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Regole per la scuola per riapertura a settembre: quali sono

Daniela Saraco 18 Giugno 2020
D. S.
12/12/2024

La nuove regole per la scuola per rientro, dal primo settembre scuole aperte, dal 14 avvio alle lezioni e linee guida per il rispetto delle regole in tutta sicurezza.

La riapertura della scuola a settembre avverrà secondo nuove regole. La scuola non si è fermata grazie alla DAD, ma finalmente a settembre si ritorna tra i banchi. Il Comitato Tecnico Scientifico ha elaborato le linee guida per un rientro in sicurezza: orari di ingresso differenziati, didattica a distanza anche alle medie, distanziamento sociale in palestra, pulizia e igiene.

Dal primo settembre 2020 le scuole saranno attive. Mentre le attività didattiche dovrebbero ripartire il 14 settembre 2020, anche se molti governatori non sono d’accordo visto lo svolgimento delle elezioni per il 20 settembre . Il Governo vorrebbe trovare nuovi spazi per i seggi elettorali proprio per non interrompere le lezioni.

Abolita l’idea del para fiato in plexiglas tra i banchi, è necessario, invece, mantenere il distanziamento sociale. Tornare a scuola in presenza, dunque, ma anche e soprattutto in piena sicurezza.

Tanti i dubbi che assalgono docenti e famiglie. Saranno rispettate tutte le regole per la scuola? Serviranno a non creare possibili contagi? Per i più piccoli come è possibile mantenere la distanza? Di certo oltre il lavoro del Governo e del comitato tecnico è necessario l’impegno da parte di tutti gli operatori del comparto scuola e dei genitori. Il Premier e Azzolina  sono  al lavoro per riportare tutti gli studenti in classe. Il Miur ha comunicato il piano di riapertura  integrato da quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione. La scuola dovrà infatti conciliare il contenimento del rischio di contagio con il recupero della normale attività per studenti e lavoratori del mondo dell’Istruzione. Vediamo dunque le nuove regole per la scuola.

Quali sono le nuove regole per la scuola per frequentarla in sicurezza dal 4 settembre

Il distanziamento fisico, le misure di igiene e prevenzione sono le basi su cui far ripartire docenti e studenti. Saranno rimodulati, dunque, spazi e comportamenti. E’ previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro anche nelle aule. Vanno, invece, garantiti due metri di distanza per le attività svolte in palestra.

Andranno limitati gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione o per programmare attività didattiche. La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Per evitare il rischio assembramento, infatti, saranno riorganizzati l’ingresso e l’uscita degli studenti, con uno scaglionamento orario.

Le famiglie dovranno misurare la temperatura corporea degli studenti . Chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5 dovrà restare a casa. Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Ogni istituto avrà dispenser con prodotti igienizzanti. Gli alunni sopra i 6 anni devono indossare la mascherina, mentre quelli della scuola dell’infanzia sono esonerati da qualsiasi dispositivo di sicurezza.

Riapertura scuole a settembre: come fare e quali regole rispettare

Il Miur spera di tralasciare la DAD e di continuare le lezioni in presenza. Di conseguenza, è necessario rimodulare gli spazi. Questo comporterà molti cambiamenti. Anzitutto molti istituti dovranno individuare tutti gli spazi che potrebbero essere adibiti ad aule. L’impegno è richiesto a tutte le scuole per poter riorganizzare i propri spazi. Dunque aule, mense, laboratori, palestre, vanno riviste per garantire agli studenti la distanza sociale. E se non fosse possibile? E’ prevista  la didattica a distanza a turni alterni, ma solo per le scuole di medie e superiori.

Come per tutte le aperture che hanno interessato l’Italia, anche a scuola verrà data la priorità alla sicurezza, al distanziamento e all’igiene. Poco prima della riapertura delle scuole, tutti gli istituti dovranno effettuare un’accurata ed approfondita pulizia e sanificazione di tutti gli spazi a cui accederanno gli studenti ed il personale scolastico. Le famiglie, invece, dovranno impegnarsi per non creare disordine sia nell’accompagnare i bambini in aula  sia nel prepararli a quelle che sono le nuove regole da rispettare a scuola.

Elenco delle regole per la scuola superiore, materna, infanzia e asilo

Il Governo ha stabilito norme da seguire per il rientro a settembre per ogni ordine e grado di scuola. Vediamo nel dettaglio quali sono.

Per la scuola dell’infanzia bisognerà far comprendere ai bambini i nuovi comportamenti da seguire attraverso lezioni- gioco per abituarli gradualmente ai cambiamenti, ovvero:

  • Lezioni  al mattino
  • Riduzione del gruppo sezione
  • Ingressi scaglionati
  • I genitori non potranno accompagnare i loro bambini nelle aule
  • Gli ambienti mensa non saranno utilizzati e i bambini mangeranno nelle aule di appartenenza

Alla scuola primaria saranno privilegiate le attività mattutine, pertanto non sono state pianificate attività extra-curricolari:

  • Lezioni  al mattino
  • Frequenza da lunedì a sabato per 4 ore 
  • Riduzione del gruppo classe
  • Ogni gruppo avrebbe due insegnanti che coprirebbero l’orario per 3 giorni ciascuno
  • Abolizione del servizio mensa

Nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, è stata pianificata la possibilità della Dad per le classi numerose e l’orario ridotto. In particolare:

  • Lezioni modulari di 45 minuti,  con metà gruppo classe, mentre l’altra metà del gruppo classe potrebbe seguire la lezione da remoto o in  altra aula, con un secondo docente;
  • Riduzione dell’orario  giornaliero;
  • Scaglionamento  degli orari di entrata e uscita;
  • Riducendo l’orario, sarà abolito il servizio mensa.

In conclusione, qualunque sia l’ordine o il grado, tutti devono rispettare le nuove regole per la scuola per rientrare a settembre  in assoluta sicurezza.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto