>
  • Leone
  • di Geso
  • Mazzone
  • Cocchi
  • Bonetti
  • de Durante
  • Valorzi
  • Napolitani
  • Carfagna
  • Quarta
  • Antonucci
  • Crepet
  • Baietti
  • Boschetti
  • Tassone
  • Santaniello
  • Ferrante
  • Coniglio
  • Romano
  • Algeri
  • Miraglia
  • Bonanni
  • De Luca
  • Falco
  • Chelini
  • Gnudi
  • Andreotti
  • Casciello
  • Liguori
  • Gelisio
  • Rinaldi
  • Pasquino
  • Meoli
  • Alemanno
  • Bruzzone
  • Cacciatore
  • Rossetto
  • Romano
  • Califano
  • Scorza
  • Catizone
  • Ward
  • Buzzatti
  • De Leo
  • Quaglia
  • Paleari
  • Grassotti
  • Barnaba
  • Dalia

Come diventare direttore sanitario: cosa fare, corsi e formazione

Daniela Saraco 17 Novembre 2020
D. S.
24/04/2024

Scopri come diventare direttore sanitario, quali sono gli studi da seguire, le possibilità di carriera, i corsi di formazione, mansioni e stipendio di chi sta ai vertici dell’Asl.

Un medico o uno studente di Medicina che vuole scoprire come diventare direttore sanitario, deve conoscere e maturare molteplici competenze. Ma sono necessari anche studi  specifici per essere un dirigente ASL. Questa figura deve avere competenze per la gestione delle risorse umane e conoscenze mediche.

Per comprendere pienamente come diventare dirigente sanitario, occorre fare un po’ di chiarezza. Il direttore sanitario in Italia è un medico che fornisce guida, direzione e supervisione  ad una struttura sanitaria, come l’ospedale. Il direttore sanitario è infatti  il responsabile dell’assistenza sanitaria ai pazienti e del coordinamento del personale sanitario  nella struttura. A volte, però, si confonde  questa figura con quella del primario. Quest’ultimo, infatti, è un medico, che ha la responsabilità di un reparto, ovvero una posizione dirigenziale, presso un ospedale o una clinica.

Dunque al dirigente spetta la direzione dell’ospedale, l’organizzazione tecnico-sanitaria e  la supervisione del livello igienico-sanitario dei servizi. Inoltre vigila sul personale ed emana eventuali azioni disciplinari. Mentre il primario ha la responsabilità solo del suo reparto.

Il direttore generale nomina il direttore sanitario, attingendo dagli elenchi regionali i nominativi di persone idonee. Questo avviene  previo avviso pubblico e selezione per titoli e colloquio. Per  arrivare a ricoprire cariche direttive occorre studiare. Il percorso è lungo, e per la nomina sono richiesti vari requisiti. Tra questi c’è la laurea in medicina e chirurgia. Inoltre  l’età deve essere inferiore ai 65 anni. Ciò che più conta è l’esperienza, almeno quinquennale, in strutture sanitarie pubbliche. Vediamo, quindi, come diventare direttore sanitario, stipendio, formazione necessaria per la nomina ed esperienze e criteri previsti per le strutture private e pubbliche.

Come diventare direttore sanitario in ASL o strutture ambulatoriali: laurea, percorso studi, concorso

I professionisti che vogliono sapere come diventare direttore sanitario in Asl, devono innanzitutto maturare una forte esperienza nel settore ospedaliero, e non solo. Il requisito necessario è la laurea in Medicina. Dopo è possibile prosegue con master universitari attinenti l’area Medico Sanitaria, in particolare:

  • Management sanitario: per saper pianificare, organizzare, dirigere  le attività di una struttura sanitaria;
  • Gestione del coordinamento nelle professioni sanitarie: per acquisire competenze di economia sanitaria e di organizzazione aziendale .

A spiegarci meglio come procedere è Ciro Balia, dirigente Asl da 7 anni: “La nomina di direttivo sanitario si ottiene con il superamento di un colloquio pubblico per titoli. Bisogna essere in possesso dell’iscrizione al rispettivo Albo dell’Ordine dei Medici. Inoltre è necessaria l’anzianità di servizio di sette anni, di cui cinque nella Direzione Medica di Presidio Ospedaliero. E’ importante avere un CV  in cui sia documentata una adeguata esperienza e l’attestato di formazione manageriale.

I nuovi criteri di valutazione per le selezioni dei Dirigenti Sanitari del SSN devono essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Chi è un direttore sanitario, cosa fa e quanto guadagna

Dopo aver spiegato come diventare direttore sanitario, stipendio, responsabilità e mansioni sono le successive informazioni di maggiore interesse. Ciro Balia spiega: “Il Direttore Sanitario risponde personalmente dell’organizzazione tecnica-funzionale dei servizi e del possesso dei titoli professionali da parte del personale che vi opera. Tra suoi  compiti  c’è la responsabilità sul funzionamento complessivo del presidio. Deve vigilare sui requisiti igienici e sull’idoneità delle attrezzature tecniche, nonché sul possesso da parte del personale addetto dei requisiti professionali.”

Inoltre, tra i principali compiti ricordiamo :

  • l’assegnazione ai singoli servizi del personale sanitario, tecnico e paramedico;
  • la verifica dei titoli posseduti;
  • l’aggiornamento del registro contenente i dati anagrafici e i titoli professionali abilitanti del personale;
  • il controllo e la verifica del funzionamento delle apparecchiature diagnostiche e terapeutiche;
  • il controllo dei servizi, in particolare di quelli di disinfezione e di sterilizzazione;
  • l’osservanza delle norme per la prevenzione dei rischi e per la sicurezza e la salute degli operatori e degli assistiti;
  • la conservazione e il controllo della scadenza di farmaci.

Dunque non sono poche le  responsabilità di un direttivo Asl. Per quanto concerne la retribuzione, in  media lo stipendio è dai 110,000.00 ai 145,000,00 € lordi annui.

Corsi per direttore sanitario e formazione

Come diventare direttore sanitario è ben chiaro: bisogna studiare tanto. Ragione per la quale iscriversi a master specifici arricchisce sia il CV che la formazione personale. Sono numerosi i corsi di studio nel settore sanitario. Tra i principali elenchiamo:

  • Gestione sanitaria nel management di centri medici, cliniche e ospedali;
  • Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie
  • Direzione strategica delle aziende sanitarie

Da diversi anni, inoltre, molte  figure dirigenziali del Servizio sanitario nazionale sono obbligate a conseguire una formazione manageriale, frequentando appositi corsi. L’obbligo interessa i direttori generali, i direttori sanitari e i dirigenti sanitari. La formazione manageriale costituisce un requisito necessario per lo svolgimento degli incarichi direttivi. Il corso ha l’obiettivo di ampliare le competenze gestionali e di sviluppare tecniche per il  management aziendale. Il Direttore sanitario  è dunque  il garante, sia per gli utenti che per gli operatori, della sicurezza e  delle prestazioni nel  rispetto del Codice Deontologico.

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata
Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto