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Come diventare barman: cosa fare, corsi e formazione

Daniela Saraco 2 Ottobre 2020
D. S.
15/12/2024

Consigli per sapere come diventare Barman professionista e di successo: cosa fare e quali sono le caratteristiche principali: corsi, formazione e quanto si guadagna.

Tutto quello che devi sapere su come si diventa barman professionista: dai corsi per imparare come  preparare drink e cocktail ai percorsi formativi, associazioni barman, pratica e allenamento.

Molti ragazzi decidono di lavorare in bar e caffetterie quando non vogliono più studiare. Molti altri lo fanno come lavoro part-time. Tanti altri, invece, sono appassionati di liquori e preparazioni. Sono tante le motivazioni che spingono a diventare professionisti del settore, e magari aprire un bar o un locale da soli, o organizzare eventi. Per diventare bartender esperto, per imparare le ricette, le tecniche di miscelazione e conoscere i segreti del mondo della mixology, occorre studiare, allenarsi e restare sempre aggiornati. Ma andiamo con ordine, e vediamo le possibili alternative per sapere come diventare barman.

Il primo passo è sicuramente frequentare la scuola alberghiera seguendo l’indirizzo servizi di sala e vendita. Una volta ottenuto il diploma, è necessario iscriversi a corsi di formazione professionali. Negli ultimi anni le Province e le Regioni propongono percorsi formativi mirati a fornire nozioni di base sulle tecniche di questo mestiere.

Inoltre c’è una ampia scelta per i corsi privati delle maggiori associazioni del settore. Si parte da quelli base dalla durata di circa 40 ore dal costo inferiore ai 1000 euro. Ci sono poi quelli   specialistici come la “Miscelazione avanzata” di circa 20 ore, offerti ad un prezzo di circa 500 euro.

Ma quali scegliere? Per valutare un corso è importante considerare la struttura, il profilo professionale dei docenti e i riconoscimenti ottenuti. E’ importante valutare anche il livello e la qualità dei prodotti che vengono utilizzati durante le lezioni. Inoltre i corsi devono comprendere sempre una parte pratica con un barman di esperienza. Infine bisogna completare il percorso professionale di barman con il superamento dell’esame di idoneità per l’attività di somministrazione di alimenti e bevande. Vediamo nel dettaglio le scuole e le associazioni che consentono di sapere come diventare barman.

Come diventare barman professionista di successo: cosa fare e quali sono le caratteristiche principali

Come diventare barman? E’ necessario studiare molto per diventare bartender professionisti e di successo nel Food e Beverage. Come in tutte le professioni, è necessario impegnarsi, perché la preparazione di cocktail non può essere improvvisata. Esistono tante scuole e associazioni che propongono corsi. I più conosciuti sono quelli dell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori (Aibes). Poi c’è l’Associazione Italiana Bartender & Mixologist (Aibm) e la Federazione Italiana Barman (Fib).

Nelle lezioni principali si apprendono le tecniche di preparazione dei cocktail classici, dall’Americano al Negroni, dal Mojito al Daiquiri. Si apprendono le nozioni base per lavorare in locali commerciali, come pub, bar, ristoranti e discoteche. Nelle lezioni avanzate, invece, si acquisiscono competenze che permettono di rivisitare i cocktail e si impara a fare preparazioni. In questo modo si potrà lavorare in locali più prestigiosi, come cocktail bar, speakeasy e ristoranti ed alberghi di lusso.

Adesso che sai quali sono le scuole, le accademie ed i corsi che insegnano come diventare barman, scelta dipenderà da molteplici fattori. Certamente i corsi professionali presso accademie certificate, aule idonee per la pratica e esperti professionisti pronti a svelare i trucchi del mestiere e le tecniche affinate da anni di esperienza, poso certamente più costose. Il costo dipenderà poi anche dal corso professionale scelto, ed i prezzi variano molto. Altra strada da poter percorrere per diventare bar man, è quella dell’esperienza diretta, dell’apprendistato, lavorando sul posto e copiando i gesti e le tecniche dei professionisti al lavoro.

Ma cosa fare per diventare un barman di successo? A riponderci è Danilo Negri, barman presso l‘Eden Roc di Positano:” Come diventare barman? Non c’è un modo preciso. Può succedere per gioco, per casualità o per passione. Nel mio caso è un mix di questi tre elementi, proprio come in un cocktail.”

Danilo prosegue:”Tutto è iniziato 11 anni fa. Ero totalmente estraneo al mondo dei liquori, anzi, non ero neanche un bevitore. Mi fu proposto di lavorare in un bar di un albergo e inventai un corner di soli mojito. Imparai a memoria tutte le bevande a menù, ma spesso non conoscevo i bicchieri in cui versarle.”

“Non mi arresi e inizia a studiare. Ho avuto, inoltre, la fortuna di incontrare un bar manager preparatissimo che mi ha insegnato tanto. Si diventa un barman affermato grazie alla volontà, alla passione e alla curiosità di apprendere sempre! Ma soprattutto è necessario non sentirsi mai arrivati!”

Chi è un bar-man, cosa fa e quanto guadagna

Quali sono le mansioni di chi prepara cocktail? E quanto può guadagnare? Danilo racconta: “Molti ragazzi decidono di intraprendere questo lavoro per seguire una moda. In realtà, però, non conoscono neanche gli ingredienti versati nello shaker. Un barman deve conoscere la merceologia di un liquore o di un distillato. Deve conoscere i bicchieri idonei alle varie bevande, così come la temperatura con cui servire alcuni liquori. Bisogna  possedere, inoltre, essere predisposti a svolgere questa professione con cortesia e serietà. Un professionista deve essere ospitale, in quanto il cliente è sacro, è la star del bar, il protagonista e deve sentirsi tale. Se hai fame di imparare sempre cose nuove, in questo lavoro non ci sono limiti e la paga è davvero dignitosa. Ovviamente molto dipende dal territorio e dalla stagione lavorativa.”

Difatti, un professionista può guadagnare cifre molto interessanti. Questo  dipende da due fattori:

  • Il tipo di formazione che hai deciso di seguire;
  • Personal Branding, ovvero la capacità  di  generare una lista clienti.

Anche in questo settore, esistono infatti diversi ruoli professionali da cui dipendono i relativi guadagni. Nello specifico:

  • Barista Coffee: dai 1000€ ai 1300€ al Mese
  • Professional Bartender: dai 1200€ ai 1500€ al Mese
  • Mixologist: dai 1300€ ai 1700€ al Mese
  • Flair Bartender: dai 1300€ ai 1700€ al Mese

Corsi per diventare barman e formazione ed esperienze professionali

Oltre la formazione nelle associazioni riconosciute, esistono diversi percorsi per diventare un professionista nel settore dei drink. Tra questi ci sono la MIXOLOGY Academy e il  Global Bartender. Questi corsi mirano alla preparazione completa di un professionista fino ad arrivare a vere e proprie forme di acrobazie con i liquori e la miscelazione. Formano, dunque, la figura professionale del Barman e le sue mansioni all’interno del mondo della ristorazione: American bar, hotel , caffetteria, discoteca.
Lo studio delle tecniche di costruzione e miscelazione, l’esercitazione continua e la realizzazione dei cocktails mondiali e delle loro più famose varianti sono alla base dei percorsi.

Danilo conclude: “Ho lavorato per il primo Dry Martini by Javier De Las Muelas in Italia. Una vera e propria istituzione per il mondo del bartending. E’ un brand con locali sparsi in molti territori esteri ed ambito da tanti professionisti. Una esperienza unica, forse la più formativa, che mi ha permesso di lavorare al fianco di barman internazionali !”

Dunque, oltre i corsi, è indispensabile fare pratica in locali e bar  di spicco per “rubare il lavoro” ai grandi maestri del mestiere!

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto