..” . Ora questa frase va ben interpretata perché puo avere diversi significati: rimpiangere la spensieratezza della vita universitaria, rimpiangere i compagni di corso, rimpiangere l’autonomia nel gestire il proprio tempo, non essendo questo compresso dalla timbratura del cartellino e dagli impegni di lavoro.
C’è pero un altro significato da dare a quella frase, che è forse quello che temo di più …“ Rimpiangerai l’Università perché quando non sarai più studente la tua vita non avrà più una traiettoria definita e tu sarai sparato come una pallina da biliardo nel vuoto, sperando che questa non finisca nel buio della disoccupazione eterna”. Wow … altro che festa di laurea!!! Datemi la mia ultima sigaretta che sono pronto a saltare …
Ora mi chiedo, fermo restando che lo studente ha la sua dose di responsabilità, l’Università non dovrebbe giocare un qualche ruolo nel rendere la transizione studio-lavoro la meno dolorosa possibile? Si, ma non in Italia.
Arriviamo subito al nocciolo della questione, ossia cio che ancora una volta manca nelle nostre università: un servizio Carriera.
Buon parte delle nostre università ne sono sprovviste, oppure, se tale servizio viene offerto, questo si limita ad una carrellata di coupon e brochure datate 2005.
Cosa dovrebbe fare un servizio/Ufficio Carriera? Dovrebbe fare quello che normalmente viene fatto negli istituti universitari privati, ossia mettere in “contatto” gli studenti con il mondo del lavoro o con altri istituti che offrono programmi post-laurea, ma anche aiutare gli studenti nella stesura di un CV, nella preparazione per un colloquio,ecc.
Io personalmente me ne frego se nella mia università insegni un giudice della Corte Costituzionale o un premio Nobel della Fisica, se poi dopo che mi sono laureato vengo gettato fuori nella bolgia decorosa dei disoccupati full-time in cerca di uno stage formativo a durata illimitata. Questo non è dignitoso ed é ancor meno dignitoso quello che ti propongono: una serie di corsi post-laurea dal costo di 700 euro base, che si risolvono in una mera riproduzione dei corsi ordinari (vedere l’esempio vergognoso dei Corsi di specializzazioni per le professioni legali. Consiglio caldamente di evitarli come la cacca dei cani in piena estate). Una triste farsa, molto umiliante per Noi, poco per Loro che ci lucrano sopra.
Allora niente servizio carriera ? Povero me che non ho capito niente. Il servizio Carriera esiste e sono io che non lo vedo. Si basa su di un sistema solido di parentele ed amicizie, attraverso cui il lavoro è assicurato e l’esperienza richiesta é minima. Parentele dirette o indirette, prostituzione fisica e morale e colpo di fortuna funzionano meglio di un ufficio polverso con quattro impiegati ultra-quarantenni messi li a sbizzarrirsi su Facebook.
Ovviamente coloro che dovrebbero rappresentarci all’interno delle università (vedi rappresentanti degli studenti…beurk!!!) non fanno nulla, d’altronde molti di loro sono talmente incapaci che l’unica carriera che mai vedranno sarà quella da Manager esecutivo presso la bottega del nonno e Noi, intanto, siamo ancora qui ad aspettare che qualcuno ci risponda.
Morale della favola: il servizio carriera ve lo dovete fare da soli, armandovi di tanta pazienza e di una famiglia alle spalle che possa sostenere i vostri tentativi, altrimenti armatevi di zappa e di un bel cappello di paglia, perché il tempo di raccogliere pomodori viene per tutti!!!!
Domenico Lanzara
