivano estese a tutta la penisola con il dpcm del 09/03/2020. Con esso si limitava lo spostamento delle persone su tutto il territorio nazionale e lo vincolava ad alcuni casi, ovvero esigenze lavorative, situazioni di necessità ed urgenza o motivi di salute. Poi, il Governo ha emanato il decreto legge n.19 del 25.03.2020 con il quale venivano riviste e rafforzate le disposizioni già contenute nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri”- specifica l’avv, Sirone.

Quali sono le sanzioni in caso di violazioni della quarantena obbligatoria

In caso di violazione della normativa che regola la limitazione dello spostamento delle persone senza giustificato motivo, l’art. 4 comma 1 d.l 25/03/2020 n°19 punisce tali comportamenti con la sanzione amministrativa pecuniaria edittale da euro 400,00 ad euro 3000,00. La violazione in questione, se commessa con l’utilizzo di un veicolo, determina l’aumento della sanzione fino ad un terzo. In caso di ripetizione della violazione della stessa disposizione la sanzione amministrativa è raddoppiata.” – fa sapere l’avvocato Sirone –

“Si precisa che, se il pagamento avviene entro 30 giorni dalla contestazione o notificazione dell’accertamento della violazione, la sanzione è ridotta del 30% ai sensi dell’art. 108 comma 2 del d.l 17/02/2020 n°18.” – continua Sirone – “Unitamente alla sanzione pecuniaria l’organo accertatore, in virtù delle ordinanze emesse dai Presidenti delle Regioni, può adottare dei provvedimenti provvisori. Tra questi, l’invito al trasgressore a far rientro e di portarsi in isolamento domiciliare presso la propria abitazione con conseguente trasmissione delle informazioni al Dipartimento di prevenzione dell’Asl territorialmente competente”.

Ricorso a sanzione per violazione decreto restrizioni per Covid-19

Prima di capire, come fare il ricorso per la violazione delle restrizioni del Covid 19, ci siamo chiesti per quali reati sono previste le sanzioni?

Per quanto riguarda le sanzioni, – dice l’avvocato Raffaella Sirone – dapprima l’allontanamento ingiustificato dal proprio domicilio integrava la contravvenzione di cui all’art. 650 del c.p, ovvero l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Tale reato, però, è stato depenalizzato con il decreto Legge del 25.03.2020. Da quel momento il soggetto che si allontana senza comprovate esigenze incorre in una violazione di natura amministrativa. In aggiunta a quest’ultima, a seguito dell’entrata in vigore del decreto Legge, possono, però, configurarsi altre fattispecie delittuose.”

“In primis, – continua la penalista – il delitto di epidemia colposa previsto e punito dall’art. 452 c. 1, n. 2 c.p. disciplinato nell’ambito dei delitti colposi contro la salute pubblica. Tale reato si configura quando un soggetto causa per colpa un’epidemia tramite la diffusione di germi patogeni. E poi, il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico previsto e punito dall’art. 483 del c.p, quando un soggetto nello spostarsi dal proprio domicilio dichiari una circostanza di necessità ed urgenza non vera”.

In quali casi si può fare ricorso? L’accertamento della violazione amministrativa può essere contestato allorquando l’organo accertatore non ha preso in dovuta considerazione le giustificazioni e le motivazioni addotte dal presunto trasgressore”.

Come preparare ricorso per violazione della quarantena da Coronavirus

Vediamo, dunque, come preparare un ricorso di questo tipo e come contestare una sanzione dopo aver violato le restrizioni. (com’è già avvenuto in molti casi) La parola, ancora una volta, all’esperta.

Il trasgressore entro trenta giorni dall’avvenuta contestazione o notificazione della violazione può inviare al Prefetto, al Presidente della Regione o al Sindaco del Comune, degli scritti difensivi con allegata documentazione con i quali si evidenzia la legittimità dei comportamenti contestati chiedendo di essere sentito in merito.” – fa sapere l’avv. penalista Sirone –

L’autorità competente escusso l’interessato, ove questo ne abbia fatto richiesta, ed esaminate le giustificazioni dichiarate a sostegno della contestazione dell’accertamento della violazione amministrativa, se ritiene fondata la contestazione emette ordinanza motivata con la quale viene determinata la somma dovuta per la violazione con contestuale ingiunzione di pagamento. Avverso tale ingiunzione è possibile proporre opposizione dinanzi all’autorità Giudiziaria ordinaria. Viceversa, nel caso in cui gli scritti difensivi siano ritenuti fondati l’autorità investita della questione emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti con comunicazione integrale all’organo che ha redatto il rapporto” – Conclude l’avvocato Raffaella Sirone. –

© Riproduzione Riservata
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Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. 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