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Diventare attori e fare cinema, tv e spettacolo secondo Barbara De Rossi

Redazione Controcampus 14 Settembre 2013
R. C.
07/05/2024

Ecco come diventare attori e fare cinema tv e spettacolo: i consigli di Barbara De Rossi.

Ecco come diventare attori e fare cinema tv e spettacolo: i consigli di Barbara De Rossi.

Spesso i giovani sognano di diventare attori, di fare cinema o comunque accedere al mondo televisivo.

In un mondo fatto ormai di soubrette, comparsate, meteore da reality, quale marcia in più Barbara De Rossi pensa debbano avere i giovane per diventare veri e propri attori professionisti?

Come sfidare e superare tutti gli ostacoli che ovviamente incontrerà lungo il cammino per diventare attori e per fare cinema, tv e spettacolo?

“Io non giudico il mezzo per uscire. Nel senso i ragazzi sanno, sono stati abituati a certi meccanismi”.

“Ormai si sa che se si partecipa a certe cose, si riesce a diventare dei “nometti”. Il problema non è il mezzo, ma ciò che si riesce a diventare dopo.

Una persona può anche andare a fare il Grande Fratello ma se prendiamo per esempio il caso di Luca Argentero che ha studiato e si è impegnato, il discorso cambia.

Il mezzo mette in evidenza la persona. Poi dipende da ciò che la persona poi vuole diventare e cosa fa per diventarlo. Infatti, io stessa ho esordito con un concorso di bellezza e con un cinema molto leggero. Io poi sono andata a studiare.

In considerazione anche di un cinema che era in voga in quei tempi che comunque era considerato di serie B. Inferiore, anche  se desso è considerato cult. Io ho rinunciato a quei film e ho studiato entrando in Rai dove ho fatto cinema e fiction perché io volevo essere un certo tipo di attrice.

I ragazzi non devono pensare che l’apparire sia l’unica strada per costruire un mestiere che gratifichi e che possa reggere nel tempo. Occorre studiare. Formarsi, seguire e diventare qualcosa di concreto. Se non si fanno questi passi negli anni, ci si perde così com’è capitato a tanti.”

Come diventare attori secondo Barbara De Rossi e l’importanza dell’istruzione

Cosa pensa invece di chi abbandona gli studi per dedicarsi al mondo dello spettacolo cercando esclusivamente di rincorrere il sogno di diventare attori:fare cinema, tv e spettacolo ?

“Sbagliato. Fortemente sbagliato. La cultura va con la formazione dell’essere umano. Io sono contraria. É interessante crescere insieme o crearsi un doppio lavoro. Perché il nostro è il mestiere più insicuro al mondo. – dice Barbara De Rossi –

“É il mestiere più precario che c’è. Non è una situazione che da speranza. Devono continuare a studiare per la propria cultura e perché questo è un mestiere che non è detto che arrivi o che duri nel tempo. Ci si deve costruire un’altra opportunità parallela. Io ho il rimpianto di non aver portato a conclusione gli studi. Io volevo fare la veterinaria, e ho sbagliato anche perché a diciotto anni già lavoravo. Però ho sbagliato.”

“Io se potessi tornare indietro porterei a termine l’università. Anche perché l’avrei fatto volentieri il mestiere di veterinario. Perché il nostro è un mestiere che non da nessuna sicurezza. È un continuo rinnovamento e mantenimento per rimanere sulla cresta dell’onda e non è facile. Se mi guardo indietro, ho trentotto anni di carriera e ho fatto una grande fatica e questo la gente non può leggerlo.” – Fa sapere Barbara De Rossi –

“La fatica che c’è sotto e che si fa per rimanere dentro è tanta. Oggi non è facile prendere un bel ruolo, un bel film. Ci sono tantissimi bravi attori che stanno a casa per anni. Questa è una cosa che non dovrebbe accadere.”

Da Maria De Filippi alle scuole per diventare attori e fare cinema

A suo parere la ricerca del successo, diventare attori attraverso un reality potrebbe derivare anche da queste basi mobili su cui si poggiano le loro vite?

Io credo che il sogno dello spettacolo ci sia sempre stato. Non per la crisi. Oggi non è la crisi a spingere verso lo spettacolo ma la facilità di certi programmi che hanno portato al successo tante persone e che danno la sensazione di risolvere i problemi della vita in modo più facile. Non credo che sia per la crisi.”

“Ovviamente se parliamo di programmi come Amici di Maria de Filippi, si sostiene addirittura che Maria de Filippi abbia risollevato il mercato discografico. Non è che tutti i nostri cantanti abbiano fatto grandi scuole. Ci sono anche dei talenti innati. Maria de Filippi ha individuato la cosa giusta. Io apprezzo molto Maria De Filippi. È una persona molto in gamba. Il suo modo particolare di gestire le cose è per me bello. Senza fronzoli. È una donna concreta. Ce ne sono così tanti di fronzoli nella tv. – Dice Barbara De Rossi –

Ecco come diventare attori professionisti per Barbara De Rossi

“L’elemento che fa la differenza lo da madre natura. Alla base ci deve essere una predisposizione naturale ad esprime. Al di la di essere belli o meno. In molti paesi la bellezza è un discorso relativo diversamente in Italia che c’è il mito della bellezza. Saper fare l’attore e farlo bene, richiede una predisposizione che poi deve essere affinata. Lo studio giusto, contesti giusti, le persone giuste e anche una buona dose di fortuna. Posto giusto al momento giusto vale anche per il nostro lavoro.”

“Perché dire ai ragazzi qualcosa che non è. Bisogna avere anche grande fortuna e farsi seguire e scegliere le persona giuste. Ci son tante agenzie che rubano promettendo e facendo del male a tante persone e non dando un orientamento giusto. Si deve studiare e sperare. È avere anche costanza nella speranza. Studiare e ripeto, mantenersi anche un mestiere parallelo. Lo dico anche per un vero senso materno.” – Conclude Barbara De Rossi –

In collaborazione con Pasqualina Scalea

© Riproduzione Riservata
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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto