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Chi è Rula Jebreal: biografia, altezza, marito, figli e libri

Redazione Controcampus 12 Novembre 2020
R. C.
09/12/2024

Bellissima giornalista e scrittrice palestinese chi è Rula Jebreal, biografia, vita privata, età, altezza, marito e libri della conduttrice televisiva italo-israeliana.

Nota per essere una giornalista impegnata nei temi di politica e di attualità, la conosciamo anche volontaria in campi profughi.

Prima di dedicarsi alla carriera giornalistica era iscritta alla facoltà di Medicina di Bologna. La giornalista parla quattro lingue: oltre ad arabo e israeliano anche italiano e inglese.

Interessata soprattutto alla cronaca estera, in particolare ai conflitti in Medio Oriente. La giornalista ha la doppia cittadinanza, italiana e israeliana.

Nel 2004 riceve il riconoscimento “Mediawatch” come miglior cronista emergente e nel 2005 vince il Premio Ischia Internazionale di giornalismo per la televisione, sezione giovani under 35.

Nel 2006 è vittima di affermazioni razziste da parte del leghista Roberto Calderoli, durante la trasmissione Annozero, viene insultata da Giulio Sapelli.

L’abbiamo vista sul protagonista palco del Festival di Sanremo con il monologo sulla violenza contro le donne. Ma a dirci di lei, non sarà la sola e toccante storia della madre raccontata a Sanremo, Rula Jebreal chi è, con chi è sposata, quanti figli ha, vita privata e professione, saranno sua biografia e libri che ha scritto a dircelo.

Chi è Rula Jebreal: biografia, vita, età, altezza, madre, marito e figli della bellissima giornalista

Per scrivere una biografia e sapere chi è Rula Jebreal, Instagram, Twitter, libri, curriculum,  come anche i suoi servizi ci saranno d’aiuto per scoprire innanzitutto anni, altezza, origini, religione, dove abita, marito, figli e vita privata.

Nata ad Haifa il 24 aprile 1973 è di origini palestinesi, cresciuta in Israele. Segno zodiacale Toro. E’ alta 172 cm, il suo peso, 56 chilogrammi circa, occhi castani e capelli castano scuro. Il popolo della rete e non solo la definisce tra le più belle giornaliste.

Ha vissuto in Israele, solo in seguito si trasferisce in Italia. Suo padre è un commerciante israeliano e imam sufi di Gerusalemme di origini nigeriane. La madre palestinese, vittima di abusi, si suicida quando la figlia aveva cinque anni.

Dal 1978 al 1991 vive in un orfanotrofio insieme alla sorella a Gerusalemme. Nel 1993 riceve una borsa di studio dal governo italiano per laurearsi in fisioterapia all’Università di Bologna.

Si interessa sin da subito alla cronaca e ai conflitti nel suo paese, si occupa di volontario nei campi di profughi in Palestina.

Nel 1997 inizia la sua carriera da giornalista in Italia, collaborando con “La Nazione”, “Il giorno” e “il Resto del Carlino”. In seguito, inizia a scrivere per “Il Messaggero”.

Si specializza come reporter e inizia ad occuparsi di cronaca estera, in particolare del Medio Oriente. Diventa militante del Movimento Palestinese per la cultura e la democrazia.

Diventa famosa in televisione come ospite al programma Diario di guerra su La7 per cui condurrà un programma notturno. Nel 2003 infatti si sposta da Bologna a Roma. Nel 2007 affianca Michele Santoro in Annozero e scrive e conduce Onda anomala su Rainews 24.

Conduce Pianeta 7 e modera il dibattito Omnibus con Antonello Piroso.

Per quanto riguarda la vita privata, sappiamo che si è sposata, ex marito di Rula Jebreal è David Rivalta da cui ha avuto una figlia Miral. La relazione termina nel 2005.

Ha avuto altri amori, infatti, ha vissuto a lungo insieme a Julian Schnabel a New York conosciuto nel 2007. Nel 2013 sposa un americano Arthur Altschul da cui divorzia nel 2016 per la sua relazione con Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd.

La storia della madre di Rula al Festival di Sanremo

L’abbiamo conosciuta certamente al Festival di Sanremo dove ha raccontato la storia della madre, Rula Jebream chi è, lo dicono quelle toccanti parole, bellissima certo, ma con una grande sofferenza che si porta dentro. Ma percorriamo le sue principali tappe e carriera.

L’abbiamo vista in prima linea per la promozione del film Miral che continuava ad essere avversata e impedita da organizzazioni israeliane e dal governo israeliano, accusata di essere filo-palestinese. La giornalista ha respinto le accuse dichiarandolo un film contro la violenza, da ovunque essa venga.

Nel 2020 è stata ospite di Amadeus al Festival di Sanremo dove ha portato la storia della mamma Nadia. La donna era stata stuprata dal patrigno da adolescente e la sua famiglia l’aveva costretta al silenzio, per conservare l’onore. In preda alla depressione si è suicidata. La giornalista così dalla storia di sua madre porta un discorso contro la violenza sulle donne. “Lo stupro è un crimine d’odio, un atto criminale”.

Sul palco dell’Ariston al festival di Sanremo Rula Jebreal ricorda le aggressioni fisiche e psicologiche subite da sua madre e tante altre donne in tutto il mondo. Dalla perdita di sua madre che si è data fuoco quando lei aveva solo 5 anni, ha voluto intraprendere la strada del giornalismo per raccontare storie di una comunità perseguitata per portare avanti una campagna contro il sessismo e la misogenia.

Inchieste e libri: chi è Rula Jebreal giornalista

Se sappiamo chi è Rula Jebreal per averla vista in molti programmi come Annozero, DiMartedì e PiazzaPulita, forse non sappiamo che è anche una scrittrice, autrice e produttrice.

La giornalista si spende a favore di cause sociali e umanitarie come nel 2008, autrice e produttrice dell’evento al Colosseo in favore della moratoria dell’ONU contro la pena di morte.

Nel 2013 ha condotto Mission in collaborazione con UNHCR e INTERSOS insieme a Michele Cocuzza, dove ha mostrato la situazione dei rifugiati in tutte le zone del mondo.

Nel 2014 in un dibattito per una emittente statunitense denuncia il favoreggiamento dei media americani nei confronti di Israele, offrendo un quadro distorto sulla guerra a Gaza. In seguito sono state annullate tutte le sue apparizioni da questa emittente.

Nel settembre del 2020 la giornalista su Twitter fa ricadere la morte del giovane Willy Monteiro sull’incitamento all’odio per gli immigrati da parte di una violenza di matrice fascista.

I temi di violenza di genere, soprattutto in Medio Oriente, vengono trattati a lungo nei libri di Rula Jebreal. Da La strada di Miral a La sposa di Assuan. Mentre il tema dell’imigrazione in Italia viene raccontato nel libro Divieto di soggiorno – l’Italia vista con gli occhi dei suoi immigrati.

Anagrafica Principale
Nata ad Haifa, vissuta in orfanotrofio e diventata giornalista in Italia, Rula Jebreal da sempre attivista e interessata per i diritti umani e contro la violenza sulle donne. Nota per essere una giornalista impegnata nei temi di politica e di attualità, è stata anche volontaria in campi profughi.
Nome e CognomeRula Jebreal
Data di nascita24/04/1973
Luogo di nascitaHaifa
ProfessioneGiornalista, autrice, conduttrice
Anagrafica Principale
Nata ad Haifa, vissuta in orfanotrofio e diventata giornalista in Italia, Rula Jebreal da sempre attivista e interessata per i diritti umani e contro la violenza sulle donne. Nota per essere una giornalista impegnata nei temi di politica e di attualità, è stata anche volontaria in campi profughi.
Nome e CognomeRula Jebreal
Data di nascita24/04/1973
Luogo di nascitaHaifa
ProfessioneGiornalista, autrice, conduttrice
© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto