Il master è organizzato, sulla base di una convenzione, dalle Università di Udine e Trieste e dalla Rizzani de Eccher spa. Il corso, di primo livello e durata annuale, è rivolto a laureati di primo e secondo livello in architettura, ingegneria, economia e commercio, giurisprudenza. I posti disponibili sono 20. Il master mira a formare la figura professionale-dirigenziale del project manager – responsabile di commessa, in particolare per il settore delle costruzioni.
Bando e modulo della domanda di iscrizione sono reperibili all’indirizzo internet http://www.uniud.it/didattica/post_laurea/master/primo. Per maggiori informazioni contattare l’area Servizi alla didattica e diritto allo studio, in via Mantica 3 a Udine (uffici aperti al pubblico da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 11.30, e giovedì dalle 14 alle 16), telefonando al numero 0432 556680 o scrivendo a [email protected].
Sino a oggi il corso ha formato una novantina di project manager che, dopo le esperienze di stage in cantieri italiani ed esteri, hanno tutti trovato subito impiego, con ruoli di esperti di gestione del cantiere in prestigiose imprese del settore.
Il master inizierà il 20 febbraio e terminerà a novembre 2012 con lezioni e seminari e attività di tipo pratico-applicativo, come casi studio e visite tecniche. Sono previste prove di accertamento per ciascun insegnamento, la valutazione del tutor aziendale per l’esperienza di stage e la valutazione della tesi finale. Le lezioni si terranno presso la facoltà di Ingegneria dell’Università di Udine, le sedi di Gorizia della facoltà di Architettura dell’Università di Trieste e di Pozzuolo del Friuli della Rizzani de Eccher.
«Grazie a questo master – spiega il preside della facoltà di Ingegneria, Alberto Felice De Toni, responsabile del master per l’ateneo friulano – eccellenze economiche e universitarie del territorio regionale collaborano in modo particolarmente efficace, in un settore come quello delle costruzioni che è di fondamentale importanza per l’intera economia regionale, nonché sul piano delle attività all’estero, e che richiede qualificazioni sempre più evolute».