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Dopo Harry Potter, le manovre anti pirateria di JK Rowling

Redazione Controcampus 12 Agosto 2012
R. C.
11/10/2024

Chi ha visto "Il Diavolo veste Prada" ricorderà delle richieste impossibili della potentissima e glamour Miranda Priestly alla sua segretaria: trovare in anteprima l'ultimo manoscritto della Rowling, per consegnare Harry Potter inedito alle due figliolette in partenza per le vacanze.

Come in tutte le commedie americane che si rispettino, la prova di fuoco, in bilico tra mobbing e pirateria è andata a buon fine, strappando la smorfia di compiacimento della temutissima, quanto vacua, capo ufficio.

Non è altro che la trama di un film, certo, ma a quanto pare, la situazione non è così lontana dalla realtà, soprattutto se pensiamo al business commerciale, nonchè alla psicosi di massa quali fenomeni scatenati dalla saga del maghetto occhialuto più amato del mondo, e non solo dai bambini.

Così, dopo l’inaugurazione del sito ufficiale Pottermore, dedicato a tutti i lettori-spettatori suoi fans ; dopo la rivisitazione delle epopee fantasy della Rowling per la cerimonia d’apertura dei giochi olimpici di Londra (articolo); e dopo il progetto eccentrico e dispendioso di allestire rifugi di lusso sugli alberi per i figli – spesa minima prevista: 200 mila euro -, così da creare, letteralmente, un mondo da favola nel parco del suo palazzo del XVII secolo ad Edimburgo, arriva la notizia dell’uscita del suo nuovo libro: sarà nelle librerie americane ed inglesi il 27 settembre.

Fonte foto: http://static.blogo.it

The Casual Vacancy“. Stavolta un romanzo per adulti, dalla copertina semplice ed enigmatica, progettata dai grafici Joel Holland e Mario J Pulice. Per la verità, un’illustrazione che non lascia trapelare indizi sul plot, benchè qualche anticipazione ufficiale sia già trapelata: secondo quanto riportato su Star Agora si legge che: “la storia ruoterà attorno ad un conflitto politco in una paesino inglese, Pagfort. Il tutto condito di misteri e humour noir“.

Il Corriere ci svela di più sulla trama: “Pagford è descritta come un piccolo borgo idilliaco tutto inglese, con la piazza del mercato lastricata e un’antica abbazia. Ma dietro questa gradevole apparenza esterna nasconde in realtà una città in guerra: ricchi contro poveri, adolescenti contro genitori, mogli in rivolta contro i mariti, insegnanti contro studenti. Insomma, Pagford non è ciò che appare. E il posto lasciato libero da Barry Fairweather nel consiglio municipale ben presto si trasformerà nel più grande scontro che la storia di Pagford abbia mai visto. È solo l’inizio del romanzo, che poi racconterà le elezioni comunali che si svolgeranno in un clima di tensione sociale, di doppi giochi e sorprendenti rivelazioni“.

Grande attesa per questo lancio e per il cambio di immagine e di stile della story teller britannica. Una scommessa rischiosa quanto necessaria per dare nuovo vigore allo sconfintato immaginario della Rowling. Ma c’è un “ma”: la scrittice britannica spaventata da potenziali ed eventuali tentativi di boicottaggio e pirateria ha deciso di ritardare l’uscita della sua ultima opera in alcuni Paesi, tra cui l’Italia.

Ricapitolando: negli USA e nel Regno Unito il volume arriverà nelle librerie il 27 settembre, il 28 nella maggior parte dei Paesi europei come la Francia, mentre in alcuni altri, ossia quelli considerati “a rischio”, come l’Italia, appunto, ma anche in Finlandia e in Slovenia si rimanderà la pubblicazione a data da destinarsi, perchè il manoscritto non verrà spedito e conseguentemente non potrà essere tradotto per tempo.

Sul blog di Le Monde si può seguire la polemica che l’ombra di questi sospetti mirati ha generato. Ad esporsi immediatamente è stato l’editore sloveno Andrej Ilc che ha sfogato la sua delusione sulle pagine del Guardian  dichiarando che: “ora, dovrà impiegare più di un traduttore per accelerare in via eccezionale il processo di produzione, per sperare di essere pronto a pubblicare il libro almeno in tempo per Natale“. Sottointeso: questa decisione arreca danno agli editori esclusi, per limitarli, costoro dovranno trasgredire alle regole della buona traduzione, quindi penalizzarne la qualità. Non solo: “paranoia“, come è stata definita dai rotocalchi di tutto il mondo, che potrebbe creare un precedente e dare l’esempio ad altri colleghi scrittori, avviando un effetto domino ed una concorrenza sleale, con connessi squilibri di mercato.

In Finlandia i tempi dovrebbero essere, invece, più ristretti, infatti, il testo si prevede sarà pronto per il 18 ottobre, mentre nulla si sa sui progetti dell’editoria italiana, solo che i diritti sono stati acquisiti dalla casa editrice Salani.

La polemica non è di poco conto, nemmeno la patria della scrittice fa eccezione: considerazioni taglienti arrivano niente meno che da Chad Post, traduttore per l’Università di Rochester, che ha liquidato, sulle pagine del Publishers Weekly, la misura precauzionale della Rowling e della sua agenzia “demente e stupida“. Insomma, per molti un costoso capriccio da star, più che un’assennata manovra letteraria.

Non si è fatta attendere la risposta di Neil Blair, l’agente della scrittrice, che ha giustificato la decisione come una strategia per “preservare l’interesse dei fans, piuttosto che per evitare la pirateria. Ogni editore può comprendere ed essere garantito dalla decisione. Tra l’altro, nemmeno Harry Potter era stato pubblicato in maniera simulatanea in tutto il pianeta“.

Much a do for nothing (molto rumore per nulla)? O metodo di marketing astuto? Che sia stato un incantesimo di Harry Potter offeso per essere stato messo da parte, dopo aver portato fortuna ed un patrimonio inestimabile alla sua madrina?

Ciò non toglie che si sia già creato un caso e tutto questo battage non fa che portare pubblicità e lasciar presagire la costruzione a tavolino di un altro l pubblico internazionale.

Allora, aspettando di conoscere il destino “della sete di Rowling in Italia“, e per stuzzicare con un po’ – forse molto – anticipo la lettura di 400 pagine di novità, affidiamoci alle righe svelate da Amazon, tradotte da Books blog:

Quando Barry Fairweather muore all’improvviso a poco più di quarant’anni, la piccola città di Pagford ne rimane profondamente scossa. Di primo acchito Pagford è un idillio tutto inglese, con la piazza del mercato lastricata, un’antica abbazia, ma ciò che giace dietro le gradevole apparenze è una città in guerra. Ricchi contro poveri, adolescenti contro i loro genitori, mogli in guerra con i mariti, insegnanti contro gli studenti… Pagford non è ciò che appare. E il posto lasciato libero da Barry nel consiglio comunale ben presto si trasforma nella più grande guerra che la città abbia mai visto. Chi vincerà in un contesto elettorale arroventato carico di tensione, doppiezza e rivelazioni inattese? Un comico grottesco, stimolante e sempre sorprendente.

Fonte foto (1): http://www.staragora.com

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto