Arriva a fine anno la 13esima mensilità per i dipendenti pubblici, statali, di fabbriche, privati e non solo. Rappresenta un riconoscimento economico aggiuntivo che si addiziona insieme alla normale retribuzione mensile. In principio questa mensilità non era obbligatoria. Bensì veniva concessa a discrezione del datore di lavoro in prossimità delle festività natalizie. Infatti, è nota anche come “gratifica natalizia”.
E’ stata estesa successivamente a tutti i lavoratori. Dapprima con il contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del 5/8/1937. Poi successivamente, con il decreto del Presidente della Repubblica dPR n.1070 del 1960.
Dicembre è ormai alle porte, e quando arriva la tredicesima 2021 i dipendenti potranno concedersi qualche spesa in più. In genere è riconosciuta unitamente all’ultima busta paga dell’anno in corso. Tuttavia è possibile anche che il datore di lavoro decida di emettere un cedolino separato. Una unica data della tredicesima a dicembre 2021 per i lavoratori pubblici e privati non c’è. Ma un po’ per tutti vale il medesimo calcolo, che potrebbe anche portate ad una tredicesima 2021 più alta degli anni passati. Vediamo nel dettaglio le novità che riguardano la gratifica di Natale per tutti i lavoratori dipendenti regolarmente assunti.
Quando arriva la tredicesima 2021 dipendenti pubblici e privati: data di accredito in busta paga
Anche se non c’è un giorno preciso in cui viene pagata a tutti i dipendenti, orientativamente, il periodo in cui i lavoratori devono ricevere la somma di denaro aggiuntiva è in prossimità delle feste natalizie. Per i datori di lavoro che entro la vigilia di Natale, quando arriva la tredicesima 2021 ai dipendenti, sono previste regole e tempi differenti.
Ad esempio, nei contratti del lavoratori del settore commerciale è chiaramente espresso che l’aggiunta in busta paga arriverà in concomitanza con la vigilia di Natale. Per i dipendenti statali, invece, la legge prevede delle date precise.
- Insegnanti delle scuole materne ed elementari: giorno 14 dicembre per stipendio e 13esima.
- restante personale statale: giorno 16 dicembre per stipendio e 13esima.
- personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa: giorno 15 dicembre per stipendio e gratifica.
- personale insegnante supplente temporaneo: giorno 16 dicembre per stipendio e 13esima mensilità.
Resta tutt’oggi a discrezione del datore di lavoro stabilire le modalità con le quali erogare la mensilità aggiuntiva. E anche valutare se, eventualmente, anticiparla. Ma mai posticiparla.
A chi spetta la 13esima mensilità
A chi spetta la tredicesima 2021, quali lavoratori ne hanno diritto? Come anticipato, grazie al decreto del Presidente della Repubblica dPR n.1070 del 1960, questo “bonus” è stato esteso a tutti i lavoratori, ma taluni restano ancora esclusi. Vediamo nel dettaglio.
La tredicesima mensilità spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, sia pubblici che privati. Non spetta invece ai lavoratori parasubordinati. Né a quelli a progetto e ai lavoratori autonomi. O ai percettori di assegno di accompagnamento. Spetta, però, ai lavoratori domestici e ai pensionati. Ne hanno diritto anche i lavoratori con un contratto che termina prima della fine dell’anno solare.
L’aggiunta in busta paga viene percepita anche a chi ha una pensione di reversibilità. A meno che la persona non stia svolgendo un’altra attività lavorativa. Dalla quale si può ricavare la 13esima. E non si ha in caso di indennità di disoccupazione. O di cassa integrazione. Sia ordinaria che straordinaria.
Calcolo tredicesima 2021 dipendenti: come si calcola, simulazione
Come calcolare la tredicesima 2021 per capire a quanto ammonta, quanto spetta ai dipendenti pubblici e privati?
Il bonus aggiuntivo rappresenta 1/12 di tutta la retribuzione lorda annua. Partendo da questa base è possibile iniziare a farsi un’idea dell’importo. Ma i criteri per il calcolo sono diversi.
Si tratta di valutare la retribuzione totale percepita nell’anno. E di tenere conto di tutte le clausole contrattuali in merito al salario di base. Viene corrisposta anche se il lavoratore ha lavorato meno di dodici mesi.
Un rateo è accantonato mensilmente, pari a un dodicesimo dello stipendio mensile. Bastano 15 giorni lavorati perché questo venga contabilizzato. La somma matura durante il periodo lavorativo del dipendente. Cresce anche durante le ferie e i riposi annuali, le assenze per malattia. O anche per infortunio sul lavoro. Compresi i congedi per maternità e il congedo matrimoniale.
Non matura nei periodi di congedo parentale e di malattia dei bambini. O nei periodi di aspettativa non retribuita. Né durante i permessi non retribuiti e nelle assenze ingiustificate e per sciopero. Esclusi anche le ore di lavoro straordinario, altri compensi extra e i bonus occasionali.
Basandosi su una formula, si può calcolare così per i dipendenti pubblici e privati: retribuzione lorda mensile X numero di mesi di lavoro effettuati / totale mensilità.