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Libertà di Stampa: Soffocamento o opportunità di espressione?

14 Maggio 2010
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13/05/2024

Che l’Italia sia scivolata dal 44esimo al 49esimo posto della classifica che determina la libertà di stampa e informazione nei Paesi Democratici è un dato statistico derivante dall’indagine condotta da “Reporter Senza Frontiere”.

Che questo dato possa costituire un contagioso virus in grado di riprodursi in altre realtà, oltre a quella editoriale e informativa in senso stretto, è, invece, una constatazione opinabile dal punto di vista descrittivo. Che l’Italia sia scivolata dal 44esimo al 49esimo posto della classifica che determina la libertà di stampa e informazione nei Paesi Democratici è un dato statistico derivante dall’indagine condotta da “Reporter Senza Frontiere”. Che questo dato possa costituire un contagioso virus in grado di riprodursi in altre realtà, oltre a quella editoriale e informativa in senso stretto, è, invece, una constatazione opinabile dal punto di vista descrittivo.

Fatto sta che la possibilità di esprimere idee, opinioni, pareri, giudizi, concetti e quant’altro nel Bel Paese si sta contraendo sempre più, avvolta dalla coltre di interessi di varia natura che spingono questa libertà di espressione oltre il recinto della naturale manifestazione del pensiero in tutte le sue forme.

In questo limitato spazio, l’Università potrebbe costituire non solo il luogo ma anche il modello ideale da seguire per garantire una sentita inversione di tendenza orientata in direzione opposta a quella indicata da un’asettica e fredda lettura di un’indagine statistica.

L’ambiente accademico, con la formazione, l’esposizione di progetti, l’orientamento alla formazione delle carriere, l’organizzazione di dibattiti, convegni ed eventi sui più svariati argomenti, potrebbe davvero aspirare a quella che oggi si sta presentando come una difficile sfida da affrontare per ottenere il traguardo tanto ambito e desiderato: la libertà di informazione.

In questo complesso processo, il contributo di docenti, esperti della comunicazione e professionisti di diversi settori di competenza potranno sicuramente fare la differenza per offrire spunti e iniziative dal sapore autonomo contrastando vincoli e restrizioni di ogni tipo.

È ovvio, che per l’affermazione di un simile risultato, risulta necessario il rispetto dei limiti di decenza e decoro richiesti laddove il rispetto della dignità umana si presenta come valore fondante per la costituzione di una società civile, dove l’educazione, il buon senso e la sobrietà si pongono come pilastri per reggere il peso di un impianto architettonico complesso quale può essere la libertà di espressione e di pensiero.

Il nostro viaggio, dunque, si propone di scoprire le risposte fornite dall’Ateneo in termini di configurazione esponenziale al sistema informativo per rendere l’approccio comunicativo gradevole, appassionante e soprattutto libero.

© Riproduzione Riservata
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