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Allarme borse di studio nelle università italiane

3 Novembre 2010
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24/04/2024

L’università italiana è in crisi, è ormai cosa nota.

Ma come si dice: “al peggio non c’è mai fine”. Sembra essere proprio questo, purtroppo, il destino dei numerosi atenei presenti sul territorio italiano: cadere sempre più in basso fino al collasso.

Il “colpevole” più emblematico è sicuramente il famosissimo ddl Gelmini che ha creato tanto scompiglio fin dalla sua nascita. Ed è proprio a causa di una delle sue innumerevoli conseguenze che oggi ci si trova ad affrontare l’ennesimo problema: le borse di studio.

Fino a questo momento sembrava che almeno le agevolazioni fiscali per gli studenti meritevoli fossero al sicuro. Ma ecco che un’altra certezza viene a cadere.

La questione è molto semplice: il coordinamento universitario Link fa sapere che per il prossimo anno accademico i fondi statali destinati alle borse di studio potrebbero subire un drastico taglio.

Dal coordinamento Link emerge che “la recente finanziaria approvata lo scorso 14 ottobre ha stabilito che solamente 25.731.000 Euro saranno destinati al diritto allo studio per l’anno accademico 2011/2012”.

Dati alla mano, la situazione appare alquanto preoccupante: “a seguito delle ultime manovre governative, il fondo ministeriale per il diritto allo studio universitario passa da 246 milioni di Euro per l’anno accademico 2008/2009 a 99 milioni di Euro per l’anno 2009/2010; inoltre, i 70 milioni di Euro già previsti per l’anno accademico 2010/2011, si riducono a poco meno di 26 per l’anno 2011/2012”.

In pratica “il taglio operato dal governo è pari all’ 89,54 % delle risorse disponibili e per il 2013 sono previste sovvenzioni per soli 12.939.000 Euro”.

Ma a questo punto una domanda sorge spontanea: provando a fare un calcolo un po’ più approfondito, quanti sono gli studenti che effettivamente rientrano nella fascia di attribuzione della borsa di studio? La risposta viene, ancora una volta, dal coordinamento universitario Link.

In Italia gli studenti idonei all’attribuzione della borsa di studio sono precisamente 184.043. E se dovessimo dividere le risorse disponibili per il totale degli studenti che per legge ha diritto a una borsa di studio con cui pagare trasporti, alloggio, libri, ecc.. potremmo affermare che il governo stanzia solamente 70 euro a testa”.

E come se fosse una proporzione inversa, ad una drastica diminuzione dei fondi stanziati per le borse di studio si associa un progressivo aumento delle tasse universitarie che hanno raggiunto la cifra media di circa 871 Euro in riferimento all’anno accademico 2008/2009, come rilevato dal Miur.

Cosa aspettarci ancora dal ddl Gelmini? Altri problemi? Altri tagli? Altre preoccupazioni? Se le premesse sono queste, la risposta verrebbe spontanea..

© Riproduzione Riservata
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